Personajes |
BUTTERFLY (Cio-Cio-San)
SUZUKI B.F. PINKERTON KATE SHARPLESS GORO YAMADORI BONZO COMISIONADO YAKUSIDÉ MADRE |
Joven Gheisa Japonesa
Criada de Batterfly Teniente de la Marina de los EE.UU. Esposa de Pinkerton Cónsul de los EE.UU. en Nagasaki Casamentero Pretendiente de Butterfly Tío de Butterfly Delegado Imperial Tío de Butterfly Madre de Butterfly |
Soprano
Mezzosoprano Tenor Mezzosoprano Barítono Tenor Barítono Bajo Barítono Bajo Mezzosoprano |
La acción se desarrolla en Nagasaki, Japón, a finales del siglo XIX
ATTO PRIMO
(Collina presso Nagasaki. Casa
giapponese, terrazza e giardino. In
fondo, al basso, la rada, il porto,
la città di Nagasaki.)
(Si alza il sipario.)
(Dalla camera in fondo alla casetta, Goro
con molti inchini introduce Pinkerton, al
quale con grande prosopopea, ma sempre
ossequente, fa ammirare in dettaglio la
piccola casa. Goro fa scorrere una parete
nel fondo, e ne spiega lo scopo a Pinkerton.
Si avanzano un poco sul terrazzo.)
PINKERTON
(sorpreso per quanto ha visto dice a Goro:)
... E soffitto... e pareti...
GORO
(godendo della sorprese di Pinkerton)
Vanno e vengono a prova
a norma che vi giova
nello stesso locale
alternar nuovi aspetti ai consueti.
PINKERTON
(cercando intorno)
Il nido nuzial dov'è?
GORO
(accennando a due locali)
Qui, o là... secondo...
PINKERTON
Anch'esso a doppio fondo!
La sala?
GORO
(mostra la terrazza)
Ecco!
PINKERTON
(stupito)
All'aperto?...
(Goro fa scorrere la parete
verso la terrazza)
GORO
(mostrando il chiudersi d'una parete)
Un fianco scorre...
PINKERTON
(mentre Goro fa scorrere le pareti)
Capisco!... Capisco!... Un altro...
GORO
....Scivola!
PINKERTON
E la dimora frivola...
GORO
(protestando)
...Salda come una torre
da terra, fino al tetto.
(invita Pinkerton a scendere nel
giardino)
PINKERTON
È una casa a soffietto.
(Goro batte tre volte le mani palma a
palma. Entrano due uomini ed una donna
e si genuflettono innanzi a Pinkerton.)
GORO
(con un voce un po' nasale, accennando)
Questa è la cameriera che della vostra sposa
(lezioso)
fu già serva amorosa.
Il cuoco... il servitor...
Son confusi del grande onore.
PINKERTON
(impaziente)
I nomi?
GORO
(indicando Suzuki)
Miss Nuvola leggera
(indicando un servo)
Raggio di sol nascente.
(indicando l'altro servo)
Esala aromi.
SUZUKI
(sempre in ginocchio, ma fatta
ardita rialza la testa)
Sorride Vostro Onore?
Il riso è frutto e fiore.
Disse il savio Ocunama:
dei crucci la trama smaglia il sorriso.
(Scende nel giardino, seguendo
Pinkerton che si allontana sorridendo.)
Schiude alla perla il guscio,
apre all'uomo l'uscio del Paradiso.
Profumo degli Dei...
Fontana della vita...
Disse il savio Ocunama:
dei crucci la trama smaglia il sorriso.
(Pinkerton è distratto e seccato. Goro,
accorgendosi che Pinkerton comincia ad
essera infastidito dalla loquela di Suzuki,
batte tre volte le mani. I tre si alzano e
fuggono rapidamente rientrando in casa.)
PINKERTON
A chiacchiere costei
mi par cosmopolita.
(a Goro che è andato verso il fondo
ad osservare)
Che guardi?
GORO
Se non giunge ancor la sposa.
PINKERTON
Tutto è pronto?
GORO
Ogni cosa.
PINKERTON
Gran perla di sensale!
(Goro ringrazia con profondo inchino.)
GORO
Qui verran:
L'Ufficiale del registro,
i parenti, il vostro Console, la
fidanzata.
Qui si firma l'atto
e il matrimonio è fatto.
PINKERTON
E son molti i parenti?
GORO
La suocera, la nonna, lo zio Bonzo,
che non ci degnerà di sua presenza,
e cugini, e le cugine...
Mettiam fra gli ascendenti...
ed i collaterali, un due dozzine.
Quanto alla discendenza...
provvederanno assai
(con malizia ossequente)
Vostra Grazia e la bella Butterfly...
PINKERTON
Gran perla di sensale!
(Goro ringrazia con profondo inchino.)
SHARPLESS
(dall'interno un po' lontano)
E suda e arrampica!
sbuffa, inciampica!
GORO
(ch'è accorso al fondo, annuncia
a Pinkerton)
Il Consol sale.
(si prosterna innanzi al Console)
SHARPLESS
(entra stufando)
Ah!... quei Viottoli
mi hanno sfiaccato!
|
ACTO PRIMERO (Una colina en las afueras de Nagasaki. Una casa con terraza y jardín, desde la que se ven la bahía, el puerto y la ciudad de Nagasaki) (Se levanta el telón) (Habitación al fondo de la casa. Goro enseñando a Pinkerton la casa con muchas reverencias. Con gran pomposidad explica los detalles de la pequeña casa. Goro corre una pared en el fondo y explica la finalidad a Pinkerton.) PINKERTON (Sorprendido) ...Y techo... y paredes.... GORO (muy satisfecho) Van y vienen a voluntad, mostrando distintos aspectos ambientes diferentes de la misma habitación. PINKERTON (Mirando a su alrededor) Y el nido nupcial, ¿dónde está? GORO (Señalando dos habitaciones) Aquí, o allá..., según... PINKERTON ¡También tiene doble fondo! ¿Y la sala? GORO (Señalando la terraza) ¡Ahí la tiene! PINKERTON (Asombrado) ¿Al aire libre?... (Goro desliza un panel hacia la terraza) GORO (enseñando el cierre de la pared) Se corre un panel... PINKERTON (mientras Goro desliza los paneles) ¡Comprendo, comprendo! Otro... GORO ¡.....se desliza! PINKERTON Esta casita... es tan delicada.... GORO (protestando) ...es sólida como una torre, desde el suelo al techo. (Invita a Pinkerton a bajar al jardín) PINKERTON Pero con un estornudo caería. (Goro da tres palmadas. Y entran dos hombres y una mujer que se inclinan ante Pinkerton) GORO (Con voz un poco nasal, señalando) Ésta será la camarera de su esposa, (Melindroso) la sirvienta predilecta. El cocinero... el criado... Están confusos por el gran honor. PINKERTON (Impaciente) ¿Sus nombres? GORO (señalando a Suzuki) La señorita: Nube Ligera. (señalando a un sirviente) Rayo de Sol Naciente. (señalando al otro sirviente) Exhala Aromas. SUZUKI (permaneciendo de rodillas pero con la cabeza levantada) ¿Sonríe vuestra Honorable Persona? La risa es fruto y es flor. Dijo el sabio Ocunama: La sonrisa funde la trama de las penas. (Desciende al jardín, siguiendo a Pinkerton que se aleja sonriendo) Le abre la concha a la perla, y al hombre la entrada del paraíso. Perfume de los dioses... Fuente de la vida... Dijo el sabio Ocunama: La sonrisa funde la trama de las penas. (Goro, dándose cuenta de que Pinkerton empieza a aburrirse de la locuacidad de Suzuki, da unas palmadas, y los tres sirvientes se retiran rápidamente hacia la casa) PINKERTON En cuanto a cháchara ésta me parece cosmopolita. (a Goro que se va hacia el fondo a observar) ¿Qué miras? GORO Si llega la esposa. PINKERTON ¿Está todo a punto? GORO Todo. PINKERTON ¡Eres la joya de los casamenteros! (Goro hace una gran inclinación) GORO Aquí vendrán: el oficial del registro, los parientes, vuestro cónsul y la novia. Se firmará el acta y el matrimonio será un hecho. PINKERTON ¿Y son muchos los parientes? GORO La suegra, la abuela, el tío bonzo, que no nos honrará con su presencia, y los primos y primas... Pongamos que entre ascendientes... y colaterales haya dos docenas. En cuanto a la descendencia.... de eso ya se ocuparan suficientemente (Con obsequiosa malicia) Vuestra Gracia y la bella Butterfly... PINKERTON ¡Eres la joya de los casamenteros! (Goro se inclina profundamente.) SHARPLESS (fuera de escena, un poco lejos) ¡Venga a sudar y subir! ¡Resoplar y tropezar! GORO (Que ha acudido al fondo, anuncia a Pinkerton) Ya llega el cónsul. (Se inclina ante el cónsul) SHARPLESS (entra jadeante) ¡Ah! ¡Esos pedruscos me han agotado! |
PINKERTON
(va incontro al Console: i due si
stringono la mano.)
Bene arrivato.
GORO
(al Console)
Bene arrivato.
SHARPLESS
Ouff!
PINKERTON
Presto Goro, qualche ristoro.
(Goro entra in casa frettoloso)
SHARPLESS
(sbuffando e guardando intorno)
Alto.
PINKERTON
(indicando il panorama)
Ma bello!
SHARPLESS
(contemplando la città ed
il mare sottoposti)
Nagasaki, il mare, il porto...
PINKERTON
(accenna alla casa)
e una casetta che obbedisce a bacchetta.
(Goro viene frettoloso dalla casa, seguito
da due servi: portano bicchieri e bottiglie
che depongono sulla terrazza; i due servi
rientrano in casa e Goro si dà a preparare
le bevande.)
SHARPLESS
Vostra?
PINKERTON
La comperai per
novecento-novanta-nove anni,
con facoltà ogni mese,
di rescindere i patti.
Sono in questo paese elastici del par,
case e contratti.
SHARPLESS
E l'uomo esperto ne profitta.
PINKERTON
Certo.
(Pinkerton e Sharpless si siedono
sulla terrazza dove Goro ha
preparano le bevande.)
(A Sharpless con franchezza)
Dovunque al mondo
lo Yankee vagabondo
si gode e traffica
sprezzando i rischi.
Affonda l'ancora alla ventura.
(s'interrompe per offrire
da bere a Sharpless)
Milk-Punch o Wisky?
SHARPLESS
Wisky
PINKERTON
(riprendendo)
Affonda l'ancora alla ventura
finché una raffica
scompigli nave e ormeggi, alberatura.
La vita ei non appaga
se non fa suo tesor i fiori d'ogni plaga...
SHARPLESS
È un facile vangelo...
PINKERTON
(continuando)
... d'ogni bella gli amor.
SHARPLESS
.. è un facile vangelo
che fa la vita vaga
ma che intristisce il cor...
PINKERTON
Vinto si tuffa,
la sorte racciuffa.
Il suo talento fa in ogni dove.
Così mi sposo all'uso giapponese
per novecento-novanta-nove anni.
Salvo a prosciogliermi ogni mese.
SHARPLESS
È un facile vangelo.
PINKERTON
(si alza, toccando il bicchiere
con Sharpless)
America forever!
SHARPLESS
America forever!
(Pinkerton e Sharpless si siedono
ancora sulla terrazza.)
Ed è bella la sposa?
GORO
(Goro che ha udito, si affaccia al
terrazzo pauroso ed insinuante.)
Una ghirlanda di fiori freschi.
Una stella dai raggi d'oro.
E per nulla: sol cento yen.
(al Console)
Se Vostra Grazia mi comanda
ce n'ho un assortimento.
(Pinkerton si alza impaziente; il Console
ridendo, ringrazia e si alza pure.)
PINKERTON
(con viva impazienza, allontanadosi)
Va, conducila, Goro.
(Goro corre in fondo e scompare
discendendo il colle.)
SHARPLESS
Quale smania vi prende!
Sareste addirittura cotto?
PINKERTON
Non so!... non so!
Dipende dal grado
di cottura!
Amore o grillo,
dir non saprei.
Certo costei
m'ha coll'ingenue
arti invescato.
Lieve qual tenue
vetro soffiato
alla statura, al portamento
sembra figura
da paravento.
Ma dal suo lucido
fondo di lacca
come con subito
moto si stacca,
qual farfalletta svolazza
e posa
con tal grazietta silenziosa
che di rincorrerla
furor m'assale
se pure infrangerne
dovessi l'ale.
SHARPLESS
(seriamente e bonario)
Ier l'altro, il Consolato sen' venne a visitar!
Io non la vidi, ma l'udii parlar.
Di sua voce il mistero l'anima mi colpì.
Certo quando è sincer
l'amor parla così
Sarebbe gran peccato
le lievi ali strappar
e desolar forse un credulo cuor.
PINKERTON
Console mio garbato, quetatevi,
Si sa...
SHARPLESS
Sarebbe gran peccato...
PINKERTON
la vostra età è di flebile umor.
Non c'è gran male...
|
PINKERTON
(se apresura a saludar al cónsul
y a estrecharle las manos)
¡Bienvenido!
GORO
(Al Cónsul)
¡Bienvenido!
SHARPLESS
¡Uf!
PINKERTON
¡Rápido, Goro tráele algún refresco!
(Goro corre a la casa.)
SHARPLESS
(Jadeando y mirando alrededor)
Está muy alto.
PINKERTON
(Mostrando el panorama)
¡Pero es hermoso!
SHARPLESS
(Mirando abajo, a la ciudad
y al mar)
Nagasaki, el mar, el puerto...
PINKERTON
(Señalando a la casa)
Y una casita que ni hecha a propósito
(Goro sale de la casa seguido por
dos sirvientes llevando vasos y
botellas que dejan en la terraza.
Ellos entran en la casa mientras
Goro prepara las bebidas)
SHARPLESS
¿Es suya?
PINKERTON
La compré por
novecientos noventa y nueve años
con facultad cada mes,
de rescindir el contrato.
En este país son así de elásticos,
en cuanto a casas y contratos.
SHARPLESS
Y el hombre experto se aprovecha.
PINKERTON
Cierto.
(Pinkerton y Sharpless se sientan
en la terraza donde Goro está
preparando las bebidas.)
(A Sharpless con franqueza)
En cualquier lugar del mundo,
el yanqui vagabundo
disfruta y especula
despreciando riesgos.
Echa el ancla al azar...
(Se adelanta para ofrecer
una bebida a Sharpless.)
¿Ponche de leche o whisky?
SHARPLESS
Whisky.
PINKERTON
(continuando)
Echa el ancla al azar
hasta que una ráfaga le destroza
la nave, los aparejos, la arboladura...
La vida no le satisface si no se apropia
de las flores de cada lugar...
SHARPLESS
Es un evangelio fácil...
PINKERTON
(Continuando)
... y del amor de las mujeres bellas.
SHARPLESS
....es un evangelio fácil
que hace agradable la vida pero
que entristece el corazón....
PINKERTON
Si lo vencen prueba suerte otra vez.
Sigue sus impulsos allí donde esté.
Así pues, me caso al uso japonés, por
novecientos noventa y nueve años.
Dejando libre la posibilidad
de eximirme de ello cada mes.
SHARPLESS
Es un evangelio fácil.
PINKERTON
(levantándose y brindando
con Sharpless)
¡América por siempre!
SHARPLESS
¡América por siempre!
(Pinkerton y Sharpless se sientan
otra vez en la terraza.)
Y ¿es bella la esposa?
GORO
(Que ha estado escuchando y entra
en la terraza miedoso e insinuante)
Es una guirnalda de flores frescas.
Una estrella de rayos de oro.
Y por nada: sólo cien yenes.
(al cónsul)
Si Vuestra Gracia quiere...
tengo un gran surtido.
(Pinkerton se levanta impaciente.
El cónsul, risueño, sigue su ejemplo)
PINKERTON
(Muy impaciente se aleja)
¡Vamos, tráela aquí, Goro!
(Goro corre al fondo y desaparece
descendiendo colina abajo.)
SHARPLESS
¡Qué inquietud lo agita!
¿No estará usted enamorado?
PINKERTON
¡No sé!... ¡no sé!
¡Depende de lo que se entienda
por enamoramiento!
Si es amor o un simple capricho
no sabría decírselo.
