La Sonámbula |
Ópera en dos actos con música de Vicenzo Bellini (Catania, Sicilia, 1801- Puteaux, París, 1835) y libreto de Felici Romani, basado en un argumento de Eugène Scribe para un ballet-pantomima de Jean-Pierre Aumer "La Somnambule ou l'Arrivée d'un nouveau seigneur" con música de Ferdinand Hérold para la Ópera de París en 1827. La ópera se estrenó en el Teatro Carcano de Milán el 6 de marzo de 1831. Obtuvo un gran éxito que logró eclipsar el que había alcanzado su más inmediato rival, Donizetti, con el estreno, unos meses antes, de Ana Bolena. Es una ópera semiseria, con tintes de tragedia, pero con final feliz y que debe incluir algún personaje bufo. Aunque Bellini poseía escasa capacidad para lo cómico y a lo máximo que llega el personaje del conde es a ser un poco fantasioso. En un principio estaba previsto que Amina fuera hija del conde, lo que justificaría, finalmente, su boda con el rico Elvino, pero finalmente se desechó este final. |
Personajes | ||
AMINA ELVINO LISA CONDE RODOLFO TERESA ALESSIO NOTARIO |
Joven huérfana, sonámbula Joven rico, enamorado de Amina Posadera, enamorada de Elvino Noble del castillo cercano Molinera, madre adoptiva de Amina Campesino, enamorado de Lisa Papel de poca importancia |
Soprano Tenor Soprano Bajo Mezzosoprano Tenor Tenor |
La acción se desarrolla en un pueblo de Suiza, durante el siglo XVIII. |
ATTO PRIMO (La scena è in un villaggio della Svizzera.) Scena Prima. (In fondo al teatro si scorge il mulino di Teresa: un torrente ne fa girare la ruota. A sinistra l'osteria. Una banda in lontananza e voci degli abitanti del villaggio, che vengono a festeggiare gli sponsali dell'Amina). CONTADINI (interno) Viva! Viva! Viva! viva Amina! La la la... ecc Evviva, evviva Amina! Evviva, evviva Amina, evviva ancor! (Esce Lisa dall'Osteria, indi Alessio dai colli.) LISA Tutto è gioia, tutto è festa... Sol per me non v'ha contento, E per colmo di tormento Son costretta a simular. O beltade a me funesta, Che m'involi il mio tesoro, Mentre io soffro, mentre moro, Pur ti deggio accarezzar! CONTADINI Viva Amina! Viva ancor! LISA Tutto è festa... Sol per me ah! non v'ha... Tutto è gioia, tutto è festa, ecc. (Scendono dalle colline Villani e Villanelle tutti vestiti da festa, con strumenti villerecci e canestri di fiori. Con essi scende Alessio) CONTADINI Viva Amina!... La la la... ecc. ALESSIO Lisa! Lisa!... LISA (per partire) Oh l'importuno! ALESSIO Ah! tu mi fuggi!... LISA Fuggo ognuno. ALESSIO Ah! non sempre, o bricconcella... LISA Oh l'importuno! ALESSIO Ah! non sempre, o bricconcella, Fuggirai da me così. Per te pure, o Lisa bella, Giungerà di nozze il dì. (collegando la sua voce a a quella dei contadini.) Viva Amina! viva ancor! LISA (contrariata vedendo che Alessio è collegato ai acclamazioni. Fra sè) Anch'esso! Oh dispetto! ALESSIO, CONTADINI Sì, viva ancor! Sì, viva ancor! LISA (fra sè) Oh dispetto! ALESSIO (allineando ai villageois dinanzi al mulino) Qui schierati... più d'appresso... LISA (A parte) Ah! la rabbia mi divora!... CONTADINI La canzone preparata Intonar di qui si può. LISA (A parte) Ogni speme è a me troncata: La rivale trionfò. CONTADINI In Elvezia non v'ha rosa Fresca e cara al par d'Amina: È una stella mattutina, Tutta luce, tutta amor. Ma pudica, ma ritrosa, Quanto è vaga, quanto è bella: È innocente tortorella, È l'emblema del candor. Ah! Ah! ecc È innocente tortorella, ecc. Viva! LISA (A parte) Ah! per me sì lieti canti Destinati un dì credei: Crudo amor, che sian per lei Non ho cor di sopportar. ALESSIO (avvicinandosi a Lisa) Lisa mia, sì lieti canti Risuonar potran per noi, Se pietosa alfin tu vuoi Dare ascolto al mio pregar. CONTADINI Viva ancor! Viva ancor! Ê innocente tortorella, è l'emblema del candore Ah!... Te felice e avventurato Più d'un prence e d'un sovrano, Bel garzon, che la sua mano Sei pur giunto a meritar. Tal tesoro amor t'ha dato Di bellezza e di virtude Che quant'oro il mondo chiude, Che niun re potria comprar. Ah!.. È innocente ecc. Viva! (Amina esce dal mulino accompagnata da Teresa) AMINA Care compagne, e voi, Teneri amici, che alla gioia mia Tanta parte prendete, oh come dolci Scendon d'Amina al core I canti che v'inspira, ah! il vostro amore! CONTADINI Vivi felice! è questo il comun voto, o Amina. AMINA (A Teresa) A te, diletta, Tenera madre, che a sì lieto giorno Me orfanella serbasti, a te favelli questo, dal cor più che dal ciglio espresso, Dolce pianto di gioia, e quest'amplesso. (con tenero accento, agli altri) Compagne... teneri amici... Ah! madre... ah! qual gioia! Come per me sereno Oggi rinacque il dì! Come il terren fiorì come fiori più bello più bello e ameno! Mai di più lieto aspetto Natura non brillò: Amor la colorò amor del mio diletto, amor, amor la colorò amor, ah sì, del mio diletto, amor. CONTADINI Sempre, o felice Amina, Sempre per te così Infiori il cielo i dì Che ti destina. Sì, sempre, o felice Amina, ah! Sempre per te così. AMINA (abbraccia Teresa, e prendendole una mano, se l'avvicina al core) Sovra il sen la man mi posa, Palpitar, balzar lo senti: Egli è il cor che i suoi contenti Non ha forza a sostener.... CONTADINI Di tua sorte avventurosa ... AMINA ... ah, non ha forza a sostener, ah no, ah no, ah no, ah no... CONTADINI ... teco esulta il cor materno: il materno cor. AMINA ... a sostener. Sopra il sen la man mi posa, ecc. CONTADINI Di tua sorte avventurosa... AMINA Cari amici! Amata madre! CONTADINI ...teco esulta il cor materno: Non potea favor superno Riserbarlo a ugual piacer. ... no, no, nol potea a ugual piacer, no! AMINA Ah! Sopra il sen la man mi posa, ecc... CONTADINI Di tua sorte... AMINA ... ah, non ha forza a sostener, ecc. CONTADINI ... avventurosa, ecc. AMINA Sopra il sen, ecc. CONTADINI Di tua sorte avventurosa teco esulta il cor materno, ecc. ALESSIO Io più di tutti, o Amina, Teco mi rallegro. Io preparai la festa, Io feci la canzone; io radunai De' vicini villaggi i suonatori. AMINA E grata a' tuoi favori, Buon Alessio, son io. Fra poco io spero Ricambiarteli tutti, allor che sposo Tu di Lisa sarai, se, come è voce, Essa a farti felice ha il cor disposto. ALESSIO La senti, o Lisa? LISA No, non sarà sì tosto. ALESSIO Sei pur crudele! TERESA (A Lisa) E perché mai? LISA L'ignori? Schiva son io d'amori; Mia libertà mi piace. AMINA Ah! tu non sai quanta felicità riposta sia In un tenero amor. LISA Sovente amore ha soave principio e fine amaro. TERESA Vedi l'ipocrisia! CONTADINI Viene il Notaro. AMINA Il Notaro? Ed Elvino non è presente ancor? NOTARO (Entrando) Di pochi passi io lo precedo; in capo al bosco Io lo mirai da lungi. CONTADINI Eccolo . AMINA (Correndo ad Elvino chi entra) Caro Elvino! alfin tu giungi. ELVINO Perdona, o mia diletta, Il breve indugio. In questo dì solenne Ad implorar ne andai sui nostri nodi d'un angelo il favor: prostrato al marmo dell'estinta dell'estinta mia madre! oh! benedici La mia sposa! le dissi. Ella possiede tutte le tue virtudi; ella felice renda il tuo figlio qual rendesti il padre. Ah! lo spero, ben mio, m'udì la madre. AMINA Oh! fausto augurio! CONTADINI È van esso non fia. ELVINO Siate voi tutti, o amici, Al contratto presenti. (Il Notaro si dispone a stendere il contratto.) NOTARO Elvin, che rechi Alla tua sposa in dono? ELVINO I miei poderi, la mia casa, il mio nome, Ogni bene di cui son possessore. NOTARO E Amina?... AMINA Ho il cor soltanto. ELVINO Ah! tutto è il core! (Mentre la madre sottoscrive, e con essa i testimoni, Elvino presenta l'anello ad Amina.) Prendi: l'anel ti dono Che un dì recava all'ara L'alma beata e cara Che arride al nostro amor. Sacro ti sia tal dono Come fu sacro a lei; Sia de' tuoi voti e miei Fido custode ognor. CONTADINI Scritti... ELVINO Sposi or noi siamo. AMINA Sposi!... Oh! tenera parola! CONTADINI ...scritti nel ciel già sono... ELVINO Cara! nel sen ti posi (Le dà un mazzetto.) Questa gentil viola. AMINA Puro, innocente fiore! CONTADINI Già son scritti nel ciel, Come nel vostro cor, ecc. Sì ELVINO ... ei mi rammenti a te. AMINA Ah! non ne ha d'uopo il core. ELVINO ... ei mi rammenti a te. ecc. CONTADINI ... scritti in ciel, come nel vostro cor, sì. AMINA ED ELVINO Caro/a! Dal dì che univa I nostri cori un Dio, Con te rimase il mio, Il tuo con me restò. CONTADINI Scritti in ciel già sono,, come nel vostro cor, sì. AMINA Ah! vorrei trovar parole A spiegar com'io t'adoro! Ma la voce, o mio tesoro, Non risponde al mio pensier, ah no. ELVINO Tutto, ah! tutto in quest'istante Parla a me del foco ond'ardi: Io lo leggo ne' tuoi sguardi, Nel tuo riso lusinghier! L'alma mia nel tuo sembiante Vede appien la tua scolpita, E a lei vola, è in lei rapita Di dolcezza e di piacer! Tutto, ah! tutto in quest'istante... ecc. TERESA, ALESSIO E CONTADINI Ah! così negli occhi vostri Core a core... AMINA Ah! mio ben! Spiegar nol so. ELVINO Tu m'adori? CONTADINI ... ognor si mostri: Legga ognor qual legge adesso L'un nell'altro un sol pensier. Ecc ELVINO Dunque m'adori? AMINA Ah! la mia voce... ELVINO Mio caro bene!... AMINA Ah non risponde al mio pensier. Ah! vorrei trovar parola, ecc . ELVINO Tutto, ah, tutto in quest’istante, ecc CONTADINI Ah, così negli occhi vostri core a core... ELVINO Tu m'adori? AMINA Spiegar nol so! ELVINO Io leggo nel tuo vezzo lusinghier, ecc CONTADINI ... ognor si mostri, ecc. AMINA ED ELVINO Ah, sì! ELVINO Domani, appena aggiorni, Ci recheremo al tempio, e il nostro imene Sarà compiuto da più santo rito. (Odesi suon di sferza e calpestio di cavalli.) Qual rumore! CONTADINI (accorrendo) Cavalli! AMINA Un forestiero. (Entra Rodolfo accompagnato da due postiglioni) RODOLFO (dal fondo) Come noioso e lungo Il cammin mi sembrò! (S 'avanza.) Distanti ancora dal castel siam noi? LISA Tre miglia, e giunti non vi sarete fuor che a notte oscura, Tanto alpestre è la via. Fino a domani qui posar vi consiglio. RODOLFO E lo desìo. Avvi albergo al villaggio? LISA Eccovi il mio. RODOLFO (esaminando l'osteria) Quello? CONTADINI Quello. RODOLFO Ah! lo conosco. LISA Voi, signor? TUTTI Costui chi fia? RODOLFO (Tranne Rodolfo, fra di loro) Il mulino... il fonte... il bosco... E vicin la fattoria!... (À parte) Vi ravviso, o luoghi ameni, In cui lieti, in cui sereni Sì tranquillo i dì passai Della prima gioventù! Cari luoghi, io vi trovai, (rip) Ma quei dì non trovo più! Vi ravviso, o luoghi ameni, ecc CONTADINI (Fra di loro) Del villaggio è conscio assai: Quando mai costui vi fu? Quando mai? RODOLFO Ma fra voi, se non m'inganno, Oggi ha luogo alcuna festa. CONTADINI Fauste nozze qui si fanno. RODOLFO E la sposa? è quella? (accennando Lisa) CONTADINI (additando Amina) È questa. RODOLFO È gentil, leggiadra molto... Ch'io ti miri. Oh!... il vago volto!... Tu non sai con quei begli occhi Come dolce il cor mi tocchi, Qual richiami ai pensier miei Adorabile beltà. Era dessa, qual tu sei, Sul mattino