Cierto que ella
con sus artes ingenuas
me ha fascinado.
Leve como
un tenue globo de cristal,
por su estatura y porte
parece una figura
sacada de un biombo.
Pero de su brillante
fondo lacado,
con un movimiento súbito
destaca y revolotea
como una mariposilla,
y se posa
con tal gracia silenciosa
que siento un verdadero furor
por alcanzarla,
aunque ello me cueste
quebrarle las alas.
SHARPLESS
(Con seriedad y afable)
¡Anteayer vino a visitar el consulado!
Yo no la vi, pero la oí hablar.
El misterio de su voz me llegó al alma.
Cierto que, cuando es sincero,
el amor habla así.
Sería un gran pecado
arrancarle las leves alas
y destruir quizás un corazón crédulo.
PINKERTON
¡Mi querido Cónsul, tranquilícese!
Ya se sabe que a la edad de usted...
SHARPLESS
Sería un gran pecado...
PINKERTON
... se tiene el corazón triste.
Pero no hay ningún mal si...
|
SHARPLESS
Quella divina...
PINKERTON
... s'io vo' quell'ale...
SHARPLESS
....mite vocina ...
PINKERTON
...drizzare ai dolci voli dell'amor!
SHARPLESS
...non dovrebbe dar note di dolor!
PINKERTON
(offre di nuovo da bere)
Wisky?
SHARPLESS
Un'altro bicchiere.
(Pinkerton mesce del wisky a Sharpless
e colma anche il proprio bicchiere)
Bevo alla vostra famiglia lontana.
PINKERTON
E al giorno in cui mi sposerò
con vere nozze a una vera sposa...
americana!
LE AMICHE DI BUTTERFLY
(interno, lontana)
Ah! ah! ah!
GORO
(riappare correndo affannato
dal basso della collina)
Ecco.
Son giunte al sommo del pendio.
(accenna verso il sentiero)
Già del femmineo sciame qual
di vento in fogliame s'ode il brusio.
(Pinkerton e Sharpless si recano in fondo
al giardino osservando verso il sentiero
della collina.)
LE AMICHE
(Fuori scene)
Ah! ah! ah! ah!
Ah! Quanto cielo! Quanto mar!
(sempre interno)
Quanto cielo! Quanto mar!
BUTTERFLY
(interno)
Ancora un passo or via.
LE AMICHE
Come sei tarda!
BUTTERFLY
Aspetta.
LE AMICHE
Ecco la vetta.
Guarda, guarda quanti fior!
BUTTERFLY
(serenamente)
Spira sul mare e sulla terra
un primaveril soffio giocondo.
LE AMICHE
Quanto cielo! Quanto mar!
SHARPLESS
O allegro cinguettar di gioventù!
BUTTERFLY
Io sono la fanciulla più lieta del Giappone,
anzi del mondo.
Amiche, io son venuta
al richiamo d'amor...
LE AMICHE
Gioia a te...
BUTTERFLY
...d'amor venni alle soglie! ....
LE AMICHE
... gioia a te sia, dolce amica...
BUTTERFLY
...ove s'accoglie il bene di
chi vive e di chi muor!
LE AMICHE
...ma pria di varcar la soglia che
t'attira, volgiti e mira
le cose che ti son care,
mira quanto cielo, quanti fiori,
quanto mar!...
(si cominciano a scorgere le
Geishas che montano il sentiero)
BUTTERFLY
Amiche, io son venuta
al richiamo d'amor, ecc
LE AMICHE
Gioia a te, gioia a te sia, dolce amica,
ma pria di varcar la soglia
volgiti e guarda le cose che ti son care!
(Butterfly e le amiche appaiono in
scena hanno tutte grandi ombrelli
aperti, a vivi colori)
BUTTERFLY
(alle amiche)
Siam giunte.
(Butterfly vede il gruppo dei tre uomini
e riconosce Pinkerton. Chiude subito
l'ombrello e pronta lo addita alle amiche.)
B.F. Pinkerton. Giù!
(si genuflette)
LE AMICHE
(chiudono gli ombrelli e si genuflettono)
Giù!
(Tutte si alzano e si avvicinano a
Pinkerton cerimoniosamente.)
BUTTERFLY
(fa una riverenza)
Gran ventura.
AMICHE
(facendo una riverenza)
Riverenza.
PINKERTON
(sorridendo)
È un po' dura la scalata?
BUTTERFLY
A una sposa costumata
più penosa è l'impazienza...
PINKERTON
(gentilmente, ma u po' derisorio)
Molto raro complimento.
BUTTERFLY
(con ingenuità)
Dei più balli ancor ne so.
PINKERTON
(rincalzando)
Dei gioielli!
BUTTERFLY
(volendo sfoggiare il suo
repertorio di complimenti)
Se vi è caro sul momento...
PINKERTON
Grazie, no.
(Sharpless ha osservato prima
curiosamente il gruppo delle fanciulle,
poi si è avvicinato a Butterfly, che lo
ascolta con attenzione)
SHARPLESS
Miss Butterfly. Bel nome,
vi sta a meraviglia!
Siete di Nagasaki?
|
SHARPLESS
Esa divina...
PINKERTON
... yo quisiera esas alas dirigir hacia...
SHARPLESS
....suave vocecita...
PINKERTON
...¡los dulces vuelos del amor!
SHARPLESS
...¡no debería dar notas de dolor!
PINKERTON
(Le ofrece de nuevo bebida)
¿Whisky?
SHARPLESS
Otra copa.
(Pinkerton sirve a Sharpless whisky
y se llena su propio vaso.)
A la salud de su lejana familia.
PINKERTON
¡Y por el día de mi verdadera boda,
con una auténtica esposa...
americana!
AMIGAS DE BUTTERFLY
(fuera de escena)
¡Ah, ah, ah!
GORO
(reapareciendo sin aliento, después
de correr colina arriba)
¡Ahí están!
Han llegado a lo alto de la cuesta.
(Señala hacia el sendero)
Ya se oye el enjambre femenino,
como el viento entre el follaje.
(Pinkerton y Sharpless se acercan
al fondo del jardín mirando hacia
el sendero de la colina)
AMIGAS DE BUTTERFLY
(fuera de escena)
¡Ah, ah!
¡Cuánto cielo, cuánto mar!
(Siempre desde dentro)
¡Cuánto cielo, cuánto mar!
BUTTERFLY
(fuera de escena)
¡Un paso mas y ya estamos!
AMIGAS
¡Qué lenta eres!
BUTTERFLY
¡Espera!
AMIGAS
¡Aquí está la cima!
¡Mirad cuántas flores!
BUTTERFLY
(Serenamente)
Sopla sobre el mar y sobre la tierra
un alegre vientecillo primaveral.
LAS AMIGAS
¡Cuánto cielo, cuánto mar!
SHARPLESS
¡Oh, qué alegre griterío de juventud!
BUTTERFLY
Soy la muchacha más feliz del Japón,
e incluso del mundo.
¡Amigas, he venido atraída
por la llamada del amor...
AMIGAS
Alegría...
BUTTERFLY
...he venido a los umbrales del amor...
AMIGAS
...alegría, dulce amiga...
BUTTERFLY
...donde se recoge la felicidad
del que vive y del que muere!
AMIGAS
...pero antes de cruzar el umbral
que te atrae, vuélvete y mira,
mira las cosas que amas,
¡mira cuánto cielo, cuántas flores,
cuanto mar!...
(Comienzan a divisarse las geishas
que suben por el sendero)
BUTTERFLY
Amigas he venido atraída
por la llamada del amor, etc.
AMIGAS
¡Alegría, alegría, dulce amiga,
pero antes de cruzar el umbral
vuélvete y mira las cosas que amas!
(Butterfly y sus amigas entran en
el jardín. Todas llevan sombrillas
grandes de colores brillantes)
BUTTERFLY
(A las amigas)
Ya hemos llegado.
(Butterfly ve a los hombres, reconoce
a Pinkerton y cerrando su sombrilla,
lo señala apartándose de sus amigas)
Aquí está F.B. Pinkerton. ¡Inclinaos!
(se arrodilla)
AMIGAS
(se arrodillan)
¡Inclinémonos!
(Todas se levantan y se acercan a
Pinkerton con gran ceremonia)
BUTTERFLY
(Hace una reverencia)
Gran ventura.
AMIGAS
(haciendo una reverencia)
A sus órdenes.
PINKERTON
(sonriendo)
¿Ha sido un poco fuerte la subida?
BUTTERFLY
Para una esposa educada
la impaciencia es más penosa.
PINKERTON
(con gentileza y un poco divertido)
Extraño cumplido.
BUTTERFLY
(con ingenuidad)
Aún los sé mejores.
PINKERTON
(Recalcándolo)
¡Verdaderas joyas!
BUTTERFLY
(dispuesta a enseñarle todo su
repertorio de cumplidos)
Si os complace, ahora mismo...
PINKERTON
Gracias... no.
(Sharpless ha observado primero
con curiosidad el grupo de jovencitas,
después se acerca a Butterfly que lo
escucha con atención)
SHARPLESS
Señorita Butterfly... bonito nombre,
le sienta de maravilla.
¿Es usted de Nagasaki?
|
BUTTERFLY
Signor sì. Di famiglia assai
prospera un tempo.
(alle amiche)
Verità?
AMICHE
(approvando premurose)
Verità!
BUTTERFLY
(con naturalezza)
Nessuno so confessa mai
nato in povertà;
non c'è vagabondo che a
sentirlo non sia di gran prosapia.
Eppur conobbi la ricchezza.
Ma il turbine rovescia
le quercie più robuste...
e abbiam fatto la gheiscia
per sostentarci.
(alle amiche)
Vero?
AMICHE
(confermano)
Vero!
BUTTERFLY
Non lo nascondo, nè mi adonto.
(vedendo che Sharpless sorride)
Ridete? Perché?
Cose del mondo.
PINKERTON
(ha ascoltato con interesse, e si
rivolge a Sharpless)
Con quel fare di bambola
quando parla m'infiamma.
SHARPLESS
(anch'esso interessato dalle chiacchiere
di Butterfly, continua a interrogarla)
E ci avete sorelle?
BUTTERFLY
Non signore. Ho la mamma.
GORO
(con importanza)
Una nobile dama.
BUTTERFLY
Ma senza farle torto
povera molto anch'essa.
SHARPLESS
E vostro padre?
BUTTERFLY
(si arresta sorpresa, poi secco
secco risponde)
Morto.
(Le amiche chinano la testa; Goro
è imbarazzato. Tutte si sventolano
nervosamente coi ventagli.)
SHARPLESS
(ritornando presso Butterfly)
Quant'anni avete?
BUTTERFLY
(con civetteria quasi infantile)
Indovinate.
SHARPLESS
(Scherzante)
Dieci.
BUTTERFLY
Crescete.
SHARPLESS
Venti.
BUTTERFLY
Calate. Quindici netti, netti;
(con malizia)
sono vecchia diggià.
SHARPLESS
Quindici anni!
PINKERTON
Quindici anni!
SHARPLESS
L'età dei giuochi...
PINKERTON
E dei confetti
GORO
(che ha veduto arrivare dal fondo altre
persone e le ha riconosciute, annuncia
con importanza)
L'Imperial Commissario,
l'Ufficiale del registro, i congiunti.
PINKERTON
(a Goro)
Fate presto.
(Goro corre in casa. Dal sentiero in
fondo si vendono salire e sfilare i parenti
di Butterfly: questa va loro incontro
insieme alle amiche: grandi saluti,
riverenze: i parenti osservano curiosamente
i due americani. Pinkerton ha presso
sottobraccio Sharpless e, condottolo
da un lato, gli fa osservare, ridendo,
il bizzarro gruppo dei parenti; il
Commissario Imperiale e l'Ufficiale del
registro salutano Pinkerton ed entrano
in casa, ricevuti da Goro.)
PINKERTON
Che burletta la sfilata
della nuova parentela
tolta in prestito, a mesata!
PARENTI, AMICHE
Dov'è? Dov'è?
BUTTERFLY
(indicando Pinkerton)
Eccolo là
LA CUGINA, AMICI
Bello non è.... in verità
BUTTERFLY
(offesa)
Bello è così che non si può...
sognar di più.
PINKERTON
(osservando il gruppo delle donne)
Certo dietro a quella
vela di ventaglio pavonazzo,
la mia suocera si cela.
LA MADRE
Mi pare un re!
ZIA
Vale un Perù.
LA CUGINA
(a Butterfly)
Goro l'offrì pur anco a me,
ma s'ebbe un no!
BUTTERFLY
(sdegnosa alla cugina)
Si, giusto tu!
PINKERTON
(indicando Yakusidè)
E quel coso da strapazzo
è lo zio briaco e pazzo.
PARENTI, AMICI, AMICHE
(alla cugina)
Ecco, perché prescelta fu,
vuol far con te la soprappiù
ALTRI
La sua beltà già disfiori
CUGINA, AMICI
Divorzierà.... Spero di sì.
La sua beltà già disfiori.
|
BUTTERFLY
Sí, señor. De una familia que fue
bastante próspera en otro tiempo.
(a sus amigas)
¿No es verdad?
AMIGAS
(aprobando con rapidez)
¡Sí, es verdad!
BUTTERFLY
(Con naturalidad)
Nadie confiesa jamas
haber nacido en la pobreza;
no hay vagabundo que
no asegure tener gran prosapia.
Yo, sin embargo, conocí la riqueza.
Pero los torbellinos de la vida
derriban a los robles mas robustos...
y para sostenerme
tuve que hacer de geisha.
(A las amigas)
¿Verdad?
AMIGAS
(Confirmando)
¡Es verdad!
BUTTERFLY
No lo oculto ni me avergüenzo.
(Viendo que Sharpless se sonríe)
¿Os reís? ¿Por qué?
Son cosas de la vida..
PINKERTON
(Ha escuchado con interés y
volviéndose hacia Sharpless)
Con ese aire de muñequita,
cuando habla me inflama.
SHARPLESS
(interesado en la charla con
Butterfly, continúa preguntándole)
¿Y tiene usted hermanas?
BUTTERFLY
No, señor. Tengo a mi madre.
GORO
(Con importancia)
Una noble dama.
BUTTERFLY
Pero, sin ofenderla,
también es muy pobre.
SHARPLESS
¿Y su padre?
BUTTERFLY
(Se detiene sorprendida, después
responde con sequedad)
Ha muerto.
(Las amigas de Butterfly inclinan
la cabeza; Goro está violento,
todas se abanican nerviosamente)
SHARPLESS
(Volviendo cerca de Batterfly)
¿Cuántos años tienes?
BUTTERFLY
(Con coquetería casi infantil)
Adivinadlo.
SHARPLESS
(bromeando)
Diez.
BUTTERFLY
Un poco más.
SHARPLESS
Veinte.
BUTTERFLY
Menos. Quince recién cumplidos;
(Con malicia)
¡Ya empiezo a ser vieja!
SHARPLESS
¡Quince años!
PINKERTON
¡Quince años!
SHARPLESS
La edad de los juegos...
PINKERTON
... y de los caramelos.
GORO
(que ha visto llegar a más gente
y los reconoce; los anuncia con
importancia)
¡El Comisario Imperial!
¡El oficial del registro, los parientes!
PINKERTON
(A Goro)
¡Daos prisa!
(Por el camino aparecen los parientes
de Butterfly; ella y sus amigas van a
recibirlos. Hay muchas reverencias.
Los parientes examinan con mucha
curiosidad a los dos americanos.
Pinkerton coge a Sharpless del brazo
y, empujándolo hacia un lado y
riendo, mira fijamente al grupo de
parientes. El Comisario Imperial
saluda a Pinkerton. Todos entran
en la casa donde son recibidos por
Goro)
PINKERTON
¡Qué ridículo es este desfile
de nuevos parientes,
adquiridos en préstamo, por meses!
PARIENTES, AMIGAS
¿Dónde está? ¿Dónde está?
BUTTERFLY
(Señalando a Pinkerton)
¡Ahí lo tenéis!
PRIMA, AMIGAS
Hermoso no es.... en verdad.
BUTTERFLY
(Ofendida)
Es tan hermoso...
que no se puede soñar nada mejor.
PINKERTON
(Observando al grupo de mujeres)
Seguro que detrás de
ese abanico violeta
se oculta mi suegra.
MADRE DE BUTTERFLY
¡Me parece un rey!