dell'età. LISA (A parte) Ella sola è vagheggiata! ELVINO (A parte) Da quei detti è lusingata! RODOLFO (fra sé) Era dessa!... sul mattino... dell'età!... (ad Amina) Ch'io ti miri! CONTADINI Son cortesi, son galanti Gli abitanti di città. RODOLFO Ah qual volto! Tu non sai ecc. LISA (a parte) Ella sola è vagheggiata, ecc. TERESA Son cortesi, son galante, ecc. ELVINO Da quei detti è lusingata, ecc. RODOLFO Era dessa, qual tu sei, ecc. ELVINO Contezza del paese avete voi, signor? RODOLFO Vi fui da giovinetto Col signor del castello. TERESA Oh! il buon signore! È morto or son quattr'anni! RODOLFO E ne ho dolore! Egli mi amò qual figlio... TERESA Ed un figlio egli avea; ma dal castello Sparve il giovane un dì, né più novella N'ebbe l'afflitto padre. RODOLFO A' suoi congiunti nuova io ne reco e certa. Ei vive. LISA E quando alla terra natia farà ritorno? CONTADINI Ciascun lo brama. RODOLFO Lo vedrete un giorno. (Odesi il suono delle cornamuse che riducono gli armenti all'ovile.) TERESA Ma... il sol tramonta: è d'uopo Prepararsi a partir. AMINA, LISA, ELVINO E CONTADINI Partir?... Partir?... (Teresa fa che tutti a lei s'avvicinino.) TERESA (con gran mistero) Sapete che l'ora s'avvicina in cui si mostra il tremendo fantasma. CONTADINI E vero, è vero. RODOLFO Qual fantasma? TUTTI È un mistero, un oggetto d'orror! RODOLFO Follie! CONTADINI Che dite? Se sapeste, signor... RODOLFO Narrate. CONTADINI Udite. A fosco cielo, a notte bruna, Al fioco raggio d'incerta luna, Al cupo suono di tuon lontano Dal colle al pian un'ombra appar. In bianco avvolta lenzuol cadente, Col crin disciolto, con occhio ardente, Qual densa nebbia dal vento mossa, Avanza, ingrossa, immensa par. RODOLFO Ve la dipinge, ve la figura La vostra cieca credulità. AMINA E TERESA Ah! non è fola, non è paura... ... ciascun la vide: è verità. ELVINO In verità! CONTADINI Dovunque inoltra a passo lento, Silenzio regna che fa spavento; Non spira fiato, non move stelo; Quasi per gelo il rio si sta. I cani stessi accovacciati, Abbassan gli occhi, non han latrati. Sol tratto, tratto da valle fonda La Strige immonda urlando va. AMINA, LISA, TERESA, ELVINO È verità! RODOLFO Credulità. CONTADINI I cani stessi... . RODOLFO Vorrei vederla, LISA, TERESA, AMINA ELVINO Il ciel vi guardi! RODOLFO o tosto o tardi... AMINA, ELVINO Saria soverchia temerità, saria. RODOLFO ...Vorrei vederla, scoprir che fa. ecc. CONTADINI ... accovacciati, accovacciati, abbassan gli occhi, non han latrati. AMINA, LISA, TERESA, ELVINO Dal ricercarla il ciel vi guardi! Saria soverchia temerità. RODOLFO ... o tosto o tardi, ecc. CONTADINI Sol tratto, tratto da valle fonda la strige immonda urlando va, urlando va. RODOLFO ... scoprir che fa, ecc. TUTTI Vi guardi il ciel! ecc. RODOLFO Basta così. Ciascuno si attenga al suo parer. Verrà stagione che di siffatte larve Fia purgato il villaggio. TERESA Il ciel lo voglia! Questo, o signore, è universal desìo. RODOLFO Ma del viaggio mio riposarmi vorrei, se mel concede La mia bella albergatrice. TUTTI Buon riposo, signor... Notte felice. RODOLFO (Ad Amina) Addio, gentil fanciulla; Fino a domani addio... T'ami il tuo sposo Come amarti io saprei. ELVINO (con dispetto) Nessun mi vince In professarle amore... RODOLFO Felice te se ne possedi il core! (Parte con Lisa; il contadini si disperde, ad eccezione di Amina e Elvino) AMINA Elvino!... E me tu lasci Senza un tenero addio? ELVINO (con ironia) Dallo straniero ben tenero l'avesti. AMINA È ver: commosso in lasciarmi ei sembrò. Da quel sembiante ottimo cor traspare... ELVINO E cor d'amante. AMINA Parli tu il vero o scherzi?... (con voce tremante) Qual sorge dubbio in te? ELVINO T'infingi invano. Ei ti stringea la mano, Ei ti facea carezze... AMINA Ebben... ELVINO Discare non t'eran esse, e ad ogni sua parola s'incontravano i tuoi negli occhi suoi. AMINA (con pena) Ingrato! e dir mel puoi?... Occhi non ho né core fuor che per te. Non ti giurai mia fede? Non ho l'anello tuo? ELVINO (qualcosa svergognato ) Sì.. AMINA Non t'adoro? Il mio ben non sei tu? ELVINO Sì, ma... AMINA Prosegui... Saresti tu geloso? ELVINO Ah! sì, lo sono... AMINA Di chi? ELVINO Di tutti. AMINA Ingiusto cor! ELVINO Perdono! Son geloso del zefiro errante Che ti scherza col crine, col velo; Fin del sol che ti mira dal cielo, Fin del rivo che specchio ti fa. AMINA Son, mio bene, del zefiro amante, Perché ad esso il tuo nome confido; Amo il sol, perché teco il divido, Amo il rio, perché l'onda ti dà. Amo il sol, ecc ELVINO Ah! perdona all'amore il sospetto! AMINA Ah! per sempre.... ...Ah! per sempre sgombrarlo dei tu. ELVINO Sì, per sempre. AMINA E il prometti? ELVINO Il prometto. AMINA Mai più dubbi? ELVINO Mai più dubbi. AMINA Timori mai più? ELVINO Timori mai più. AMINA Ah! ELVINO Ah! Mio bene! AMINA Mio bene! AMINA ED ELVINO Ah!!! sì mio bene! Ah! costante nel tuo, nel mio seno Sia la fede (rip) che amore avvalora! E sembiante a mattino sereno Per noi sempre la vita sarà. Mio bene! E sembiante a sereno mattino per noi sempre la vita sarà, ecc. (Si allontanano.) AMINA (sempre con crescente tenerezza) Mio caro, addio! ELVINO Mia cara, addio! (Si avvicinano.) A me pensa. AMINA E tu ancora. AMINA ED ELVINO (abbracciandosi) Pur nel sonno il mio cor ti vedrà. ecc. Addio Pur nel sonno ecc Addio! Addio! (Partono .) Scena Seconda (Stanza nell'osteria. Di fronte una finestra: da un lato porta d'ingresso: dall'altro un gabinetto. Avvi