TÍA
Vale un Perú.
PRIMA
(a Butterfly)
Goro no hace mucho,
me lo ofreció a mí, pero le dije que no.
BUTTERFLY
(Con desdén a su prima)
¡Sí, precisamente tú!
PINKERTON
(señalando a Yakusidé)
Y ese individuo vulgar
es el tío borracho y loco.
PARIENTES, AMIGOS, AMIGAS
(A la prima)
Mírala: porque ha sido la elegida
se da importancia.
OTROS
Está perdiendo su belleza.
PRIMA, AMIGOS
Se divorciará.... eso espero.
Está perdiendo su belleza.
|
GORO (esce dalla casa e indispettito dal garrulo cicalio, va dall'uno all'altro raccomandando di parlare sottovoce) Per carità, tacete un po'. Sch! Sch! YAKUSIDÈ Vino ce n'è? LA MADRE E LA ZIA (sbirciando, cercando di non farsi scorgere) Guardiamo un po'. PARENTI, AMICHE (con soddisfazione, a Yakusidè) Ne vidi già color di thè, color di thè e chermisì! Ah, hu! Ah, hu! ALTRI PARENTI, AMICHE (guardando compassionevolmente Butterfly) La sua beltà già disfiori, già disfiori. Divorzierà Ah, hu! Ah, hu! LA MADRE, LA ZIA Mi pare un re. Vale un Perù in verità bello è così che non si può sognar di più. LA CUGINA Goro l'offrì pur anco a me, ecc. ZIA Vale un Perù. In verità bello è così, ecc. YAKUSIDÈ Vino ce n'è, ecc. GORO (interviene di nuovo per far cessar il baccano) Per carità tacete un po'... (poi coi gesti fa cenno di tacere) Sch! sch! sch! SHARPLESS (a Pinkerton a parte) O amico fortunato! PINKERTON Sì, è vero, è un fiore, un fiore! ... L'esotico suo odore... SHARPLESS O fortunato Pinkerton, che in sorte v'è toccato... PINKERTON ... m'ha il cervello sconvolto. SHARPLESS ... un fior pur or sbocciato! ... CUGINA, AMICHE Ma risposi: non lo vo' MADRE, AMICHE Non avrei riposto no CUGINA, AMICHE E risposi no! MADRE AMICHE Non direi mai no! SHARPLESS Non più bella è d'assai ... BUTTERFLY (ai suoi) Badate, attenti a me. PINKERTON Si, è vero, è un fiore, un fiore, ecc SHARPLESS ... fanciulla io vidi mai di questa Butterfly CUGINA, AMICHE Senza tanto ricercar. Io ne trovo dei miglior, MADRE, AMICHE No, mia cara, non mi par, è davvero un gran signor, PINKERTON E in fede mia l'ho colto! SHARPLESS E se a voi sembran scede il patto e la sua fede... CUGINA, AMICHE E gli dirò un bel no, e gli dirò di no, di no! MADRE, AMICHE Nè gli direi di no, nè mai direi di no, di no! PARENTI, AMICI E divorzierà, e divorzierà, divorzierà! SHARPLESS ... badate! Ella vi crede BUTTERFLY (a sua madre) Mamma, vien qua. (agli altri) Badate a me: attenti, orsù (parlato con voce infantile) uno, due tre ... e tutti giù (Al cenno di Butterfly tutti si inchinano innanzi a Pinkerton ed a Sharpless. I parenti si rialzano e si spargono nel giardino; Goro ne conduce qualcuno nell'interno della casa. Pinkerton prende per mano Butterfly e la conduce verso la casa.) PINKERTON Vieni, amor mio! Vi piace la casetta? BUTTERFLY Signor F. B. Pinkerton (mostra le mani e le braccia che sono impacciate dalle maniche rigonfie) perdono... Io vorrei... pochi oggetti da donna... PINKERTON Dove sono? BUTTERFLY (indicando le maniche) Sono qui... vi dispiace? PINKERTON (un poco sorpreso, sorride, poi subito acconsente con galanteria) O perché mai, mia bella Butterfly? BUTTERFLY (a mano a mano cava dalle maniche gli oggetti e li consegna a Suzuki, che è uscita sulla terrazza, e li depone nelle casa) Fazzoletti. La pipa. Una cintura. Un piccolo fermaglio. Uno specchio. Un ventaglio. PINKERTON (vede un vasetto) Quel barattolo? BUTTERFLY Un vaso di tintura PINKERTON Ohibò! BUTTERFLY Vi spiace?... (Getta via il vaso di tintura) Via! |
GORO
(Sale de la casa e irritado por
la cháchara, va de uno a otro
recomendando hablar en voz baja)
Por favor callaos un poco. ¡Cht! ¡Cht!
TÍO YAKUSIDÉ
¿Hay vino?
MADRE, TÍA
(Mirando de reojo, procurando
no ser vistas)
Curioseemos.
AMIGAS
(con satisfacción, a Yakusidé)
Hemos visto bebidas
color de té y carmín.
¡Ah, oh! ¡Ah, oh!
OTROS
(mirando compasivamente
a Butterfly)
Está perdiendo su belleza.
Él se divorciará
¡Ah, oh! ¡Ah, oh!
MADRE, TÍA
¡Parece un rey! Vale un Perú.
En verdad es tan hermoso,
que no se puede soñar nada mejor.
PRIMA
Goro no hace mucho me lo ofreció...
TÍA
Vale un Perú.
En verdad es tan hermoso, etc.
YAKUSIDÉ
¿Hay vino?, etc.
GORO
(Interviene de nuevo para
que cese el alboroto)
Por favor callaos un poco....
(Después hace gestos de silencio)
¡Cht, cht, cht!
SHARPLESS
(A Pinkerton aparte)
¡Oh, amigo afortunado!
PINKERTON
¡Sí, es cierto, es una flor!
Su olor exótico...
SHARPLESS
¡Oh Pinkerton afortunado,
le ha tocado en suerte...
PINKERTON
...me ha alterado el cerebro.
SHARPLESS
...una flor recién abierta!
PRIMA, AMIGAS
¡Pero respondí que no lo quería!
MADRE, AMIGAS
¡Yo no habría respondido que no!
PRIMA AMIGAS
¡Y respondí que no!
MADRE, AMIGAS
¡No diría que no!
SHARPLESS
No he visto jamás una criatura...
BUTTERFLY
(a los suyos)
Atención: escuchadme.
PINKERTON
Sí, es verdad, es una flor, etc.
SHARPLESS
... tan hermosa como Butterfly.
PRIMA, AMIGAS
Sin tener que buscar tanto,
yo los encuentro mejores.
MADRE, AMIGAS
No, querida, no lo creo.
Es verdaderamente un gran señor.
PINKERTON
¡Y a fe mía que la he conquistado!
SHARPLESS
Y si para usted son una burla
el contrato y su felicidad...
PRIMA, AMIGAS
Y les diré rotundamente que no,
y les diré que no, ¡que no!
MADRE, AMIGAS
Yo no le diría que no,
yo no le diría que no, ¡que no!
PARIENTES, AMIGOS
Y se divorciará, ya lo verás,
¡Se divorciará!
SHARPLESS
...¡tenga cuidado! Ella cree en ellos.
BUTTERFLY
(A su madre)
Madre, ven aquí.
(a los demás)
¡Escuchadme, atención!
(Hablando con voz infantil)
Uno, dos y tres, inclinaos todos.
(A una señal de Butterfly, todos se
inclinan ante Pinkerton y Sharpless.
Entonces los parientes se levantan
dispersándose por el jardín. Goro
conduce a algunos de ellos afuera.
Pinkerton toma a Butterfly por la
mano y la conduce hacia la casa)
PINKERTON
¡Ven, amor mío!
¿Te gusta la casita?
BUTTERFLY
Señor F. B. Pinkerton...
(Ella le indica el gran número de
objetos que lleva en la manga.)
perdón... Yo quisiera...
unos pocos objetos femeninos...
PINKERTON
¿Dónde están?
BUTTERFLY
(indicandole la manga)
Están aquí... ¿os enfadáis?
PINKERTON
(Pinkerton sonríe sorprendido;
entonces, dice con galantería:)
¡Oh! Pero ¿por que me iba a enfadar,
mi hermosa Butterfly?
BUTTERFLY
(sacando sus cosas de la manga y
dándoselas a Suzuki, que las
introduce en la casa)
Pañuelitos, la pipa...
un cinturón, un pequeño broche...
un espejito, un abanico...
PINKERTON
(ve un tarrito)
¿Y ese tarro?
BUTTERFLY
Un tarro de pintura.
PINKERTON
¡Caramba!
BUTTERFLY
¿Os desagrada?...
(Tirándolo sin esperar respuesta)
¡Fuera!
|
(trae un astuccio lungo e stretto)
PINKERTON
E quello?
BUTTERFLY
(molto seria)
Cosa sacra a mia.
PINKERTON
(curioso)
E non si può vedere?
BUTTERFLY
C'è troppa gente.
(sparisce nella casa
portando con sè l'astuccio)
Perdonate.
GORO
(che si è avvicinato, dice all'orecchio
di Pinkerton:)
È un presente del Mikado a suo padre...
coll'invito...
(Goro fa il gesto di chi il padre de
Butterfly s'apre il ventre)
PINKERTON
(piano a Goro)
E ... suo padre?
GORO
Ha obbedito.
(si allontana, rientrando nella casa)
BUTTERFLY
(Butterfly, che è ritornata, va a sedersi
sulla terrazza vicino a Pinkerton e leva
dalle maniche alcune statuette.)
Gli Ottokè.
PINKERTON
(ne prende una e la esamina con curiosità)
Quei pupazzi?...
Avete detto?
BUTTERFLY
Son l'anime degli avi.
PINKERTON
(depone le statuette)
Ah!... il mio rispetto.
BUTTERFLY
(con rispettosa confidenza a Pinkerton)
Ieri son salita tutta sola in segreto
alla Missione.
Colla nuova mia vita
posso adottare nuova religione.
(con paura)
Lo zio Bonzo nol sa,
nè i miei lo sanno.
Io seguo il mio destino
e piena d'umiltà,
al Dio del signor Pinkerton m'inchino.
È mio destino.
Nella stessa chiesetta in ginocchio con voi
pregherò lo stesso Dio.
E per farvi contento potrò forse
obliar la gente mia.
(si getta nelle braccia di Pinkerton)
Amore mio!
(si arresta come avesse paura d'essere stata
udita dai parenti Intanto Goro ha aperto
lo sposi, nella stanza dove tutto è pronto
pel matrimonio, si trovano Sharpless e le
autorità, Butterfly entra nella casa e si
inginocchia; Pinkerton è in piedi vicino
a lei, i parenti sono nel giardino rivolti
verso la casa, inginocchiati.)
GORO
Tutti zitti!
IL COMMISSARIO IMPERIALE
(legge)
È concesso al nominato
Benjamin Franklin Pinkerton
Luogotenente nella cannoniera Lincoln,
marina degli Stati Uniti,
America del Nord:
ed alla damigella Butterfly
del quartiere d'Omara Nagasaki,
d'unirsi in matrimonio,
per dritto il primo,
della propria volontà,
ed ella per consenso dei parenti
(porge l'atto per la firma)
qui testimoni all'atto.
GORO
(molto cerimonioso)
Lo sposo.
(Pinkerton firma)
Poi la sposa.
(Butterfly firma)
E tutto è fatto.
(Le amiche si avvicinano, complimentose, a
Butterfly, alla quale fanno ripetuti inchini.)
AMICHE
Madama Butterfly!
BUTTERFLY
(facendo cenno colla mano, alza
un dito, e corregge:)
Madama F. B. Pinkerton.
(Le amiche festeggiano Butterfly, che ne
bacia qualcuna: intanto l'Ufficiale dello
Stato Civile ritira l'atto e le altre carete,
poi avverte il Commissario Imperiale che
tutto è finito.)
COMMISSIONARE
(saluta Pinkerton)
Auguri molti.
PINKERTON
I miei ringraziamenti.
(rende il saluto)
COMMISSIONARE
(si avvicina al Console)
Il signor Console scende?
SHARPLESS
(A Pinkerton)
L'accompagno.
(saluta Pinkerton)
Ci vedrem domani.
(stringendo la mano a Pinkerton)
PINKERTON
A meraviglia.
L'UFFICIALE DEL REGISTRO
(congedandosi da Pinkerton)
Posterità.
PINKERTON
Mi proverò.
(Il Console, il Commissario Imperiale
e l'Ufficiale del registro si avviano per
scendere alla città.)
SHARPLESS
(ritorna indietro, e con accento
significativo dice a Pinkerton:)
Giudizio!
(Pinkerton con un gesto lo rassicura e lo
saluta colla mano. Sharpless scende pel
sentiero; Pinkerton che è andato verso
il fondo lo saluta di nuovo.)
PINKERTON
(ritorna innanzi e stropicciandosi
le mani dice fra sè:)
Ed eccoci in famiglia.
(I servi portano delle bottiglie di Saki e
distribuiscono i bicchieri agli invitati.)
|
(saca una larga y estrecha caja.)
PINKERTON
¿Y eso?
BUTTERFLY
(muy seria)
Es algo sagrado para mí.
PINKERTON
(con curiosidad)
¿Y no se puede ver?
BUTTERFLY
Hay demasiada gente.
(Desaparece dentro de la casa
llevándose la caja con ella.)
Perdonadme.
GORO
(Que se ha acercado, le dice al
oído a Pinkerton)
Es un regalo del Mikado a su padre...
Invitándolo a...
(indica que el padre de Butterfly
tuvo que hacerse el hara-kiri.)
PINKERTON
(En voz baja)
Y... ¿su padre?
GORO
Obedeció.
(Se dirige hacia la casa.)
BUTTERFLY
(volviendo a la terraza, sentándose
con Pinkerton y sacando unas
figurillas de sus mangas)
Los ottoké.
PINKERTON
(toma una y la examina)
¿Esos muñecos?...
¿Qué has dicho que eran?
BUTTERFLY
Son las almas de mis antepasados.
PINKERTON
(dejando la figurita)
¡Ah!... Mis respetos.
BUTTERFLY
(confidencialmente a Pinkerton)
Ayer subí sola, a escondidas,
hasta la misión.
Con mi nueva vida
puedo adoptar una nueva religión.
(temerosa)
Mi tío el bonzo no lo sabe
ni mis parientes tampoco.
Yo sigo mi destino,
y llena de humildad me inclino
ante el Dios del señor Pinkerton.
Es mi destino. En la misma iglesia,
arrodillada al lado de usted,
le rezaré al mismo Dios.
Y para que esté contento,
tal vez consiga olvidar a mi gente.
(abraza a Pinkerton)
¡Amor mío!
(Butterfly se detiene, como asustada
de ser escuchada por sus parientes.
Goro mueve hacia atrás el panel de
la habitación en la cual todo está
preparado para la boda. Sharpless y
los oficiales están dentro. Butterfly y
los parientes se arrodillan ante ellos.
Pinkerton se sitúa a su lado)
GORO
¡Silencio todos!
COMISARIO
(leyendo)
Se concede al llamado
Benjamín Franklin Pinkerton,
lugarteniente de la cañonera Lincoln,
de la marina de los Estados Unidos
de América del Norte
y a la señorita Butterfly,
del barrio de Omara, Nagasaki,
unirse en matrimonio,
por su propia voluntad, el primero,
y ella por consentimiento
de los parientes, aquí llamados...
(da los papeles para que los firmen.)
...como testigos del acto.
GORO
(ceremoniosamente)
El novio.
(Pinkerton firma)
Después la novia.
(Butterfly firma.)
Y ya está todo concluido.
(Las amigas se acercan con grandes
saludos para felicitar a Butterfly)
AMIGAS
¡Señora Butterfly!
BUTTERFLY
(haciendo señas con la mano,
levanta un dedo y corrige)
Señora B. F. Pinkerton.
(algunas amigas abrazan a Butterfly,
mientras tanto el Oficial toma el
contrato y los otros papeles, después
hace señas al Comisario Imperial de
que todo ha acabado)
COMISARIO
(a Pinkerton)
Muchas felicidades.
PINKERTON
Muchas gracias.
(Devuelve el saludo)
COMISARIO
(A Sharpless)
Señor cónsul, ¿baja usted?
SHARPLESS
(A Pinkerton)
Me voy con él.
(Saluda a Pinkerton)
Nos veremos mañana.
(Estrecha la mano a Pinkerton)
PINKERTON
Perfecto.
OFICIAL DEL REGISTRO
(despidiéndose de Pinkerton)
Que tengan descendencia.
PINKERTON
Lo procuraré.
(El cónsul, el comisario imperial
y el oficial del registro empiezan
a alejarse)
SHARPLESS
(volviéndose hacia atrás
le dice a Pinkerton)
¡Prudencia!
(Pinkerton lo tranquiliza con un
gesto y se despide agitando la mano.
Sharpless desciende por el sendero.
Pinkerton le saluda de nuevo)
PINKERTON
(Vuele hacia delante y frotándose
las manos dice para sí)
Ya estamos en familia.
(Los criados traen bebidas y
reparten vasos entre los invitados.)
|
(A Butterfly) Sbrighiamoci al più presto in modo onesto. (brindando cogli invitati) Hip! hip! CORO DEGL'INVITATI (brindando) O Kami! O Kami! PINKERTON Beviamo ai novissimi legami, INVITATI, YAKUSIDÈ O Kami! O Kami! PINKERTON beviamo ai novissimi legami. CUGINA, MADRE, AMICHE O Kami! O Kami! Beviamo ai novissimi legami. (I brindisi son interrotti da strane grida che partono dal sentiero della collina.) BONZO (dall'interno lontano) Cio-cio-san! (A questo grido tutti i parenti e gli amici allibiscono e si raccolgono impauriti: Butterfly rimane isolata in un angolo.) BONZO Cio-cio-san! Abbominazione! BUTTERFLY, INVITATI Lo zio Bonzo! GORO Un corno al guastafeste! Chi ci leva d'intorno le persone moleste?!... BONZO Cio-cio-san! Cio-cio-san! (sempre più vicino) Cio-cio-san! (Al fondo appare la strana figura del Bonzo, preceduto da due portatori di lanterne e seguito da due Bonzi.) Cio-cio-san! (Vista Butterfly, che si è scostata da tutti, il Bonzo stende le mani minacciose verso di lei.) Che hai tu fatto alla Missione? CUGINA, AMICI Rispondi, Cio-cio-san! PINKERTON (seccato per la scenata del Bonzo) Che mi strilla quel matto? BONZO Rispondi, che hai tu fatto? PARENTI, AMICI (volgendosi, ansiosi, verso Butterfly) Rispondi, Cio-cio-san! BONZO Come, hai tu gli occhi asciutti? Son dunque questi i frutti? (urlando) Ci ha rinnegato tutti! PARENTI, AMICI (scandalizzati, con grido acuto, prolungato) Hou! Cio-cio-san! BONZO Rinnegato, vi dico,... il culto antico PARENTI, AMICI Hou! Cio-cio-san! BONZO Kami sarundasico! All'anima tua guasta qual supplizio sovrasta! (imprecando contro Butterfly, che si copre il volto colle mani: la madre si avanza per difenderla, ma il Bonzo duramente la respinge e si avvicina terribile a Butterfly, gridandole sulla faccia:) PARENTI, AMICI Hou! Cio-cio-san! PINKERTON (ha perduto la pazienza e si intromette fra il Bonzo e Butterfly) Ehi, dico: basta, basta! (alla voce di Pinkerton, il Bonzo si arresta stupefatto, poi con subita risoluzione invita i parenti e le amiche a partire) BONZO Venite tutti. Andiamo! (a Butterfly) Ci hai rinnegato e noi... (Tutti si ritirano frettolosamente al fondo e stendono le braccia verso Butterfly.) BONZO, YAKUSIDÈ, PARENTI, AMICI Ti rinneghiamo! PINKERTON (con autorità, ordinando a tutti d'andarsene) Sbarazzate all'istante. In casa mia niente baccano e niente bonzeria. PARENTI, AMICI (grido) Hou! (Alle parole di Pinkerton, tutti corrono precipitosamente verso il sentiero che scende alla città: la Madre tenta di nuovo di andare presso Butterfly, ma viene travolta dagli altri. Il Bonzo sparisce pel sentiero che va al tempio seguito dagli accoliti. Le voci a poco a poco si allontanano) (nell'uscire) Hou! Cio-cio-san! (un po' lontani) Hou! Cio-cio-san! (Butterfly sta sempre immobile e muta colla faccia nelle mani, mentre Pinkerton si è recato alla sommità dal sentiero per assicurarsi che tutti quei seccatori se ne vanno.) BONZO, YAKUSIDÈ, PARENTI, AMICI (uomini) Kami sarundasico! PARENTI, AMICI (donne) Hou! Cio-cio-san! BONZO, YAKUSIDÈ, PARENTI, AMICI (uomini) Ti rinneghiamo! PARENTI, AMICI (donne) (cupo) Hou! Cio-cio-san! BONZO, YAKUSIDÈ, PARENTI, AMICI (cupo) Ti rinneghiamo! PARENTI, AMICI Hou! Cio-cio-san! (lontano molto) Hou! Cio-cio-san! |
(a Butterfly)
Habrá que librarse de ellos
disimuladamente y cuanto antes.
(brindando con los invitados)
¡Hip, hip!
INVITADOS
(brindando)
¡O Kami! ¡O Kami!
PINKERTON
¡Bebamos por los nuevos lazos!
INVITADOS, YAKUSIDE
¡O Kami! ¡O kami!
PINKERTON
¡Bebamos por los nuevos vínculos!
MADRE, PRIMA, AMIGAS
¡O Kami! ¡O Kami!
¡Bebamos por los nuevos vínculos!
(El brindis es interrumpido por gritos
que vienen del sendero de la colina.)
EL BONZO
(fuera de la escena, lejos)
¡Cio-Cio-San!
(los amigos y parientes de Butterfly
corren colina abajo en tropel,
aterrorizados; ella queda sola.)
BONZO
¡Cio-Cio-San! ¡Maldita seas!
BUTTERFLY, AMIGAS
¡El tío bonzo!
GORO
¡Al cuerno el aguafiestas!
¿Quién nos librará
de las personas molestas?...
BONZO
¡Cio-Cio-San!
(Acercándose)
¡Cio-Cio-San!
(el tío de Butterfly, un sacerdote
budista, aparece precedido por
otros dos sacerdotes.)
¡Cio-Cio-San!
(Él se da cuenta de que Butterfly
está apartada del resto y la señala
amenazadoramente con el dedo)
¿Qué hiciste en la misión?
PRIMA, AMIGAS
¡Responde, Cio-Cio-San!
PINKERTON
(enfadado por la escena del bonzo)
¿De qué habla ese loco?
BONZO
¡Responde! ¿Qué hiciste?
AMIGAS, PARIENTES
(volviéndose hacia Butterfly)
¡Responde, Cio-Cio-San!
BONZO
¿Cómo puedes tener los ojos secos?
¿Son estos, pues, los frutos?
(Gritando)
¡Ha renegado de todos nosotros!
AMIGAS, PARIENTES
(escandalizados, con un grito agudo)
¡Hou! ¡Cio-Cio-San!
BONZO
¡Ha renegado, os digo...
del antiguo culto!
AMIGAS, PARIENTES
¡Hou! ¡Cio-Cio-San!
BONZO
¡Kami sarundasico!
A tu alma corrompida
¡qué suplicio le aguarda!
(El tío maldice a Butterfly, que oculta
su rostro con los manos. Su madre va
hacia ella protectoramente, pero el
sacerdote la empuja a un lado: se
detiene ante Butterfly, gritándole.)
AMIGAS, PARIENTES
¡Hou! ¡Cio-Cio-San!
PINKERTON
(Ha perdido la paciencia y se
interpone entre el bonzo y Butterfly)
¡Eh, tú, ya basta, basta!
(El sacerdote se detiene, asombrado,
se vuelve y ordena a los invitados
que se vayan con él.)
BONZO
¡Venid todos! ¡Vámonos!
(A Butterfly)
¡Ha renegado y nosotros...
(Se retiran todos al fondo y extienden
el brazo hacia Butterfly)
BONZO, YAKUSIDÉ, AMIGAS, PARIENTES
... renegamos de ti!
PINKERTON
(Con autoridad, ordena a todos
que se vayan)
¡Marchaos al instante!
¡En mi casa no quiero
ni tumultos ni tratos con bonzos!
AMIGAS, PARIENTES
(gritando)
¡Vámonos!
(Ante las palabras de Pinkerton todos
huyen en tropel hacia el camino que
baja a la ciudad La madre de
Butterfly intenta volverse hacia su
hija pero es empujada con los
demás. El sacerdote desaparece
colina abajo, hacia el templo,
seguido por sus acólitos)
(saliendo)
¡Hou! ¡Cio-Cio-San!
(Un poco más lejos)
¡Hou! ¡Cio-Cio-San!
(Butterfly permanece inmóvil y
silenciosa, con el rostro entre las
manos. Pinkerton sube hasta la cima
de la colina para asegurarse de que
todos se hayan marchado)
BONZO, YAKUSIDÉ, AMIGOS, PARIENTES
¡Kami sarundasico!
PARIENTES, AMIGAS
¡Hou! ¡Cio-Cio-San!
BONZO, YAKUSIDÉ, AMIGOS, PARIENTES
¡Renegamos de ti!
PARIENTES, AMIGAS
(sombríamente)
¡Hou! ¡Cio-Cio-San!
BONZO, YAKUSIDÉ, AMIGOS, PARIENTES
(sombríamente)
¡Renegamos de ti!
PARIENTES, AMIGOS
¡Hou! ¡Cio-Cio-San!
(Muy lejano)
¡Hou! ¡Cio-Cio-San!
|
(Comincia a calare la sera. Butterfly
scoppia in pianto infantile. Pinkerton
l'ode e va premuroso presso di lei,
sollevandola dall'abbattimento in cui
è caduta e togliendole con delicatezza
le mani dal viso piangente.)
PINKERTON
Bimba, bimba, non piangere
per gracchiar di ranocchi...
PARENTI, AMICI
(lontanissimo)
Hou! Cio-cio-san!
BUTTERFLY
(turandosi le orecchie, per
non udire le grida)
Urlano ancor!
PINKERTON
Tutta la tua tribù
e i Bonzi tutti del Giappon
non valgono il pianto
di quegli occhi cari e belli.
BUTTERFLY
(sorridendo infantilmente)
Davver?
(Comincia a calare la sera.)
Non piango più.
E quasi del ripudio non mi duole
per le vostre parole
che mi suonan così dolci nel cuor.
(si china per baciare la mano a Pinkerton)
PINKERTON
(dolcemente impedendo)
Che fai?... la man?
BUTTERFLY
Mi han detto che laggiù
fra la gente costumata
è questo il segno del maggior rispetto.
SUZUKI
(internamente, brontolando)
E Izaghi ed Izanami
Sarundasico, e Kami,
e Izaghi ed Izanami
Sarundasico, e Kami.
PINKERTON
(sorpreso per tale sordo bisbiglio)
Chi brontolandola lassù?
BUTTERFLY
È Suzuki che fa la sua preghiera seral.
(Scende sempre più la sera, e Pinkerton
conduce Butterfly verso la casetta.)
PINKERTON
Viene la sera
BUTTERFLY
...e l'ombra e la quiete.
PINKERTON
E sei qui sola.
BUTTERFLY
Sola e rinnegata!
Rinnegata! e felice!
(Pinkerton batte tre volte le mani: i
servi e Suzuki accorrono subito, e
Pinkerton ordina ai servi:)
PINKERTON
A voi, chiudete!
(I servi fanno scorrere
silenziosamente alcune pareti.)
BUTTERFLY
(a Pinkerton)
Sì, sì, noi tutti soli...
E fuori il mondo...
PINKERTON
(ridendo)
E il Bonzo furibondo.
BUTTERFLY
(a Suzuki, che è venuta coi servi e
sta aspettando gli ordini)
Suzuki, le mie vesti.
(Suzuki fruga in un cofano e dà a Butterfly
gli abiti per la notte ed un cofanetto
coll'occorrente per la toeletta.)
SUZUKI
(inchinandosi a Pinkerton)
Buona notte.
(Pinkerton batte le mani: I servi corrono
via. Butterfly entra nella casa ed aiutata
da Suzuki fa cautelosamente la sua toeletta
da notte, levandosi la veste nuziale ed
indossandone una tutta bianca; poi siede
su di un cuscino e mirandosi in uno
specchietto si ravvia i capelli: Suzuki esce)
BUTTERFLY
Quest'obi pomposa
di scioglier mi tarda...
Si vesta la sposa di puro candor.
PINKERTON
(guardando amorosamente Butterfly)
Con moti di scoiattolo
i nodi allenta e scioglie!...
BUTTERFLY
Tra motti sommessi
sorride e mi guarda.
PINKERTON
Pensar che quel giocattolo
è mia moglie! mia moglie!
BUTTERFLY
Celarmi potessi!
ne ho tanto rossor!
PINKERTON
(sorridendo)
Ma tal grazia dispiega,
ch'io mi strugge per la febbre...
BUTTERFLY
E ancor l'irata voce mi maledice...
PINKERTON
...d'un subito desìo.
BUTTERFLY
... Butterfly, rinnegata...
Rinnegata... e felice...
(Pinkerton, alzandosi, poco a poco
s'avvicina a Butterfly.)
PINKERTON
(stende le mani a Butterfly che
sta per scendere dalla terrazza)
Bimba dagli occhi pieni di malìa
ora sei tutta mia.
Sei tutta vestita di giglio.
Mi piace la treccia tua bruna
fra i candidi veli.
BUTTERFLY
(scendendo dal terrazzo)
Somiglio la Dea della luna,
la piccola Dea della luna
che scende la notte dal
ponte del ciel.
PINKERTON
E affascina i cuori...
BUTTERFLY
E li prende e li avvolge
in un bianco mantel
E via se li reca
negli alti reami,
PINKERTON
Ma intanto finor non m'hai detto,
ancor non m'hai detto che m'ami.
Le sa quella Dea le parole
che appagan gli ardenti desir?
|
(Los gritos se alejan. Es noche
cerrada. Butterfly estalla en
lágrimas y Pinkerton va hacia
ella para consolarla y le quita
con delicadeza las manos de la
cara llorosa)
PINKERTON
Niña, niña, no llores
por que esas ranas croen...
PARIENTES, AMIGOS
(lejísimos)
¡Hou! ¡Cio-Cio-San!
BUTTERFLY
(Tapándose los oídos, para
no oír los gritos)
¡Aún gritan!
PINKERTON
Toda tu tribu
y todos los bonzos del Japón
no valen el llanto
de esos ojos queridos y hermosos.
BUTTERFLY
(sonriendo de forma infantil)
¿De verdad?
(Comienza a hacerse de noche)
Ya no lloro.
Y casi ni me duele el repudio
gracias a vuestras palabras,
que suenan dulcemente en mi corazón.
(Le besa las manos a Pinkerton.)
PINKERTON
(deteniéndola)
¿Qué haces?... ¿La mano?
BUTTERFLY
Me han dicho que en vuestro país,
entre la gente bien educada,
es éste el signo de mayor respeto.
SUZUKI
(fuera de escena, refunfuñando)
Y Izaghi e Izanami s
arundasico, y Kami,
e Izaghi e Izanaini,
sarundasico, y Kami.
PINKERTON
(sorprendido por el murmullo)
¿Quién refunfuña ahí dentro?
BUTTERFLY
Es Suzuki, que reza su plegaria.
(Ya casi es de noche y Pinkerton
conduce a Butterfly hacia la casa.)
PINKERTON
Llega la noche...
BUTTERFLY
... y la sombra, y la quietud.
PINKERTON
Y estás aquí, sola.
BUTTERFLY
¡Sola y repudiada!
¡Repudiada y feliz!
(Pinkerton da palmadas y
tres sirvientes junto con Suzuki
aparecen rápido)
PINKERTON
¡Vamos, cerrad!
(Los criados hacen deslizar
silenciosamente los paneles.)
BUTTERFLY
(A Pinkerton)
Sí, sí, estamos totalmente solos...
Y afuera el mundo...
PINKERTON
(riendo)
¡Y el bonzo furibundo!
BUTTERFLY
(a Suzuki que ha venido a servir
y está esperando las órdenes)
Suzuki, mi ropa.