un sofà, un tavolino e un letto grande ed ampio. Rodolfo è solo; Lisa entra poi) RODOLFO Davver, non mi dispiace D'essermi qui fermato: il luogo è ameno, l'aria eccellente, gli uomini cortesi, amabili le donne oltre ogni cosa. Quella giovine sposa È assai leggiadra... E quella ostessa? È un po' ritrosa, ma mi piace anch'essa. (Si bussa alla porta) Eccola: avanti, avanti, Mia bella albergatrice. LISA (Entrando) Ad informarmi Veniva io stessa se l'appartamento va a genio al signor Conte. RODOLFO Al signor Conte! (Fra sè) Diamine! son conosciuto! LISA Perdonate, Ma il Sindaco lo accerta, e a farvi festa Tutto il villaggio aduna. Io ringrazio fortuna Che a me prima di tutti ha conceduto Il favor di offrirvi il mio rispetto. RODOLFO Nelle belle mi piace un altro affetto. E tu sei bella, o Lisa, bella davvero... LISA Oh! il signor Conte scherza. RODOLFO No, non ischerzo: e questi furbi occhietti Quanti cori han sorpresi e ammaliati? LISA No, non conosco finora innamorati. RODOLFO Tu menti, o bricconcella. Io ne conosco... LISA (avvicinandosi) Ed è?... RODOLFO Se quel foss'io, che diresti, o carina? LISA Io... che direi?... Signor... nol crederei. In me non è beltà degna di tanto... Un merito ho soltanto: Quello di un cor sincero. RODOLFO E questo è molto (Strepito alla finestra.) Ma qual rumore ascolto? LISA (A parte) Mal venga all'importuno! RODOLFO Donde provien? LISA Che non mi vegga alcuno. (Fugge e nella fretta perde il fazzoletto; Rodolfo lo raccoglie e lo getta sul sofà. Si spalanca la finestra. Comparisce Amina: è coperta di una semplice veste bianca. Ella dorme: è sonnambula; e s'avanza lentamente in mezzo alla stanza.) RODOLFO Che veggio? Saria questo il notturno fantasma? Ah! non m'inganno... Quest'è la villanella Che dianzi agli occhi miei parve sì bella. AMINA Elvino!... Elvino!... RODOLFO Dorme. AMINA Non rispondi? RODOLFO È sonnambula. AMINA (con sorriso scherzoso) Geloso Saresti ancora dello straniero? Ah parla!... Sei tu geloso? RODOLFO Deggio destarla? AMINA (con pena) Ingrato! a me t'appressa... Amo te solo, il sai... RODOLFO Destisi. AMINA (tenera) Prendi... La man ti stendo... un bacio imprimi in essa, Pegno di pace. RODOLFO (cambiando dell'opinione) Ah! non si desti... Alcun a turbarmi non venga in tal momento. (Rodolfo va a chiudere la finestra.) LISA (dal gabinetto) Amina!... O traditrice! (Parte non veduta. - L'aspetto di Amina mostrasi lieto.) RODOLFO (correndo ad Amina, si arresta) Oh ciel!... che tento? AMINA (sogna il momento della cerimonia) Oh come lieto il popolo Che al tempio ne fa scorta! RODOLFO In sogno ancor quell'anima È nel suo bene assorta. AMINA Ardon le sacre tede. RODOLFO Essa all'altar si crede! AMINA Oh madre mia, m'aita; Non mi sostiene il piè! RODOLFO No, non sarai tradita, Alma gentil, da me. AMINA Oh madre mia! Oh madre mia!... RODOLFO No, no, da me No, no, da me... AMINA Ah! Deh! m'aita, ah! Deh! Oh, madre mia... Non mi sostiene il piè. RODOLFO ... ah nol sarai da me! (Amina sogna che il sacro ministro le domanda il giuramento d'amore. - Amina alza la destra.) AMINA Cielo, al mio sposo io giuro Eterna fede e amor! RODOLFO Giglio innocente e puro, Conserva il tuo candor! AMINA Elvino!... alfin sei mio! RODOLFO Fugassi. AMINA Elvino!... già tua son io. RODOLFO Ah se... AMINA Abbracciami. Oh! contento Che non si può spiegar! RODOLFO ...più resto, io sento La mia virtù mancar. AMINA Oh! Contento ecc RODOLFO ... già sento la mia virtù mancar. AMINA Elvino!... Abbracciami. Alfin sei mio, alfin sei mio (Rodolfo va per uscire dalla porta: ode rumore di gente; parte per la finestra donde è venuta Amina, e la chiude. Ella, sempre dormendo, si corica sul sofà.) CONTADINI (di dentro) Osservate. L'uscio è aperto. Senza strepito inoltriam. Tutto tace: ei dorme certo. Lo destiam, o nol destiam? Perché no? ci vuol coraggio. Presentarsi, o uscir di qua. Dell'ossequio del villaggio Malcontento ei non sarà. Dell'ossequio del villaggio, ecc. Avanziam. (Entrano i contadini) Ve', ve'! mirate, A dormir colà s'è messo. Appressiam. (Si accorgono di Amina, e tornano indietro.) Ah! fermate: Non è desso, non è desso, no. Al vestito, alla figura, È una donna... donna, sì. (reprimendo le risa) È bizzarra l'avventura. è bizzarra, è bizzarra. Una donna, Una donna! Come entrò? che mai fa qui? ELVINO (di dentro) E menzogna. CONTADINI Alcun s'appressa. (Lisa, Elvino e Teresa entrano di corsa) LISA (Ad Elvino, additando Amina) Mira e credi agli occhi tuoi. ELVINO (Seguendo Lisa) Cielo! Amina! TERESA E CONTADINI (Entrano) Amina! dessa! AMINA (svegliandosi) Dove son?... chi siete voi? (vedendo Elvino) Ah! mio bene! (Corre a lui.) ELVINO (respingendola) Va'! traditrice!... AMINA Io!!... ELVINO Ti scosta. AMINA Oh! me infelice! Che feci io mai? ELVINO E ancor lo chiedi?... CONTADINI Dove sei tu ben lo vedi. AMINA Qui!... perché?... chi mi v'ha spinta?... ELVINO (con rabbia concentrata) Il tuo core ingannator. AMINA (si getta nelle braccia della madre) Madre! oh! madre! (Teresa si copre il volto colle mani) ELVINO Va, va, spergiura! LISA E CONTADINI Ah! sei convinta! AMINA Oh! me infelice! Che feci io mai? Oh mio dolor! D'un pensiero e d'un accento Rea non son, rea non son né il fui giammai. Ah! se fede in me non hai, Mal rispondi a tanto amor. ELVINO Voglia il cielo che il duol ch'io sento Tu provar, tu provar non debba mai! (Disperato) Ah! tel mostri s'io t'amai (rip) Questo pianto