(Suzuki va al armario y toma
algunas ropas de noche y un
cofrecillo que entrega a Butterfly.)
SUZUKI
(inclinándose ante Pinkerton)
Buenas noches.
(Pinkerton vuelve a dar unas
palmadas y los sirvientes se van.
Butterfly entra en la casa donde
Suzuki le ayuda en sus preparativos
para la noche. Se pone un camisón
blanco de novia. Después sentándose
en un cajón se peina. Suzuki sale.)
BUTTERFLY
¡Cuánto cuesta deshacer
este cinturón tan complicado!
La novia debe vestirse de puro candor
PINKERTON
(mirando amorosamente a Butterfly)
Con movimientos de ardilla
se suelta los nudos y los deshace...
BUTTERFLY
Con palabras suaves,
sonríe y me mira.
PINKERTON
¡Pensar que este juguetito
es mi esposa!... ¡Mi esposa!
BUTTERFLY
¡Si pudiera ocultarme!
¡Me da tanta vergüenza!
PINKERTON
(Sonriendo)
Pero actúa con tal gracia
que consume la fiebre...
BUTTERFLY
Aún me maldice esa voz airada...
PINKERTON
... de súbito deseo.
BUTTERFLY
Butterfly renegada,
renegada... y feliz.
(Pinkerton levantándose se
acerca a Butterfly)
PINKERTON
(le tiende sus manos a Butterfly
y ella sale a la terraza.)
Niña de ojos llenos de encanto
ahora eres toda mía.
Te has vestido de lirio.
Me gusta tu trenza morena
entre velos blancos.
BUTTERFLY
(descendiendo a la terraza)
Parezco la diosa de la luna,
la pequeña diosa de la luna,
que desciende por las noches
desde el puente del cielo
PINKERTON
Y que fascina a los corazones...
BUTTERFLY
...y los toma, y los envuelve
en un manto blanco.
Y se los lleva consigo
a los reinos más altos.
PINKERTON
Pero aún no me has dicho
aún no me has dicho que me amas.
¿Sabe esa diosa las palabras
que calman los ardientes deseos?
|
BUTTERFLY
Le sa.
Forse dirle non vuole
per tema d'averne a morir!
PINKERTON
Stolta paura, l'amor non uccide
ma dà vita e sorride
per gioie celestiali
come ora fa
(avvicinandosi a Butterfly e
carezzandole il viso)
nei tuoi lunghi occhi ovali
(Butterfly, con subito movimento si ritrae
dalla carezza ardente di Pinkerton)
BUTTERFLY
(con intenso sentimento)
Adesso voi
(entusiasmandosi)
siete per me
l'occhio del firmamento.
E mi piaceste dal primo momento
che vi ho veduto.
(Ha un moto di spavento e fa atto di turarsi
gli orecchi, come se ancora avesse ad udire
le urla die parenti: poi si rassicura e con
fiducia si rivolge a Pinkerton.)
Siete alto, forte.
Rideste con modi si palesi
e dite corse che mai non intesi.
Or son contenta, or son contenta.
(Notte completa: cielo purissimo e
stellato. Avvicinandosi lentamente a
Pinkerton seduto sulla panca nel giardino.
Si inginocchia ai piedi di Pinkerton e lo
guarda con tenerezza, quasi supplichevole.)
Vogliatemi bene,
un ben piccolino,
un bene da bambino,
quale a me si conviene.
Vogliatemi bene.
Noi siamo gente avvezza
alle piccole cose
umili e silenziose,
ad una tenerezza
sfiorante e pur profonda
come il ciel, come l'onda del mare!
PINKERTON
Dammi ch'io baci le tue mani care.
Mia Butterfly!...
come t'han ben nomata
tenue farfalla...
BUTTERFLY
(a queste parole Butterfly si rattrista
e ritira le mani)
Dicon che oltre mare
se cade in man dell'uom,
(con paurosa espressione)
ogni farfalla
da uno spillo è trafitta
(con strazio)
ed in tavole infitta!
PINKERTON
(riprendendo dolcemente le mani
a Butterfly e sorridendo)
Un po' di vero c'è.
E tu lo sai perché?
Perché non fugga più.
(con entusiasmo e affettuosamente
abbracciandola)
Io t'ho ghermita
Ti serro palpitante.
Sei mia.
BUTTERFLY
(abbandonandosi)
Sì, per la vita.
PINKERTON
Vieni, vieni!
(Butterfly si ritira, stupida
per la sua audacia)
Via dall'anima in pena
l'angoscia paurosa.
(indica il cielo stellato)
È notte serena!
Guarda: dorme ogni cosa!
BUTTERFLY
(guardando il cielo, estatica)
Ah! Dolce notte!
PINKERTON
Vieni, vieni!
BUTTERFLY
Quante stelle!
Non le vidi mai sì belle!
PINKERTON
È notte serena!
Ah! vieni, vieni!
È notte serena!
Guarda: dorme ogni cosa!
BUTTERFLY
Dolce notte! Quante stelle!
PINKERTON
Vieni, vieni!
BUTTERFLY
Non le vidi mai sì belle!
PINKERTON
vieni, vieni!...
BUTTERFLY
Trema, brilla ogni favilla ...
PINKERTON
Vien, sei mia!...
BUTTERFLY
... col baglior d'una pupilla! Oh!
Oh! quanti occhi fissi, attenti
(Lucciole intorno dei amanti
tra gli fiori e gli arbusti)
PINKERTON
(con cupido amore)
Via l'angoscia dal tuo cor!
BUTTERFLY
Quanti occhi fissi, attenti...
PINKERTON
Ti serro palpitante.
Sei mia. Ah!
BUTTERFLY
... d'ogni parte
A riguardar!
PINKERTON
Vien, vien, sei mia, ah!
BUTTERFLY
Pei firmamenti, via pei lidi,
via pel mare.
PINKERTON
Vieni, guarda:
Dorme ogni cosa!
BUTTERFLY
Ah! Quanti occhi
fissi, attenti,
d'ogni parte a riguardar,
pei firmamenti,
via pei lidi, via pel mare!
Quanti sguardi ride il ciel!
Ah! Dolce notte!
Tutto estatico d'amor, ride il ciel!
PINKERTON
Ah! vien, Ah! vien! sei mia!
(Salgono dal giardino nella casetta.)
(Cala il sipario.)
|
BUTTERFLY
Las sabe.
Quizá no quiera decirlas
por que teme que la maten.
PINKERTON
Temor tonto: el amor no mata
sino que da vida, y sonríe
por las alegrías celestiales,
como hace ahora a través de
(Pinkerton se ha acercado más a
Butterfly y acaricia su rostro,)
tus grandes ojos ovalados.
(Butterfly con un repentino
movimiento se aleja de él.)
BUTTERFLY
(con intenso sentimiento)
Ahora usted
(Entusiasmándose)
es para mí
el centro del universo.
Desde el primer momento que os vi
me gustasteis.
(por un momento Butterfly todavía
parece oír los gritos de sus parientes.
Entonces tranquilizándose se acerca
más a Pinkerton.)
Sois alto, fuerte.
¡Reís de un modo tan franco!
Y decís cosas que jamás había oído.
Ahora soy feliz, muy feliz
(Se ha hecho de noche y el cielo está
lleno de estrellas. Butterfly avanza
hacia Pinkerton que está sentado
en un banco del jardín. Se arrodilla
a sus pies y le mira tiernamente)
Amadme, por favor,
aunque sea un poquito,
como se ama a un niño,
como a mí me corresponde.
Amadme, por favor.
Nosotros somos gentes acostumbradas
a las cosas pequeñas,
humildes y silenciosas,
a una ternura sutil
pero tan profunda como el cielo,
como las olas del mar.
PINKERTON
Deja que bese tus queridas manos
¡mi Butterfly!...
Qué bien te han bautizado,
suave mariposa.
BUTTERFLY
(con estas palabras Butterfly se
entristece y retira las manos)
¡Dicen que al otro lado del mar
si cae en manos de un hombre
(Con expresión miedosa)
la mariposa es atravesada
con un alfiler
(Con pena)
¡y la clavan a una tabla!
PINKERTON
(Tomando con dulzura las manos
de Butterfly y sonriendo)
Hay algo de verdad en ello.
¿Y sabes por qué?
Para que no pueda escapar.
(abrazando apasionadamente
a Butterfly)
Yo te he atrapado.
Te abrazo apasionado.
Eres mía.
BUTTERFLY
(abandonándose)
Sí, para toda la vida.
PINKERTON
¡Ven, ven!
(Butterfly se echa hacia atrás,
asombrándose por su audacia)
Expulsa de tu alma en pena
el miedo y la angustia.
(señala el cielo estrellado)
¡Es una noche serena!
¡Mira: todo duerme!
BUTTERFLY
(mirando el cielo, quieta)
¡Ah, qué noche tan dulce!
PINKERTON
¡Ven, ven!
BUTTERFLY
¡Cuántas estrellas!
¡Jamás las vi tan hermosas!
PINKERTON
¡Es una noche serena!
¡Ven, ven!
¡Es una noche serena!
¡Mira: todo duerme!
BUTTERFLY
¡Dulce noche! ¡Cuántas estrellas!
PINKERTON
¡Ven, ven!
BUTTERFLY
¡Jamás las vi tan hermosas!
PINKERTON
¡Ven, ven!..
BUTTERFLY
Tiembla, brilla cada punto de luz...
PINKERTON
¡Ven, sé mía!
BUTTERFLY
...con el fulgor de una pupila.
¡Oh! Cuántos ojos fijos, atentos ...
(Aparecen luciérnagas alrededor de
los amantes entre flores y arbustos.)
PINKERTON
(amorosamente)
¡Aleja la angustia de tu corazón!
BUTTERFLY
¡Cuántos ojos fijos, atentos ...
PINKERTON
Te abrazo palpitante.
¡Eres mía! ¡Ah!
BUTTERFLY
...atentos,
desde todos lados, mirándome!
PINKERTON
¡Ah, ven, ven! Eres mía ¡Ah!
BUTTERFLY
¡Allá en el firmamento, en las playas,
en el mar!
PINKERTON
Ven, mira:
¡Todo duerme! .
BUTTERFLY
¡Ah! ¡Cuántos ojos fijos, atentos,
desde todos lados mirándome!
¡En el firmamento, allá lejos,
en las playas, en el mar!
¡Cuántas miradas! El cielo sonríe.
¡Ah, dulce noche!
Todo está lleno de amor.
¡El cielo sonríe!
PINKERTON
¡Ah! ¡Ven! ¡Eres mía!
(Salen del jardín hacia la casita)
(Cae el telón)
|
ATTO SECONDO (Interno della casetta di Butterfly) (Si alzo il sipario.) (Le pareti sono chiuse lasciando la camera in una semioscurità. Suzuki prega, raggomitolata davanti all'immagine di Buddha: suona di quando in quando la campanella delle preghiere. Butterfly è stesa a terra, appoggiando la testa nelle palme delle mani.) SUZUKI (pregando) E Izagi ed Izanami, Sarundasico e Kami... (interrompendosi) Oh! la mia testa! (suona la campanella per richiamare l'attenzione degli Dei) E tu Ten-Sjoodaj! (con voce di pianto, guardando Butterfly) fate che Butterfly non pianga più, mai più, mai più! BUTTERFLY (senza moversi) Pigri ed obesi son gli Dei giapponesi. L'americano Iddio son persuasa ben più presto risponde a chi l'implori. Ma temo ch'egli ignori che noi stiam qui di casa. (rimane pensierosa) (Suzuki si alza, apre la parete del fondo verso il giardino.) Suzuki, è lungi la miseria? (Suzuki va ad un piccolo mobile ed apre un cassetto cercando delle monete.) SUZUKI (va presso Butterfly mostrandole poche monete) Questo è l'ultimo fondo. BUTTERFLY Questo? Oh! troppe spese! (ripone il danaro nel piccolo mobile e lo chiude) SUZUKI (sospirando) S'egli non torna e presto, siamo male in arnese. BUTTERFLY (decisa, alzandosi) Ma torna. SUZUKI (crollando la testa) Tornerà! BUTTERFLY (indispettita, avvicinandosi a Suzuki) Perché dispone che il Console provveda alla pigione, rispondi su! (Suzuki tace) (sempre insistendo) Perché con tante cure la casa rifornì di serrature, s'ei non volessi ritornar mai più? SUZUKI Non lo so. BUTTERFLY (un poco irritata e meravigliata di tanta ignoranza) Non lo sai? (ritornando calma e con fiducioso orgoglio) Io te lo dico. Per tener ben fuori le zanzare, i parenti ed i dolori, e dentro, con gelosa custodia, la sua sposa, la sua sposa che son io: Butterfly. SUZUKI (poco convinta) Mai non s'è udito di straniero marito che sia tornato al suo nido. BUTTERFLY (furibonda afferra Suzuki) Ah! Taci! o t'uccido. (insistendo nel persuadere Suzuki) Quell'ultima mattina: tornerete, signor? gli domandai. Egli, col cuore grosso, per celarmi la pena... sorridendo rispose: O Butterfly, piccina mogliettina, tornerò colle rose alla stagion serena quando fa la nidiata il petti rosso. (calma e convinta si sdraia per terra) Tornerà. SUZUKI (con incredulità) Speriam. BUTTERFLY (insistendo) Dillo con me: Tornerà. SUZUKI (per compiacerla ripete, ma con dolore) Tornerà... (scoppia in pianto) BUTTERFLY (sorpresa) Piangi? Perché? perché? Ah, la fede ti manca... (fiduciosa e sorridente) Senti. (fa la scena come si realmente vi assistesse e si avvicina poco a poco allo shosi del fondo) Un bel dì, vedremo levarsi un fil di fumo dall'estremo confin del mare. E poi la nave appare. Poi la nave bianca entra nel porto, romba il suo saluto. Vedi? È venuto! Io non gli scendo incontro. Io no. Mi metto là sul ciglio del colle e aspetto, e aspetto gran tempo e non mi pesa, la lunga attesa. E uscito dalla folla cittadina un uomo, un picciol punto s'avvia per la collina. Chi sarà? chi sarà? E come sarà giunto che dirà? che dirà? Chiamerà Butterfly dalla lontana. Io senza dar risposta me ne starò nascosta un po' per celia... e un po' per non morire al primo incontro, ed egli alquanto in pena chiamerà, chiamerà: piccina mogliettina olezzo di verbena, i nomi che mi dava al suo venire (a Suzuki) Tutto questo avverrà, te lo prometto. Tienti la tua paura, io con sicura fede l'aspetto. (Butterfly e Suzuki si abbracciano commosse Butterfly congeda Suzuki, che esce dall'uscio di sinistra, e la segue mestamente collo sguardo. Nel giardino compariscono Goro e Sharpless. Goro guarda entro la camera, scorge Butterfly e dice a Sharpless che lo segue:) GORO C'è. Entrate. (Goro sparisce nel giardino.) SHARPLESS (affacciandosi, bussa discretamente contro la parete del fondo) Chiedo scusa... (Sharpless scorge Butterfly la quale udendo entrare qualcuno si è mossa.) Madama Butterfly... BUTTERFLY (senza volgersi, ma correggendo) Madama Pinkerton. Prego. (si volge e riconoscendo il Console batte le mani per allegrezza) Oh! (Suzuki entra premurosamente e prepara un tavolino coll'occorrente per fumare) (allegramente il mio signor Console, signor Console. SHARPLESS (sorpreso) Mi ravvisate? BUTTERFLY (facendo gli onori di casa) Benvenuto in casa americana. SHARPLESS Grazie. (Butterfly, invita il Console a sedere presso il tavolino: Sharpless si lascia cadere grottescamente su di un cuscino: Butterfly si siede dall'altra parte e sorride maliziosamente dietro il ventaglio vedendo l'imbarazzo del Console; poi con molta grazia gli chiede:) BUTTERFLY Avi, antenati tutti bene? SHARPLESS (ringrazia sorridendo) Ma spero. BUTTERFLY (fa cenno a Suzuki di preparare la pipa) Fumate? SHARPLESS Grazie. (desideroso di spiegare lo scopo per cui è venuto, cava una lettera di tasca) Ho qui... BUTTERFLY (interrompendolo, senza accorgersi della lettera) Signore, io vedo il cielo azzurro. (dopo aver tirata una boccata dalla pipa che Suzuki ha preparata, l'offre al Console.) SHARPLESS (rifiutando) Grazie... (tentando ancora di riprendere il discorso) Ho... BUTTERFLY (depone la pipa sul tavolino e assai premurosa dice:) Preferite forse le sigarette americane? (ne offre) SHARPLESS (un po' seccato ne prende una) Grazie. (e tenta continuare il discorso) Ho da mostrarvi... (si alza) BUTTERFLY (porge a Sharpless un fiammifero acceso) A voi. SHARPLESS (accende la sigaretta, ma poi la depone subito e presentando la lettera si siede sullo sgabello) Mi scrisse Benjamin Franklin Pinkerton. BUTTERFLY (con grande premura) Davvero! È in salute? SHARPLESS Perfetta BUTTERFLY (alzandosi con grande letizia) Io son la donna più lieta del Giappone. (Suzuki è in faccende per preparare il thè.) Potrei farvi una domanda? SHARPLESS Certo. BUTTERFLY (torna a sedere) Quando fanno il lor nido in America i pettirossi? SHARPLESS (stupito) Come dite? BUTTERFLY Sì, prima o dopo di qui? SHARPLESS Ma perché? (Goro che si aggira nel giardino, si avvicina alla terrazza e ascolta, non visto, quanto dice Butterfly.) BUTTERFLY Mio marito m'ha promesso, di ritornar nella stagion beata che il pettirosso rifà la nidiata. Qui l'ha rifatta per ben tre volte ma può darsi che di là usi nidiar men spesso. (Goro s'affaccia e fa una risata) (volgendosi) Chi ride (vedendo Goro) Oh, c'è il nakodo! (piano a Sharpless) Un uom cattivo. GORO (avanzandosi e inchinandosi ossequioso) Godo... BUTTERFLY Zitto! (a Goro che s'inchina di nuovo e si allontana nel giardino) (a Sharpless) Egli osò... No... (cambiando idea) prima rispondete alla dimanda mia. SHARPLESS (imbarazzato) Mi rincresce, ma ignoro... Non ho studiato ornitologia, BUTTERFLY Orni... SHARPLESS ...tologia. BUTTERFLY Non lo sapete insomma. SHARPLESS (ritenta di tornare in argomento) No. Dicevamo... BUTTERFLY (lo interrompe, seguendo la sua idea) Ah, sì. Goro, appena B.F. Pinkerton fu in mare mi venne ad assediare con ciarle e con presenti per ridarmi ora questo, or quel marito. Or promette tesori per uno scimunito... GORO (intervenendo per giustificarsi, entra nella stanza e si rivolge a Sharpless) Il ricco Yamadori Ella è povera in canna. I suoi parenti l'han tutti rinnegata. (al di là della terrazza si vede giungere il Principe Yamadori in un palanchino, attorniato dai servi. vede Yamadori e lo indica a Sharpless sorridendo) BUTTERFLY (A Sharpless) Eccolo, attenti! (Yamadori, accolto da Goro genuflesso, scende dai palanchino, saluta il Console e Butterfly, che si è avvicinata alla parete del fondo; Yamadori si siede sulla terrazza rivolto rispettosamente verso Butterfly la quale s'inginocchia nella stanza.) BUTTERFLY (a Yamadori) Yamadori, ancor le pene dell'amor non v'han deluso? Vi tagliate ancor le vene se il mio bacio vi ricuso? YAMADORI Tra le cose più moleste è l'inutil sospirar. BUTTERFLY (con graziosa malizia) Tante mogli omai toglieste, vi doveste abituar. YAMADORI L'ho sposate tutto quante e il divorzio mi francò. BUTTERFLY Obbligata. YAMADORI A voi però giurerei fede costante. SHARPLESS (sospirando, rimette in tasca la lettera) Il messaggio, ho gran paura, a trasmetter non riesco. GORO (con enfasi, indicando Yamadori) Ville, servi, oro, ad Omara un palazzo principesco. BUTTERFLY (con serietà) Già legata è la mia fede... GORO, YAMADORI (a Sharpless) Maritata ancor si crede. BUTTERFLY (alzando di scatto) Non mi credo, sono, sono! GORO Ma la legge... BUTTERFLY Io non la so. GORO ...per la moglie, l'abbandono al divorzio equiparò BUTTERFLY La legge giapponese non già del mio paese. GORO Quale? BUTTERFLY Gli Stati Uniti SHARPLESS (fra sè) Oh, l'infelice! BUTTERFLY (nervosissima, accalorandosi) Si sa che aprir la porta e la moglie cacciar per la più corta qui divorziar si dice. Ma in America questo non si può (a Sharpless) Vero? SHARPLESS (imbarazzato) Vero... Però... BUTTERFLY (lo interrompe rivolgendosi a Yamadori ed a Goro trionfante) Là un bravo giudice serio, impettito dice al marito: "Lei vuol andarsene? Sentiam perché" "Sono seccato del coniugato!" E il magistrato: (comicamente) "Ah, mascalzone, presto in prigione!" (per troncare il discorso ordina a Suzuki) Suzuki, il thè. (Butterfly va presso Suzuki che à già preparato il thè, e lo versa nelle tazze) YAMADORI (sottovoce a Sharpless) Udiste? SHARPLESS (sottovoce) Mi rattrista una sì piena cecità GORO (sottovoce a Sharpless e Yamadori) Segnalata è già la nave di Pinkerton. YAMADORI (disperato) Quand'essa lo riveda... SHARPLESS (sottovoce ai due) Egli non vuol mostrarsi. Io venni appunto per levarla d'inganno... (vedendo che Butterfly, seguita da Suzuki, si avvicina per offrire il thè, tronca il discorso.) BUTTERFLY (offrendo il thè a Sharpless) Vostra Grazia permette? (apre il ventaglio e dietro a questo accenna ai due, ridendo) Che persone moleste! (Yamadori s'alza per andarsene) YAMADORI (sospirando) Addio. Vi lascio il cuor pien di cordoglio: ma spero ancor... BUTTERFLY Padrone. YAMADORI (Yamadori s'avvia per uscire, poi torna indietro presso Butterfly) Ah! se voleste... BUTTERFLY Il guaio è che non voglio... (Yamadori, dopo aver salutato Sharpless, sospirando, se ne va, sale nel palanchino e si allontana seguito dai servi e da Goro. Butterfly ride ancora dietro il ventaglio. Sharpless siede sullo sgabello, assume un fare grave, serio, poi con gran rispetto ed una certa commozione invita Butterfly a sedere, e torna a tirar fuori di tasca la lettera.) SHARPLESS Ora a noi. Sedete qui; (mostrando la lettera) legger con me volete questa lettera? BUTTERFLY (prendendo la lettera) Date. (baciandola) Sulla bocca, (mettendola sul cuore) sul cuore... (a Sharpless, gentilmente) Siete l'uomo migliore del mondo. (rende la lettera e si mette ad ascoltare cola massima attenzione) Incominciate. SHARPLESS (leggendo) "Amico, cercherete quel bel fior di fanciulla..." BUTTERFLY (non può trattenersi e con gioia esclama) Dice proprio così? SHARPLESS (serio) Sì, così dice, ma se ad ogni momento... BUTTERFLY (rimettendosi tranquilla, torna ad ascoltare) Taccio, taccio, più nulla. SHARPLESS "Da quel tempo felice, tre anni son passati." BUTTERFLY (interrompe la lettura) Anche lui li ha contati! SHARPLESS (riprende) "E forse Butterfly non mi rammenta più. BUTTERFLY (sorpresa molto, volgendosi a Suzuki) Non lo rammento? Suzuki, dillo tu. (ripete come scandalizzata le parole della lettera) "Non mi rammenta più"! (Suzuki esce per la porta di sinistra asportando il thè.) SHARPLESS (fra sè) Pazienza! (seguita a leggere) "Se mi vuol bene ancor, se m'aspetta" BUTTERFLY (prendendo la lettera dallo mani di Sharpless, esclama con viva tenerezza:) Oh, le dolci parole! (bacia la lettera) Tu, benedetta! SHARPLESS (riprende la lettera e seguita a leggerla imperterrito ma con voce tremante per l'emozione) A voi mi raccomando, perché vogliate con circospezione prepararla... BUTTERFLY (con affanno, ma lieta) Ritorna... SHARPLESS ...al colpo... BUTTERFLY (si alza saltando di gioia e battendo le mani) Quando? presto! presto! SHARPLESS (sbuffando) Benone! (si alza di scatto e ripone la lettera in tasca) (fra sè) Qui troncarla conviene... (indispettito) Quel diavolo d'un Pinkerton! (guarda Butterfly negli occhi serissimo) Ebbene, che fareste, Madama Butterfly, s'ei non dovesse ritornar più mai? (Butterfly immobile, come colpita a morte, china la testa e risponde con sommessione infantile, quasi balbettando:) BUTTERFLY Due cose potrei far: tornar a divertir la gente, col cantar... oppur, meglio, morire. (Sharpless è vivamente commosso e passeggia agitatissimo; poi torna verso Butterfly, le prende le due mani e con paterna tenerezza le dice:) SHARPLESS Di strapparvi assai mi costa dai miraggi ingannatori. Accogliete la proposta di quel ricco Yamadori. BUTTERFLY (con voce rotta dal pianto e ritirando le mani) Voi, voi, signor, mi dite questo! Voi? SHARPLESS (imbarazzato) Santo Dio, come si fa? BUTTERFLY (batte le mani e Suzuki accorre) Qui, Suzuki, presto, presto, che Sua Grazia se ne va. (Suzuki entra frettolosa) SHARPLESS (fa per avviarsi ad uscire) Mi scacciate? BUTTERFLY (Butterfly, pentita, corre a Sharpless e singhiozzando lo trattiene) Ve ne prego: già l'insistere non vale. (congeda Suzuki, la quale va nel giardino) SHARPLESS (scusandosi) Fui brutale, non lo nego. BUTTERFLY (dolorosamente, portandosi la mano al cuore) Oh, mi fate tanto male, tanto male, tanto, tanto! (Butterfly vacilla; Sharpless fa per sorreggerla, ma Butterfly si domina subito) Niente, niente! Ho creduto morir. Ma passa presto come passan le nuvole sul mare. (prendendo una risoluzione) Ah! m'ha scordata? (Butterfly corre nella stanza di sinistra. Butterfly rientra trionfalmente tenendo il suo bambino seduto sulla spalla sinistra e lo mostra a Sharpless) (con entusiasmo) E questo? E questo? E questo, egli potrà pure scordare? (depone il bambino a terra e lo tiene stretto a sè) SHARPLESS (con emozione) Egli è suo? BUTTERFLY (indicando mano mano, con dolcezza e con un po' di agitazione) Chi vide mai a bimbo del Giappon occhi azzurrini? E il labbro? E i ricciolini d'oro schietto? SHARPLESS (sempre più commosso) È palese, e Pinkerton lo sa? BUTTERFLY No. No. (con passione) È nato quand'egli stava in quel suo gran paese. Ma voi (accarezzando il bimbo) gli scriverete che l'aspetta un figlio senza pari! E mi saprete dir s'ei non s'affretta per le terre e pei mari! (mettendo il bimbo a sedere sul cuscino e inginocchiandosi vicino a lui) (bacia teneramente il bambino) Sai cos'ebbe cuore di pensare (indicando Sharpless) quel signore? (pigliando il bimbo in braccio) Che tua madre dovrà prenderti in braccio ed alla pioggia e al vento andar per la città a guadagnarsi il pane e il vestimento. Ed alle impietosite genti la man tremante stenderà gridando: Udite, udite la triste mia canzon. A un infelice madre la carità, muovetevi a pietà.... (si alza, mentre il bimbo rimane seduto sul cuscino giocando con una bambola) E Butterfly, orribile destino, danzerà per te, E come fece già (rialza il bimbo e colle mani levate l o fa implorare) La Ghescia canterà! E la canzon giuliva e lieta in un sighiozzo finirà! (buttandosi a' ginocchi davanti a Sharpless) Ah! no, no! questo mai! questo mestier che al disonore porta! Morta! morta! Mai più danzar! Piuttosto la mia vita vo' troncar! Ah! Morta! (cade a terra vicino al bimbo che abbraccia strettamente ed accarezza con moto convulsivo) SHARPLESS (fra sè) (non può trattenere le lagrime) Quanta pietà! (vincendo la propria emozione, a Butterfly) Io scendo al piano. Mi perdonate? (Butterfly con atto gentile dà la mano a Sharpless che la stringe nelle sue con effusione.) BUTTERFLY (volgendosi al bimbo prende una mano e la mette in quella di Sharpless) A te, dagli la mano. SHARPLESS I bei capelli biondi! (lo bacia) Caro, come ti chiamano? BUTTERFLY (al bimbo, con grazia infantile) Rispondi: Oggi il mio nome è Dolore. Però dite al babbo, scrivendogli, che il giorno del suo ritorno, (alzandosi) Gioia, Gioia mi chiamerò! SHARPLESS Tuo padre lo saprà, te lo prometto... (fa un saluto a Butterfly ed esce rapidamente dalla porta di destra) SUZUKI (di fuori, gridando) Vespa! Rospo maledetto! (entra trascinando con violenza Goro che tenta inutilmente di sfuggirle.) (Grido acuto di Goro.) BUTTERFLY (a Suzuki) Che fu? SUZUKI Ci ronza intorno il vampiro! e ogni giorno ai quattro venti spargendo va che niuno sa chi padre al bimbo sia! (lascia Goro) GORO (protestando, con voce di paura) Dicevo... solo... che là in America (avvicinandosi al bambino e indicandolo) quando un figliolo è nato maledetto (Butterfly istintivamente si mette innanzi al bambino, come per difenderlo.) trarrà sempre reietto la vita fra le genti! (grido selvaggio di Butterfly, corre presso al reliquario e prende il coltello che sta appeso) BUTTERFLY (con voce selvaggia) Ah! tu menti! menti! menti! Ah! menti! (afferra Goro, che cade a terra, e minaccia d'ucciderlo. Goro emette grida fortissime, disperate, prolungate.) Dillo ancora e t'uccido! SUZUKI No! (intromettendosi: poi, spaventata a tale scena, prende il bimbo e lo porta nella stanza a sinistra) BUTTERFLY (lo respinge col piede) Va via! (Goro fugge. Butterfly rimane immobile come impietrita. Butterfly si scuote a poco a poco e va a riporre il coltello.) (volgendo commossa il pensiero al suo bambino) Vedrai, piccolo amor, mia pena e mio conforto, mio piccolo amor... Ah! vedrai che il tuo vendicator (esaltandosi) ci porterà lontano, lontan, nella sua terra, lontan ci porterà (Colpo di cannone sulla scena) SUZUKI Il cannone del porto! (Butterfly e Suzuki corrono verso il terrazzo.) Una nave da guerra... BUTTERFLY Bianca, bianca... il vessillo Americano delle stelle... Or governa per ancorare. (prende sul tavolino un cannocchiale e corre sul terrazzo ad osservare. Tutta tremante per l'emozione, appunta il cannocchiale verso il porto e dice a Suzuki:) Reggimi la mano ch'io ne discerna il nome, Il nome, il nome. Eccolo: Abramo Lincoln! (dà il cannocchiale a Suzuki e rientra nella stanza in preda a una grande esaltazione) Tutti han mentito! tutti, tutti! sol io lo sapevo, sol io che l'amo. (a Suzuki) Vedi lo scimunito tuo dubbio? È giunto! è giunto! è giunto! proprio nel punto che ognun diceva: piangi e dispera... Trionfa il mio amor! il mio amor; la mia fe' trionfa intera: ei torna e m'ama! (giubilante, corre sul terrazzo. A Suzuki che l'ha seguita sul terrazzo) Scuoti quella fronda di ciliegio e m'innonda di fior. Io vo' tuffar nella pioggia odorosa l'arsa fronte. (singhiozzando per tenerezza) SUZUKI (calmandola) Signora, quetatevi... quel pianto... BUTTERFLY (ritorna con Suzuki nella stanza) No, rido, rido! Quanto lo dovremo aspettar? Che pensi? Un'ora! SUZUKI Di più! BUTTERFLY Due ore forse. (aggirandosi per la stanza) Tutto, tutto sia pien di fior, come la notte è di faville. (accenna a Suzuki di andare nel giardino) Va pei fior. SUZUKI (dal terrazzo) Tutti i fior? BUTTERFLY (a Suzuki gaiamente) Tutti