del mio cor. AMINA Ah mel credi, ah! rea non sono. Mel credi, rea non sono nè il fui giammai, Ah! Se fede in me non hai mal rispondi a tanto amor. CONTADINI (ad Amina) Il tuo nero tradimento è palese e chiaro assai. ELVINO Traditrice! Da me ti scosta! Spergiura! AMINA Ah, mel credi! Ah, rea non sono! Sventurata! LISA (Ad Amina) Il tuo nero tradimento è palese e chiaro assai. TERESA (difendendo Amina) Deh! l'udite un sol momento: Il rigor eccede omai. CONTADINI In qual cor, in qual cor più, ah!... ELVINO Ah, tel dica se io t'amai questo pianto del mio core, ecc. LISA, TERESA In qual cor fidar più mai, se quel cor fu mentitor? ecc. CONTADINI ... se quel cor, se quel cor fu mentitor? ELVINO Voglia il cielo, voglia il cielo che il mio tormento tu provar, tu provar non debba mai! Ah, tel dica s'io t'amai questo pianto questo pianto del mio core, ecc. AMINA Ah, se fede non hai, in me non hai, mal rispondi a tanto amor, ecc. LISA, TERESA In qual cor fidar più mai, ecc. CONTADINI Il tuo nero tradimento, (In questo frattempo, Teresa ha raccolto sul sofà il fazzoletto di Lisa, e lo ha posto al collo di Amina.) AMINA D'un pensiero, d'un pensiero, d'un accento rea non sono, rea non sono nè il fui giammai, ecc. Ah! Se fede non hai, in me non hai, ah se fede in me non hai, mal rispondi a tanto amor, ecc. Ah! ELVINO Voglia il cielo, voglia il ciel che il mio tormento tu provar, tu provar non debba mai! Ah! tel dica s'io t'amai, questo pianto, questo pianto del mio cor, ecc. LISA, TERESA In qual cor fidar più mai, ecc. CONTADINI ....È palese, ecc. ELVINO Non più nozze. CONTADINI Non più nozze. ELVINO Sconoscente, io t'abbandono... AMINA Oh! crudo istante! Deh! m'udite! Deh! m'udite! io rea non son, non son, Nume amico all'innocenza, svela tu la verità. ELVINO Va! La tua voce orror mi fa. Togli a me, sì, la tua presenza: La tua voce orror mi fa. TERESA Se favor nessun t'ottiene, questo seno chiuso a te non resterà, sventurata, il sen materno chiuso a te, no, non resterà, ecc. LISA, ALESSIO, CONTADINI Non più imene: sprezzo, infamia a lei conviene. Di noi tutti all'odio eterno, al rossore la rea vivrà. AMINA Deh! M'ascolta... ELVINO Sconoscente! AMINA ... io rea non sono. ELVINO Ingrato core! AMINA ED ELVINO Non è questa, ingrato core, Non è questa la mercede Ch'io sperai per tanto amore, Che aspettai per tanta fede... Ah! m'hai tolta in un momento Ogni speme di contento... Ah! penosa rimembranza Sol di te mi resterà. Ah! penosa rimembranza sì! AMINA Ingrato! Ingrato! ELVINO Va! Va! Non è questa, ingrato core, ecc. TERESA In qual cor più fidar se quel cor fu mentitor? Se favor nessuno t'ottiene, ecc. No, no, sventurata, il sen materno al men ti resterà. In qual cor più fidar, ecc. Ah, sfortunata, questo sen ti resterà. Vieni, sventurata, il sen materno ti resterà, ecc. LISA, ALESSIO E CONTADINI In qual cor, ecc. Di noi tutti all'odio eterno, al rossor la rea vivrà. In qual cor più fidar, ecc. No, non più nozze, non più imene: sprezzo, infamia a lei conviene, all'odio eterno, al rossor al rossor, la rea vivrà, ecc. AMINA Ah! Madre mia, pietà, pietà, ecc. TERESA Ah! Vieni a me, ah, vieni a me, ecc. LISA, ELVINO, CONTADINI Ingrata, va, ingrata, va, ecc. (Tutti escono minacciando Amina: ella cade fra le braccia di Teresa.) |
ACTO PRIMERO (La escena se desarrolla en una aldea de Suiza.) Escena Primera (Al fondo del escenario se ve el molino de Teresa: un torrente hace girar la rueda. A la izquierda la posada. Se oye una música en la lejanía y las voces de los habitantes de la aldea, que vienen a festejar los esponsales de Amina) ALDEANOS (dentro) ¡Viva! ¡Viva! ¡Viva! ¡Viva Amina! La la la...etc. ¡Viva, viva Amina! ¡Viva, viva Amina, viva por siempre! (Lisa sale de la posada) LISA Todo es júbilo, todo es fiesta... Sólo yo no tengo contento, y para colmo de tormento, tengo que disimular. ¡Oh, beldad a mí funesta que me robas mi tesoro, mientras sufro, mientras muero, te tengo que agasajar! ALDEANOS ¡Viva Amina! ¡Viva por siempre! LISA ¡Todo es fiesta!... ¡Sólo yo no tengo, no tengo, no! ¡Todo es júbilo, todo es fiesta! Etc. (Descendiendo de la colina los aldeanos y aldeanas vestidos con trajes de fiesta y con cestas de flores, al son de rústicos instrumentos. Con ellos desciende Alessio) ALDEANOS ¡Viva Amina!.. La la la.. etc. ALESSIO ¡Lisa! ¡Lisa!... LISA (yéndose) ¡Qué inoportuno! ALESSIO ¡Ah! ¡Tú me evitas! LISA Evito a todos. ALESSIO ¡Pero, no siempre, picarona!... LISA ¡Qué inoportuno! ALESSIO ¡Pero, no siempre, picarona... huirás de mí! También para ti, hermosa Lisa, ha de llegar el día de la boda. (Uniendo su voz a la de los Aldeanos) ¡Viva Amina! ¡Que viva por siempre! LISA (enfadada al ver que Alessio se une a los vítores. Para sí) ¡También él! ¡Qué disparate! ALESSIO, ALDEANOS ¡Sí, viva una vez más! ¡Sí, viva una vez más! LISA (aparte) ¡Qué coraje! ALESSIO (alineando a los aldeanos delante del molino) Poneos en fila, aquí, a mi lado... LISA (aparte) ¡Ah, la rabia me devora!... ALDEANOS La canción que hemos preparado podremos cantarla desde aquí. LISA (aparte) Todas mis esperanzas se desvanecen: mi rival triunfó. ALDEANOS En Helvecia no hay otra rosa más fresca y bella que Amina, es una estrella matutina, toda luz, toda amor. Aunque púdica y esquiva, qué bonita, qué preciosa: inocente tortolilla, es el emblema del candor. ¡Ah! ¡Ah! etc. Inocente tortolilla, etc. ¡Viva! LISA (aparte) ¡Ah! Destinados a mí esos alegres cantos en otro tiempo creí yo. Cruel amor, que sean para ella no lo puedo soportar. ALESSIO (acercándose a Lisa) Lisa mía, esos hermosos cantos podrán sonar para nosotros, si, piadosa, quieres al fin prestar oídos a mis ruegos. ALDEANOS ¡Que viva! ¡Que viva! Inocente tortolilla, es el emblema del candor. ¡Ah!... ¡Oh, tú, más feliz y afortunado que un príncipe o soberano! ¡oh buen mozo que su mano has logrado merecer! Amor te ha concedido un tesoro de belleza y de virtud como oro encierra el mundo, y ningún rey lo podría comprar. ¡Ah! Inocente tortolilla, etc. ¡Viva! (Amina sale del molino acompañada de Teresa) AMINA Amadas compañeras, y vosotros, amables amigos, que en mi alegría tan gran lugar ocupáis, cuán dulces llegan al corazón de Amina los cantos que os inspira, ¡ah! vuestro aprecio. ALDEANOS ¡Que seas feliz! Ese es nuestro común deseo oh, Amina AMINA (a Teresa) Y a ti, amada y querida madre, que hasta este feliz día junto a ti, huérfana me cobijaste, habrán de hablarte este abrazo y estas lágrimas de alegría antes por el corazón que por los ojos mostradas. (Con acento tierno, a los otros) Compañeras, amables amigos... ¡Ah, madre! ¡Qué alegría! ¡Cuán sereno renace hoy el día para mí! ¡Cómo ha florecido la tierra, cuán bella ha florecido, más bella y más serena! Nunca con mejor aspecto la naturaleza brilló: el amor le concedió sus colores, el amor de mi amado, el amor le concedió sus colores el amor, sí, de mi amado, de mi amor. ALDEANOS ¡Que siempre, feliz Amina, que siempre haga el cielo florecer así para ti los días que te destina! Sí, siempre, feliz Amina, que siempre sea así para ti. AMINA (abraza a Teresa, y cogiéndole una mano, se la acerca al pecho) Pon sobre mi pecho la mano, siéntelo palpitar, saltar: es un corazón cuyo contento apenas puede contener... ALDEANOS Con tu dicha afortunada... AMINA ... apenas puede contener, ¡Ah no! ¡Ah no! ¡Ah no! ¡Ah no! ... ALDEANOS ... se regocija el corazón materno, el materno corazón. AMINA ... contener. Pon sobre mi pecho la mano, etc. ALDEANOS Con tu dicha afortunada... AMINA ¡Amigos queridos! ¡Amada madre! ALDEANOS ... se regocija el corazón materno. ¡No podía el favor del cielo destinarlo a mayor placer, ... no, no, no podía destinarlo a mayor placer, no! AMINA ¡Ah! Pon sobre mi pecho la mano, etc. ALDEANOS Con tu dicha... AMINA ...ah, apenas puede contener, etc. ALDEANOS Afortunada, etc. AMINA Pon sobre mi pecho, etc. ALDEANOS Con tu dicha afortunada se regocija el corazón materno, etc. ALESSIO Yo más que nadie, oh Amina, de tu suerte me alegro. Yo dispuse la fiesta, yo hice la canción, yo reuní en los pueblos vecinos a los músicos. AMINA Agradecida a tus favores, buen Alessio, te estoy. Dentro de poco espero corresponderte por ellos, cuando esposo de Lisa tú seas, sí, como dice la gente, a hacerte feliz tiene su corazón dispuesto. ALESSIO ¿La oyes, Lisa? LISA No, no será tan pronto. ALESSIO ¡Eres muy cruel! TERESA (A Lisa) ¿Y por qué no? LISA ¿Es que no lo sabes? Rehuyo yo los amores; prefiero la libertad. AMINA ¡Ah! No sabes cuánta felicidad se encuentra en un tierno amor. LISA Suele el amor tener un suave principio y un amargo final. TERESA ¡Semejante hipocresía! ALDEANOS Ya viene el notario. AMINA ¿El notario? ¿Y Elvino no está presente? NOTARIO (entrando) Me viene pisando los talones. En la linde del bosque lo vi de lejos. ALDEANOS Aquí está. AMINA (corriendo al encuentro de Elvino, que entra) ¡Elvino querido! Por fin has llegado ELVINO Disculpa, amada mía, mi breve retraso. En este día solemne acudí a implorar el favor de un ángel sobre nuestra unión: postrado ante la tumba de mi difunta, de mi difunta madre, le he pedido: bendice a mi esposa. Ella posee todas tus virtudes. Que ella haga feliz a tu hijo como tú hiciste feliz a mi padre. ¡Ah! Espero, amor mío, que ella me haya oído. AMINA ¡Oh! ¡Feliz augurio! ALDEANOS Que no ha de ser en vano. ELVINO Permanecer todos presentes, amigos, cuando se firmen las capitulaciones. (El notario se dispone a extender las capitulaciones matrimoniales) NOTARIO Elvino, ¿qué aportas a tu esposa como dote? ELVINO Mis tierras, mi casa, mi nombre, todos los bienes que poseo. NOTARIO ¿Y Amina? AMINA Tan sólo mi corazón. ELVINO ¡Ah! El corazón lo es todo. (Mientras la madre y los demás testigos firman el documento que les presenta el notario, Elvino entrega un anillo a Amina) Ten, el anillo te entrego que un día llevó en el altar la mujer santa y amada que bendice nuestro amor. Sacro te sea ese don igual que lo fue para ella. Que sea de tus votos y los míos fiel custodio, custodio fiel. ALDEANOS Escritos... ELVINO Ya somos esposos AMINA ¡Esposos! ¡Oh, dulce palabra! ALDEANOS ... escritos están en el cielo ya. ELVINO ¡Amada mía, coloca en tu pecho (Le da un ramillete ) estas bonitas violetas. AMINA ¡Puras e inocentes flores! ALDEANOS Ya están escritos en el cielo igual que en vuestro corazón, etc. Sí. ELVINO ... que ellas te recuerden a mí. AMINA ¡Ah! No lo necesita mi corazón. ELVINO ... que ellas te recuerden a mí., etc. ALDEANOS ... escritos en el cielo, igual que en vuestro corazón, sí. AMINA Y ELVINO Querido/a. Desde el día en que Dios unió nuestros corazones, contigo quedóse el mío, y el tuyo conmigo quedó. ALDEANOS Ya están escritos en el cielo, igual que en vuestro corazón, sí. AMINA ¡Ah! Querría encontrar palabras para decir cómo te adoro, mas la voz, oh mi tesoro, no responde