i fior, tutti, tutti. Pesco, viola, gelsomin, quanto di cespo, o d'erba, o d'albero fiorì. SUZUKI (nel giardino ai piedi del terrazzo) Uno squallor d'inverno sarà tutto il giardin! (coglie fiori nel giardino) BUTTERFLY Tutta la primavera voglio che olezzi qui. SUZUKI (dal giardino) Uno squallor d'inverno sarà tutto il giardin. (appare ai piedi del terrazzo con un fascio di fiori che sporge a Butterfly) A voi signora. BUTTERFLY (prendendo i fiori dalle mani di Suzuki) Cogline ancora. (Butterfly dispone i fiori nei vasi, mentre Suzuki scende ancora nel giardino.) SUZUKI (dal giardino) Soventi a questa siepe veniste a riguardare lungi, piangendo nella deserta immensità. BUTTERFLY Giunse l'atteso, nulla più chiedo al mare; diedi pianto alla zolla, essa i suoi fior mi dà. SUZUKI (appare nuovamente sul terrazzo colle mani piene di fiori) Spoglio è l'orto. BUTTERFLY Spoglio è l'orto? Vien, m'aiuta. SUZUKI Rose al varco della soglia (Butterfly e Suzuki spargono fiori ovunque) BUTTERFLY, SUZUKI Tutta la primavera voglio che olezzi qui. Seminiamo intorno april, SUZUKI Tutta la primavera, tutta, tutta. Gigli? viole? BUTTERFLY (gettando fiori) Tutta la primavera voglio che olezzi qui... intorno, intorno spandi. SUZUKI Seminiamo intorno april. BUTTERFLY Seminiamo intorno april. Il suo sedil s'inghirlandi, SUZUKI Gigli, rose spandi, BUTTERFLY ...di convolvi s'inghirlandi. BUTTERFLY, SUZUKI (gettando fiori mentre colla persona seguono il ritmo con un blando ondeggiare di danza) Gettiamo a mani piene mammole e tuberose, corolle di verbene, petali d'ogni fior! Corolle di verbene, petali d'ogni fior! (Suzuki dispone due lampade vicino alla toeletta dove si accoscia Butterfly.) BUTTERFLY (a Suzuki) Or vienmi ad adornar. No! pria portami il bimbo. (Suzuki va nella stanza a sinistra e porta il bambino che fa sedere vicino a Butterfly, mentre questa si guarda in un piccolo specchio a mano e dice tristemente:) non son più quella! Troppi sospiri la bocca mandò, e l'occhio riguardò nel lontan troppo fiso. (a Suzuki) Dammi sul viso un tocco di carminio (prende un pennello e mette del rosso sulle guance del suo bimbo) ed anche a te, piccino, perché la veglia non ti faccia vote per pallore le gote. SUZUKI (invitandola a stare tranquilla) Non vi movete, che v'ho a ravviare i capelli. BUTTERFLY (sorridendo a questo pensiero) Che ne diranno! E lo zio Bonzo? (con una punta di stizza) già del mio danno tutti contenti! (sorridente) E Yamadori coi suoi languori! Beffati, scornati, beffati, spennati gli ingrati! SUZUKI (ha terminato la toeletta) È fatto. BUTTERFLY (a Suzuki) L'obi che vestii da sposa. Quà' ch'io lo vesta. (Mentre Butterfly indossa la veste, Suzuki mette l'altra al bambino) BUTTERFLY Vo' che mi veda indosso il vel del primo dì! (a Suzuki, che ha finito d'abbigliare il bambino) E un papavero rosso nei capelli. (Suzuki punta il fiore nei capelli di Butterfly,) Così. (con grazia infantile fa cenno a Suzuki di chiudere lo shosi.) Nello shosi or farem tre forellini per riguardar, e starem zitti come topolini ad aspettar... (Scende sempre più la notte. Suzuki chiude lo shosi nel fondo. Butterfly conduce il bambino presso lo shosi e fa tre fori nello shosi: uno alto per sè, uno più basso per Suzuki ed il terzo ancor più basso pel bimbo, che fa sedere su di un cuscino, accennandogli di guardare attento fuori del foro preparatogli. Suzuki dopo aver portato le due lampade vinico alle shosi, si accoscia e spia essa pure all'esterno. Butterfly si pone innanzi al foro più alto e spiando da esso rimane immobile, rigida come una statua; il bimbo, che sta fra la madre e Suzuki, guarda fuori curiosamente. È notte; i raggi lunari illuminano dall'esterno lo shosi. Il bimbo si addormenta, rovesciandosi all'indietro, disteso sul cuscino e Suzuki si addormenta pure, rimandando accosciata: solo Butterfly rimane sempre ritta ed immobile. Da lontano si sentono le che cantano a bocca chiusa. Cala lentamente il sipario.) |
ACTO SEGUNDO
(Una habitación en casa de Butterfly)
(Se alza el telón)
(la habitación está en semipenumbra.
Suzuki está rezando agazapada
frente a una estatua de Buda; de
vez en cuando toca la campanilla
de la oración. Butterfly está tumbada
en el suelo, con la cabeza entre las
manos)
SUZUKI
(rezando)
Izaghi e Izanami,
sarundasico y Kami...
(Interrumpiéndose)
¡Oh, mi cabeza!
(toca la campanilla para llamar
la atención de los dioses)
Y tu, Ten-Sjoo-Daj,
(Con voz llorosa, mira a Butterfly)
haced que Butterfly no llore más,
nunca mas, ¡nunca más!
BUTTERFLY
(sin moverse)
Son perezosos y obesos
los dioses japoneses.
Estoy segura de que
el Dios americano responde
más prestamente a quien lo implora.
Pero me temo que ignora
que vivimos en esta casa.
(Permanece pensativa)
(Suzuki se levanta y abre el panel
del fondo hacia el jardín.)
Suzuki, ¿está lejos la miseria?
(Suzuki se dirige a un pequeño armario y
busca monedas)
SUZUKI
(Enseña a Butterfly unas pocas
monedas.)
Éste es el ultimo dinero que queda.
BUTTERFLY
¿Sólo éste? ¡Oh, demasiados gastos!
(Suzuki deja otra vez el dinero en el
armario y cierra el cajón)
SUZUKI
(suspirando.)
Si él no regresa y pronto,
estaremos en apuros.
BUTTERFLY
(levantándose)
Pero volverá.
SUZUKI
(sacudiendo la cabeza)
¡Volverá!
BUTTERFLY
(irritada, acercándose a Suzuki)
¿Por qué se preocupa de que el cónsul
se haga cargo del alquiler?
¡vamos, responde!
(Suzuki calla)
(siempre insistiendo)
¿Por qué tuvo tanto cuidado
en proveer la casa de cerraduras
si no pensaba volver jamás?
SUZUKI
No lo sé.
BUTTERFLY
(un poco irritada y maravillada
de tanta ignorancia)
¿No lo sabes?
(Volviendo a calmarse y con
confiado orgullo)
Pues yo te lo diré:
para mantener fuera a los mosquitos,
a los parientes y a las penas,
y para guardar celosamente
a su esposa.
A su esposa que soy yo ¡Butterfly!
SUZUKI
(poco convencida)
Pero nunca se ha oído decir
que un marido extranjero
haya vuelto a su nido.
BUTTERFLY
(Indignada, coge a Suzuki)
¡Ah, cállate o te mato!
(Insistiendo para persuadir a Suzuki)
Aquella última mañana le pregunté:
"¿Regresaréis, señor?"
Y él, con el corazón dolorido,
para ocultarme su pena
respondió sonriendo:
"Oh, Butterfly, pequeña mujercita,
volveré con las rosas
en la estación serena
en la que los petirrojos
hacen sus nidos."
(Calmada y convencida se tumba)
Volverá.
SUZUKI
(con incredulidad)
Esperémoslo.
BUTTERFLY
(insistiendo)
Repítelo conmigo: ¡volverá!
SUZUKI
(para complacerla lo repite)
Volverá...
(Suzuki comienza a sollozar.)
BUTTERFLY
(sorprendida)
¿Lloras? ¿Por qué? ¿Por qué?
¡Ah, te falta fe...!
(Confiada y sonriente)
¡Escucha!
(Representa la escena del retorno
de su marido como si estuviera
teniendo lugar.)
Un hermoso día veremos alzarse
un hilo de humo en el horizonte.
Y entonces aparecerá la nave.
Luego, esa nave blanca entrará
en el puerto, atronando con su saludo.
¿Lo ves? ¡Ya ha llegado!
Yo no bajo a encontrarme con él.
Me pongo allí, en lo alto de la colina,
y espero, espero largo tiempo
y no me pesa la larga espera.
Y saliendo de entre la multitud
un hombre, un punto pequeño
se destaca por la colina.
¿Quién será? Y cuando llegue,
¿qué dirá? ¿qué dirá?
Llamará a Butterfly desde lejos.
Y yo, sin dar respuesta,
estaré allí escondida,
un poco para inquietarlo,
y un poco para no morir
al primer encuentro, y él,
con alguna inquietud, llamará, llamará:
"Pequeña mujercita, olor de verbena",
los nombres que me daba
cuando volvía a casa.
(a Suzuki) Todo esto ocurrirá, te lo aseguro. Guárdate tu miedo, yo con firmeza le espero. (Butterfly despide a Suzuki y la mira tristemente mientras se aleja y sale por la puerta de la izquierda. Goro y Sharpless aparecen en el jardín. Goro, mira hacia el interior de la habitación y ve a Butterfly. Y le dice a Sharpless que lo siga) GORO Está aquí. Pase. (Goro desaparece en el jardín.) SHARPLESS (Sharpless mira hacia el interior y golpea discretamente en la pared.) Le ruego me perdone... (Sharpless divisa a Butterfly, la cual viendo entrar a alguien se ha movido) Madama Butterfly... BUTTERFLY (sin volverse, pero corrigiendo) ¡Madama Pinkerton! por favor. (Volviéndose, Butterfly ve a Sharpless y palmea con felicidad.) ¡Oh! (Suzuki entra y prepara una mesa con tabaco, pipas y cerillas.) (Con alegría) ¡Oh, mi señor cónsul, señor cónsul! SHARPLESS (sorprendido) ¿Me reconocéis? BUTTERFLY (Haciendo los honores de la casa) ¡Bienvenido a una casa americana! SHARPLESS Gracias. (Ella invita al cónsul a sentarse junto a la mesa. Él se recuesta en un almohadón. Butterfly se sienta frente a él y le sonríe ocultándose con su abanico, turbándole. A continuación le pregunta con infinita gracia:) BUTTERFLY Sus abuelos y antepasados, ¿están bien? SHARPLESS (sonríe agradecido) Eso espero. BUTTERFLY (indica a Suzuki que prepare una pipa) ¿Fuma usted? SHARPLESS Gracias. (Presuroso en mostrar el motivo de su visita saca una carta del bolsillo.) Tengo... BUTTERFLY (interrumpiéndole, sin darse cuenta de la carta) Señor, veo el cielo azul. (Butterfly coge la pipa preparada por Suzuki, da una bocanada y se la ofrece al cónsul.) SHARPLESS (rechazándola) Gracias, no. (Intenta retomar el discurso) Tengo... BUTTERFLY (poniéndola sobre la mesa e insistiendo en el tema con interés) ¿Prefiere quizá unos cigarrillos americanos? (Ella le ofrece unos cigarrillos) SHARPLESS (Él acepta uno) Gracias. (Intenta continuar el discurso) Debo mostrarle... (Se levanta) BUTTERFLY (ofreciéndole fuego) Con permiso. SHARPLESS (enciende el cigarrillo y lo deja rápidamente mostrando la carta a Butterfly.) Me ha escrito Benjamín Franklin Pinkerton... BUTTERFLY (con gran excitación) ¿De verdad? ¿Está bien de salud? SHARPLESS Perfectamente. BUTTERFLY (levantándose) Soy la mujer más feliz del Japón. (Suzuki está preparando el té) ¿Puedo hacerle una pregunta? SHARPLESS Por supuesto... BUTTERFLY (vuelve a sentarse) En América ¿cuándo hacen el nido los petirrojos? SHARPLESS (asombrado) ¿Cómo dice? BUTTERFLY Sí, ¿antes o después que aquí? SHARPLESS ¿Por qué lo pregunta? (Goro que merodeaba por el jardín se acerca a la terraza y sin ser visto escucha a Butterfly.) BUTTERFLY Mi marido me prometió volver en la estación en que el petirrojo hace su nido. Aquí ya lo ha hecho tres veces, pero podría ser que allí tenga por costumbre anidar con menos frecuencia. (Se oye reír o Goro.) (Volviéndose) ¿Quién se ríe? (Viendo a Goro) ¡Oh, es el casamentero! (en voz baja a Sharpless) Un hombre malo. GORO (acercándose obsequiosamente) Me alegro... BUTTERFLY ¡Silencio! (Goro se inclina otra vez y vuelve al jardín.) (a Sharpless) El osó...No... (Cambiando de idea) Responda primero a mi pregunta. SHARPLESS (Turbado) Lo siento mucho, pero lo ignoro... No he estudiado ornitología. BUTTERFLY Orni... SHARPLESS ...tología. BUTTERFLY En resumen, que no lo sabe usted. SHARPLESS (intenta volver al objeto de su visita) No. Decíamos... BUTTERFLY (Butterfly le interrumpe) ¡Ah, sí! Goro, apenas F.B. Pinkerton hubo zarpado, me asedió, con charlas y con regalos, para darme ora un marido, ora otro. Y ahora me promete tesoros para que acepte a un idiota... GORO (Goro vuelve a entrar y, volviéndose hacia Sharpless, intenta justificarse.) El rico Yamadori. Ella es pobre como una rata. Sus parientes han renegado de ella. (Afuera se oye acercarse al príncipe Yamadori, riendo en su palanquín rodeado de sirvientes. Butterfly lo ve y se lo muestra a Sharpless.) BUTTERFLY (A Sharpless) Ahí está. ¡Atención!. (Goro, apoyado sobre una rodilla, recibe a Yamadori, que desciende de su palanquín y saluda al cónsul y a Butterfly. Se sienta en la terraza respetuosamente y se gira hacia Butterfly.) BUTTERFLY (A Yamadori) Yamadori, ¿aún no os han desengañado las penas del amor? ¿Os cortaréis las venas si os niego un beso? YAMADORI Entre las cosas más molestas figuran los suspiros inútiles. BUTTERFLY (con graciosa malicia) Habéis abandonado a tantas mujeres, que debéis estar acostumbrado a ello. YAMADORI Me casé con todas ellas y el divorcio me ha liberado. BUTTERFLY Muy halagador. YAMADORI Pero a vos os juraría fidelidad eterna. SHARPLESS (suspirando al mismo tiempo que pone la carta en su bolsillo) Me temo que no lograré transmitir el mensaje. GORO (señalando a Yamadori) Villas, criados, oro y en Omara, un palacio principesco. BUTTERFLY (con seriedad) Yo ya estoy sujeta a un vínculo... GORO, YAMADORI (a Sharpless) Todavía se cree casada. BUTTERFLY (levantándose de repente) No es que lo crea: lo estoy, ¡lo estoy! GORO Pero la ley... BUTTERFLY ¡Yo la ignoro! GORO ....por lo que a la esposa respecta, equiparó el abandono al divorcio... BUTTERFLY La ley japonesa puede... pero no la de mi país. GORO ¿Qué país? BUTTERFLY Los Estados Unidos. SHARPLESS (Para sí) ¡Oh, infeliz! BUTTERFLY Ya se sabe que aquí, abrir la puerta y echar a la mujer, es el modo más rápido de divorciarse. Pero en América eso no puede hacerse. (A Sharpless) ¿No es verdad? SHARPLESS (embarazosamente) Es verdad. Pero.... BUTTERFLY (interrumpiendole y girándose triunfante hacia Goro y Yamadori) Allí un buen juez serio y recto, le dice al marido: "¿Usted quiere marcharse? Oigamos el por qué" "Estoy cansado de la vida conyugal." Y el magistrado responde: (Cómicamente) "¡Ah, sinvergüenza, rápido, a la cárcel!" (Para cambiar de tema dice a Suzuki) ¡Suzuki, el té! (Butterfly se acerca a Suzuki que está preparando el té, y lo trae.) YAMADORI (aparte a Sharpless) ¿Ha oído? SHARPLESS (en voz baja) Me entristece una ceguera semejante. GORO (aparte a Sharpless y a