a mi pensamiento, ah, no. ELVINO Todo, todo en este instante me habla del fuego en el que ardes, yo lo leo en tu mirada, en tu gesto encantador. Pues mi alma en tu semblante se ve plenamente plasmada, hacia ella cuela, por ella se ve arrebatada de dulzura y de placer, Todo, todo en este instante... etc. TERESA, ALESSIO Y ALDEANOS ¡Ah! Que así en vuestros ojos un corazón a otro corazón... AMINA ¡Ah! ¡Bien mío! ¡No lo se explicar! ELVINO ¿Me quieres? ALDEANOS ... Siempre se muestre. Que ambos vean, como ven ahora, en los dos un solo pensamiento, etc. ELVINO ¿Me quieres, pues? AMINA ¡Ah! Mi voz... ELVINO ¡Amado bien! AMINA ... no responde a mi pensamiento. ¡Ah! Querría encontrar palabras, etc. ELVINO Todo, ah, todo en este instante, etc. ALDEANOS Que así en vuestros ojos, corazón a corazón... ELVINO ¿Me quieres? AMINA ¡No lo se explicar! ELVINO Leo en tu gesto encantador, etc. ALDEANOS ... siempre se muestre, etc. AMINA Y ELVINO ¡Ah, sí! ELVINO Todo, ah, todo en este instante acudiremos al templo, y nuestras nupcias serán consagradas con el divino rito. (Se oye el ruido de un carruaje que se aproxima) ¿Qué ruido es ése? ALDEANOS (corriendo) ¡Caballos! AMINA Un forastero. (Entra Rodolfo acompañado de dos postillones) RODOLFO (desde el fondo) Cuán aburrido y largo me pareció el camino (Se acerca) ¿Queda aún muy lejos el castillo? LISA Tres millas, y no llegaréis mas que a noche cerrada, pues es muy abrupto el camino. Os aconsejo que os quedéis aquí hasta mañana. RODOLFO Así lo haré. ¿Tiene posada esta aldea? LISA Ahí tenéis la mía. RODOLFO (mirando la posada) ¿Aquélla? ALDEANOS Aquélla. RODOLFO ¡Ah! Ya la conozco. LISA ¿Vos, señor? TODOS ¿Quién será? RODOLFO (a parte, entre ellos) El molino... la fuente... el bosque... Y cerca está la granja (Aparte) ¡Os recuerdo, lugares amables, donde muy tranquilo, alegres y serenos, pasé los días de mi primera juventud! ¡Lugares queridos, volví a encontraros,(bis) pero aquellos días no los volveré a encontrar! Os recuerdo, lugares amables, etc. ALDEANOS (Entre ellos) Conoce muy bien la aldea: mas, ¿cuándo estuvo él aquí? ¿Cuándo? RODOLFO Vosotros, si no me engaño estáis hoy celebrando una fiesta. ALDEANOS Alegres nupcias estamos celebrando RODOLFO ¿Y la esposa? ¿Es aquella? (Señalando a Lisa) ALDEANOS (señalando a Amina) Es ella. RODOLFO Es bonita, es muy hermosa. Deja que te mire. ¡Oh! ¡Qué adorable rostro!... Nos sabes, con tus bellos ojos, cuán dulcemente al corazón me llegas, cómo evocas en mis pensamientos a otra adorable beldad. Estaba ella, como lo estás tú, en la flor de la vida. LISA (aparte) ¡Sólo ella recibe lisonjas! ELVINO (aparte) Esas palabras la complacen. RODOLFO (para sí) Estaba ella... en la flor... de la vida. (A Amina) ¡Ah! Deja que te mire. ALDEANOS Son corteses, son galantes, los que viven en la ciudad. RODOLFO ¡Ah, qué rostro! Tú no sabes, etc. LISA (aparte) ¡Sólo ella recibe lisonjas! etc. TERESA Son corteses, son galantes, etc. ELVINO Esas palabras la complacen, etc. RODOLFO Estaba ella, como tú lo estás, etc. ELVINO ¿Conocéis esta aldea, señor? RODOLFO Estuve de jovencito con el señor del castillo. TERESA ¡El bueno del señor! Murió hace ya cuatro años. RODOLFO ¡Y ello me apena mucho! Me quiso como a un hijo. TERESA Y un hijo tenía, mas del castillo un día desapareció, y nunca más tuvo noticias de él su afligido padre. RODOLFO A sus familiares noticias ciertas les traigo. Él vive. LISA ¿Y cuando regresará a su tierra natal? ALDEANOS Todos lo deseamos. RODOLFO Lo veréis muy pronto (se escucha el ruido del ganado que los pastores recogen al anochecer) TERESA El sol se pone: hay que pensar en marcharnos. ALDEANOS ¿Marchar?... ¿Marchar?.. (Teresa hace señales a los que la rodean) TERESA (con aire misterioso) Sabéis que se acerca la hora en que se muestra el terrible fantasma. ALDEANOS Es cierto, es cierto. RODOLFO ¿Qué fantasma? TODOS Es un misterio, algo aterrador. RODOLFO ¡Majaderías! ALDEANOS ¿Qué decís? Si supierais, señor... RODOLFO Contad ALDEANOS Oid. Con el cielo nublado, en la noche oscura, al débil rayo de incierta luna, el sordo ruido de un trueno lejano una sombra baja de la colina a la llanura, envuelta en blanco sudario que va arrastrando con el pelo revuelto, la mirada ardiente, cual densa niebla que el viento agita, avanza, crece, inmensa parece. RODOLFO Así os la pinta, así os la figura vuestra ciega credulidad. AMINA Y TERESA ¡Ah! ¡No es una fábula, no es el miedo... ... todos lo han visto, es la verdad! ELVINO ¡Es la verdad! ALDEANOS Por donde camina con paso lento reina un silencio que produce horror, no se mueve el viento, no se mueve una rama, el propio río parece que se vaya a helar. Los propios perros, acurrucados, bajan los ojos, no ladran ya. Sólo de vez en cuando, por el valle profundo, la sombra inmunda sus gritos deja oír. AMINA, LISA, TERESA, ELVINO ¡Es verdad! RODOLFO ¡Qué credulidad! ALDEANOS Los propios perros... RODOLFO Me gustaría verla... LISA, TERESA, AMINA, ELVINO ¡Que el cielo os guarde! RODOLFO ... o tarde o temprano... AMINA, ELVINO Sería terrible temeridad, sí RODOLFO ... me gustaría verla, descubrir qué hace, etc. ALDEANOS ... acurrucados, acurrucados, bajan los ojos, no ladran ya. AMINA, LISA, TERESA, ELVINO ¡Que el cielo os guarde de ir a buscarla! Sería terrible temeridad. RODOLFO ... tarde o temprano... ALDEANOS Sólo de vez en cuando, por el valle profundo, la sombra inmunda sus gritos deja oír, sus gritos deja oír. RODOLFO ... descubrir lo que hace, etc. TODOS Que el cielo os guarde, etc. RODOLFO Ya basta. Que cada cual crea lo que quiera. Vendrá el día que de tales fantasmas se vea libre la aldea. TERESA ¡Que el cielo os oiga! Ese, señor, es nuestro común deseo. RODOLFO Mas de mi viaje quisiera descansar, si me lo permite mi guapa posadera. TODOS Que descanséis señor... Buenas noches. RODOLFO (a Amina) Adiós, hermosa muchacha, hasta mañana, adiós. Que te ame tu esposo igual que sabría amarte yo. ELVINO (con disgusto) Nadie me ganará en profesarle amor. RODOLFO ¡Feliz tú si eres dueño de su corazón! (Sale con Lisa; todos los aldeanos se dispersan excepto Amina y Elvino) AMINA ¡Elvino!...