Yamadori) El barco de Pinkerton no tardará en llegar. YAMADORI (desesperado) Cuando ella lo vuelva a ver... SHARPLESS (aparte a Yamadori y a Goro) Él no quiere verla. Precisamente yo he venido para desengañarla... (Se detiene un momento al ver a Butterfly, seguida de Suzuki, que se acerca con el té.) BUTTERFLY (sirviendo el té a Sharpless) Si vuestra gracia me lo permite. (Ella abre su abanico y, sonriendo tras él, señala a los otros dos.) ¡Qué personas tan pesadas! (Yamadori se levanta para irse) YAMADORI (suspirando) Adiós. Os dejo con el corazón lleno de dolor: pero sigo esperando... BUTTERFLY Es usted muy dueño. YAMADORI (Volviéndose hacia Butterfly al mismo tiempo que se va) ¡Ah, si quisierais!.... BUTTERFLY Lo malo es que no quiero... (Yamadori, despidiéndose de Sharpless, se va seguido por sus sirvientes y Goro. Butterfly continúa sonriendo detrás de su abanico. Sharpless se sienta en un taburete, con un aire serio y pide a Butterfly respetuosamente, que se siente a su lado. Una vez más saca la carta de su bolsillo, conmovido.) SHARPLESS Bueno, veamos. ¡Siéntese aquí! (Mostrando la carta) ¿Quiere leer conmigo esta carta? BUTTERFLY (quitándole la carta) ¡Démela! (besándola) Sobre la boca, (estrechándola contra su corazón) sobre el corazón... (A Sharpless con gentileza) Sois el mejor hombre del mundo. (Le devuelve la carta, acomodándose para escuchar con toda su atención) Empiece. SHARPLESS (leyendo) "Amigo, buscará usted a esa hermosa flor de muchacha..." BUTTERFLY (incapaz de contenerse) ¿Dice realmente eso? SHARPLESS (con seriedad) Sí, eso dice. Pero si a cada momento... BUTTERFLY (tranquilizándose, vuele a escuchar) Callo, callo. No diré nada más. SHARPLESS "Desde esa época feliz han pasado ya tres años..." BUTTERFLY (interrumpe la lectura) ¡Él también los ha contado! SHARPLESS (reanudando) "...y tal vez Butterfly ya no me recuerde." BUTTERFLY (sorprendida, volviéndose a Suzuki) ¿Que no le recuerdo? ¡Suzuki, díselo tú! (Repite escandalizada las palabras de la carta) "Ya no me recuerde" (Suzuki sale por la puerta izquierda llevándose el té) SHARPLESS (aparte) ¡Paciencia! (continúa leyendo) "Si todavía me quiere, si me espera...." BUTTERFLY (cogiendo la carta de la mano de Sharpless exclama con ternura) ¡Oh, qué dulces palabras! (besando la carta) ¡Bendita seas! SHARPLESS (retoma la lectura de la carta sin inmutarse, pero con voz temblorosa por la emoción) "Me pongo en sus manos, para que, con mucho cuidado y delicadeza, la prepare.... BUTTERFLY (excitada, pero contenta) Regresa... SHARPLESS ... para el golpe." BUTTERFLY (dando palmados de felicidad) ¿Cuándo? ¡Pronto! ¡Pronto! SHARPLESS (suspirando) Está bien (guardando la carta en el bolsillo) (Para sí) será mejor acabar ya... (Molesto) ¡Ese diablo de Pinkerton! (levantándose y mirando seriamente a Butterfly) Y bien, ¿qué haría usted, Madama Butterfly, si él decidiese no regresar nunca más? (Butterfly se levanta como si hubiese sido golpeada: entonces con la cabeza inclinada pregunta, con infantil sumisión, tartamudeando.) BUTTERFLY Podría hacer dos cosas: volver a divertir a la gente con mis canciones... o bien, mejor, morir. (Sharpless profundamente conmovido se acerca, muy nervioso, a Butterfly y con dulzura toma sus manos.) SHARPLESS No sabe usted lo que me cuesta destruir todas sus ilusiones. Acepte usted la oferta de ese rico Yamadori. BUTTERFLY (Apartando sus manos y con la voz rota) ¡Usted! ¡Usted, señor, me dice esto! ¿Usted? SHARPLESS (incómodo) ¡Dios Santo! ¿Y qué hago ahora? BUTTERFLY (da unas palmadas y Suzuki acude) ¡Ven aquí Suzuki, deprisa, deprisa! Su gracia se marcha. (Suzuki entra apresuradamente.) SHARPLESS (preparándose para irse) ¿Me echa usted? BUTTERFLY (arrepentida por lo que ha dicho se acerca a Sharpless) Se lo ruego, no insista. (Ordena a Suzuki que se vaya) SHARPLESS (excusándose) He sido brutal, no lo niego. BUTTERFLY (llevándose la mano dolorosamente al corazón) ¡Oh, me ha hecho daño, mucho daño, mucho, mucho! (Butterfly se tambalea; Sharpless la sostiene pero ella se recupera) No es nada, nada. He creído morir, pero pasará enseguida, como pasan las nubes sobre el mar. (Tomando una resolución) Ah, ¿Así que me ha olvidado? (Ella corre hacia la habitación de la izquierda. Cuando vuelve trae triunfalmente a un niño sobre su hombro y se lo muestra a Sharpless) (Con entusiasmo) ¿Y esto? ¿Y esto? ¿Podrá olvidar esto también? (Pone al niño en el suelo manteniéndolo junto a ella.) SHARPLESS (con emoción) ¿Es suyo? BUTTERFLY (señalando con dulzura y un poco agitada) ¿Quién ha visto jamás en el Japón un niño que tenga los ojos azules? ¿Y esos labios? ¿Y esos rizos de oro puro? SHARPLESS (cada vez más conmovido) Es evidente. Y Pinkerton, ¿lo sabe? BUTTERFLY No. no. (Con pasión) Nació cuando él estaba en aquel gran país suyo. ¡Pero usted (Acariciando al niño) le escribirá para decirle que aquí le espera un hijo sin par! ¡Y ya me dirá usted si no se dará prisa en venir por tierra y por mar! (Sienta al niño en un almohadón y se arrodilla a su lado.) (Besa con ternura al niño) ¿Sabes qué se atrevió a pensar (al niño señalando a Sharpless) ese señor? (Cogiendo al niño en brazos) Que tu madre tendrá que cogerte en brazos y correr a la ciudad bajo la lluvia y el viento para ganar tu pan y tu ropa. Y a la gente sin piedad le extenderá la mano, gritando: escuchen, escuchen mi triste canción. Hacedle caridad a una madre infeliz ¡tened piedad de ella! (se levanta; el niño permanece en su almohadón jugando con un muñeco.) ¡Y Butterfly, terrible destino, bailará para ti! Y como ya lo hizo antaño... (Levanta de nuevo al niño y con las manos levantadas lo hace implorar) ¡la geisha cantará! Y la canción festiva y alegre acabará en un sollozo. (Arrodillándose ante Sharpless.) ¡Ah, no, eso jamás! ¡Ese oficio conduce al deshonor! ¡Antes muerta, muerta! ¡Nunca más danzar! Antes pondré fin a mi vida. ¡Ah, muerta! (Cae al suelo al lado del niño besándolo apasionadamente con gesto compulsivo.) SHARPLESS (para sí) (Incapaz de contener sus lágrimas) ¡Cuánta piedad me inspira! (Venciendo su emoción, a Butterfly) Debo marcharme. ¿Me perdona usted? (Butterfly gentilmente tiende la mano a Sharpless que la aprieta efusivamente) BUTTERFLY (Volviéndose al niño, toma su mano y se la da a Sharpless.) Vamos, dale la mano. SHARPLESS ¡Que hermosos cabellos rubios! (besando al niño) Querido, ¿como te llamas? BUTTERFLY (al niño, con gracia infantil) Responde: hoy mi nombre es "Dolor". Pero decidle a papá, cuando le escribáis, que el día de su regreso, (Levantándose) mi nombre será "Alegría", "Alegría". SHARPLESS Tu padre lo sabrá, te lo prometo. (Hace un saludo a Butterfly y se va apresuradamente) SUZUKI (gritando fuera de escena) ¡Víbora! ¡Sapo maldito! (Suzuki entra sujetando a Goro que intenta escapar.) (Grito agudo de Goro) BUTTERFLY (a Suzuki) ¿Que sucede? SUZUKI ¡Nos ronda alrededor este vampiro! Y esparce a los cuatro vientos que ¡nadie sabe quien es el padre del niño! (Suelta a Goro) GORO (protestando con temor) Yo sólo... he dicho.... que allí en América, (Acercándose al niño y señalándolo) cuando un niño nace maldito... (Butterfly, instintivamente, se pone delante del niño) ¡Es rechazado por todos! (Con un grito, Butterfly corre hacia el relicario y coge la daga que cuelga de él.) BUTTERFLY (con voz desgarrada) ¡Ah, mientes, mientes, mientes! ¡Ah, mientes! (Butterfly sujeta a Goro; él cae; ella le amenaza con la daga y él grita con fuerza, desesperado.) ¡Repítelo y te mato! SUZUKI ¡No! (Suzuki interviene pero asustada coge al niño y lo lleva a la otra habitación.) BUTTERFLY (empuja a Goro con el pie) ¡Vete de aquí! (Goro se va. Butterfly permanece inmóvil un momento; luego volviendo en sí, devuelve la daga a su sitio.) (Volviendo conmovida el pensamiento al niño) Ya verás, pequeño amor mío, mi pena y mi consuelo, mi pequeño amor, ya verás como tu vengador (Exaltándose) nos llevará lejos, muy lejos, nos llevara, a su tierra lejana. (Se oye un cañonazo.) SUZUKI ¡El cañón del puerto! (Butterfly y Suzuki corren hacia la terraza) ¡Un barco de guerra!... BUTTERFLY Es blanco.... blanco... con la bandera americana .... Está maniobrando para echar el ancla. (Coge un catalejo de la mesa y corre a la terraza para mirar. Está temblando de excitación, dirige el catalejo hacia el puerto y le dice a Suzuki ) Sosténme la mano, para que pueda distinguir el nombre... ¡Ahí está: Abraham Lincoln! (Le da el catalejo a Suzuki y entra en la habitación llena de alegría.) ¡Todos han mentido! ¡Todos! Sólo yo lo sabia, sólo yo, que le amo. (a Suzuki) ¿Ves qué estúpidas eran tus dudas? ¡Ha llegado! Justo en el momento en que todos decían: llora y desespérate... ¡Triunfa mi amor! ¡Mi amor! Mi fidelidad ha triunfado: ¡él vuelve y me ama! (Jubilosa corre a la terraza. Dice a Suzuki que la ha seguido) Sacude esa rama del cerezo e inúndame de flores, quiero sumergir en esa lluvia olorosa mi frente ardiente. (Sollozando de ternura) SUZUKI (tratando de calmarla) Señora, tranquilizaos. Ese llanto... BUTTERFLY (entrando en la casa con Suzuki) ¡No, no! ¡Me río, me río! ¿Cuánto tendremos que esperarle? ¿Qué crees? ¿Una hora? SUZUKI Más tiempo. BUTTERFLY Quizá dos horas. (Dando vueltas por la habitación) Todo, que todo esté lleno de flores, como lo está de estrellas la noche. (indica a Suzuki que salga al jardín) ¡Ve a buscar flores! SUZUKI (desde la terraza) ¿Todas las flores que hay? BUTTERFLY (A Suzuki con alegría) ¡Todas las flores, todas, todas! De melocotonero, violetas, jazmines, todo lo que haya florecido en el césped o en los árboles. SUZUKI (desde el jardín al pie de la terraza) ¡El jardín quedará tan pelado como en invierno! (coge las flores del jardín) BUTTERFLY Quiero que aquí se huela el perfume de toda la primavera. SUZUKI (desde el jardín) ¡El jardín quedará tan pelado como en invierno! (aparece al pie de la terraza con un ramo de flores que da a Butterfly) Tomad, señora. BUTTERFLY (tomando las flores) ¡Coge más! (Butterfly pone las flores en jarrones mientras Suzuki vuelve al jardín.) SUZUKI (desde el jardín) Frecuentemente veníais a este seto para mirar a lo lejos, llorando ante la desierta inmensidad. BUTTERFLY Ya llegó el que yo esperaba; ya nada más le pido al mar; le di mi llanto a la tierra, y ella me da sus flores. SUZUKI (Aparece de nuevo en la terraza con las manos llenas de flores) Ya está desnudo el huerto. BUTTERFLY ¿Ya está desnudo? ¡Ven, ayúdame! SUZUKI Pongamos rosas en el umbral. (ponen flores por todas partes) AMBAS Quiero que toda la primavera se pueda oler aquí. Sembremos de abril todo el contorno. SUZUKI Toda la primavera, toda, toda. ¿Lirios? ¿Violetas? BUTTERFLY (tirando flores) Quiero que toda la primavera se pueda oler aquí.... Espárcelas, espárcelas a tu derredor. SUZUKI Sembremos de abril todo el contorno. BUTTERFLY Sembremos de abril todo el contorno. Que se engalane su asiento... SUZUKI Esparce lirios y rosas. BUTTERFLY ....con guirnaldas de enredadera. BUTTERFLY, SUZUKI (arrojan flores, mientras se mueven siguiendo el ritmo con un suave ondear de danza) ¡Echemos a manos llenas violetas y nardos, corolas de verbena y pétalos de toda clase de flores! ¡Corolas de verbena y pétalos de toda clase de flores! (Butterfly se sienta en su tocador, y Suzuki le acerca dos lámparas.) BUTTERFLY (a Suzuki) Ahora ven a arreglarme. ¡No, primero tráeme al niño! (Suzuki va a la habitación de la izquierda y trae al niño, sentándolo cerca de Butterfly, mientras se mira tristemente en el espejo y dice) ¡Ya no soy la misma! Demasiados suspiros ha exhalado esa boca... y mis ojos han estado mirando demasiado fijamente a lo lejos. (A Suzuki) Ponme en la cara un toque de carmín, (Coge un pincel y pone un poco de carmín en las mejillas de su niño) y también a ti, pequeño, para que el estar en vela no te deje las mejillas pálidas SUZUKI (Invitándola a tranquilizarse) No os mováis, que voy a arreglaros el pelo. BUTTERFLY (sonriendo) ¿Y qué dirán ahora? ¿Y el tío bonzo? (Con un poco de malicia) ¡Tan contentos como estaban de mi desgracia! (Sonriendo) ¿Y ese Yamadori con sus languideces? ¡Burlados, abochornados, esos ingratos sinvergüenzas! SUZUKI (terminando de arreglarla) Ya he terminado. BUTTERFLY (A Suzuki) El cinturón nupcial. Tráelo para que me lo ponga. (Mientras Butterfly se pone el vestido, Suzuki le pone otro al niño) BUTTERFLY Quiero que me vea con el velo del primer día. (A Suzuki que ha acabado de vestir al niño) Y una amapola roja en el pelo Así. (Suzuki pone una flor en el cabello de Butterfly.) Así (Con gracia infantil hace que Suzuki cierre el shosi) En el shosi haremos tres agujeritos para mirar, y estaremos callados, como ratoncitos esperando... (Cae la noche. Suzuki cierra el panel de detrás. Butterfly lleva al niño hasta la mampara y comienza a hacer tres agujeros uno para ella, otro para Suzuki y el más bajo para el niño. Hecho esto se sienta en un almohadón mirando cuidadosamente desde su mirilla. Suzuki trae las dos lámparas; después se agacha y mira hacia afuera. Mientras Butterfly permanece inmóvil como una estatua mirando por la mirilla, el niño, que está entre Suzuki y su madre, mira curiosamente. Es de noche. La luz de la luna resplandece a través del panel de papel. Un rayo de luna ilumina la parte externa del panel. El niño y Suzuki se quedan dormidos. Sólo Butterfly se mantiene despierta, observando inmóvil. Se oye a lo lejos unas voces que cantan a boca cerrada. Cae lentamente el telón) |