¿Me dejas sin una tierna despedida? ELVINO (con ironía) Del forastero bien tierna la has recibido AMINA Es cierto: él parecía conmovido al dejarme. Su semblante refleja un excelente corazón. ELVINO Un corazón de amante. AMINA ¿Hablas en serio o en broma? (Con voz temblorosa) ¿Qué dudas surgen en ti? ELVINO Es inútil que finjas. Te estrechaba la mano, te hacía caricias... AMINA ¿Y bien?... ELVINO Éstas no parecían molestarte, y a cada palabra suya se encontraban tus ojos en los suyos. AMINA (dolida) ¡Ingrato! ¿Cómo puedes decirme eso?... Ni ojos ni corazón tengo sino para ti. ¿No te he jurado fidelidad? ¿No llevo tu anillo? ELVINO (algo avergonzado) Sí. AMINA ¿No te adoro? ¿No eres tú mi amor? ELVINO Sí, pero.... AMINA Dime... ¿acaso estás celoso? ELVINO ¡Ah! Sí lo estoy... AMINA ¿De quién? ELVINO De todos. AMINA ¡Injusto corazón! ELVINO ¡Perdón! Celoso estoy del céfiro errante que juega con tu pelo, con tu velo, incluso del sol que te mira en el cielo, o del río que de espejo te sirve. AMINA Soy, bien mío, del céfiro amante, porque es a él a quien tu nombre confío. Amo el sol porque lo comparto contigo, amo el río porque te da su agua, Amo el sol, etc. ELVINO ¡Ah! ¡Perdona al amor sus sospechas! AMINA ¡Ah! Para siempre... ... sí, para siempre debes alejarlas de ti. ELVINO Sí, para siempre. AMINA ¿Lo prometes? ELVINO Lo prometo. AMINA ¿Se terminaron las dudas? ELVINO Las dudas se terminaron. AMINA ¿Acabaron los temores? ELVINO Los temores acabaron. AMINA ¡Ah! ELVINO ¡Ah! ¡Amor mío! AMINA ¡Amor mío! AMINA Y ELVINO ¡Ah, sí, amor mío! ¡Ah! Constante en el tuyo, en mi pecho sea la fe (bis) que da valor al amor. Igual que una mañana serena para nosotros la vida será. ¡Ah, bien mío! Como una mañana serena para nosotros la vida será, etc. (se separan) AMINA (con ternura creciente) ¡Amor mío, adiós! ELVINO ¡Amor mío, adiós! (Acercándose) Piensa en mí AMINA Y tú también. AMINA Y ELVINO (abrazándose) Incluso en el sueño mi corazón te verá, etc. ¡Adiós! Incluso en el sueño, etc. ¡Adiós! ¡Adiós! (Salen) Escena Segunda (Un cuarto de la posada. Una ventana grande al fondo, a un lado la puerta de entrada, al otro un cuarto de baño. Además, mesa, sofá y una cama grande y espaciosa. Rodolfo está solo, luego entra Lisa). RODOLFO En verdad no me disgusta haberme quedado aquí: el lugar es hermoso, el aire excelente, los hombres corteses, y sobre todo, amables las mujeres. La joven novia es bonita de verdad... ¿Y la posadera? Un poquito esquiva, pero me gusta también. (Llaman a la puerta) Aquí está: pasa, pasa mi bella posadera. LISA (entrando) Yo misma venía a informarme de si la habitación es del gusto del señor conde. RODOLFO ¡Del señor conde! (Para sí) ¡Diablos! ¡Me han reconocido! LISA Perdonad, mas el alcalde lo ha sabido, y para festejaros todo el pueblo se ha reunido. Yo agradezco a la suerte haberme concedido antes que a nadie el favor de ofreceros mis respetos. RODOLFO De las bellas prefiero otro tipo de afecto. Y tú eres hermosa, Lisa, hermosa de verdad. LISA ¡Oh! El señor conde bromea. RODOLFO No, no bromeo: ¿Y estos pícaros ojos cuántos corazones han sorprendido y embrujado? LISA No, hasta ahora no he tenido ningún enamorado. RODOLFO Mientes, picarona, Yo conozco alguno... LISA (acercándose) ¿Y quién es?... RODOLFO Y si fuera yo, ¿qué dirías, pillina? LISA Yo... ¿qué diría?... Señor... no me lo creería. No es mi belleza digna de tanto... Tengo un mérito solo: un corazón sincero. RODOLFO ¡Que no es poco! (Se oyen ruidos al otro lado de la ventana) ¿Qué ruido es ese? LISA (aparte) ¡Maldito inoportuno! RODOLFO ¿De donde vendrá? LISA Que no me vea nadie. (se esconde en el gabinete y con las prisas pierde su pañuelo; Rodolfo lo toma y lo deja en el sofá. Se abre la ventana y aparece Amina con una simple túnica blanca. Ella camina dormida: es sonámbula. Avanza lentamente hacia el centro de la habitación) RODOLFO ¿Qué veo? ¿Será acaso el fantasma nocturno? ¡Ah! No me engaño... Es la lugareña que antes me pareció tan hermosa. AMINA ¡Elvino! ¡Elvino! RODOLFO Está dormida. AMINA ¿No respondes? RODOLFO ¡Es sonámbula! AMINA (con una sonrisa divertida) ¿Sigues aún celoso del forastero? ¡Habla! ¿Estás celoso? RODOLFO ¿Debería despertarla? AMINA (con pena) ¡Ingrato! Acércate... Sólo te amo a ti, ya lo sabes. RODOLFO La despertaré MINA (tierna) Toma...la mano te tiendo... Bésala, como prenda de paz. RODOLFO (cambiando de opinión) ¡Ah! No la despertaré... Que nadie venga a molestarme en tal momento. (Rodolfo va a cerrar la ventana) LISA (desde el gabinete) ¡Amina!... ¡La muy traidora! (Sale sin ser vista. El aspecto de Amina es de alegría) RODOLFO (Se acerca a Amina, pero se detiene) ¡Cielos! ¿Qué estoy haciendo? AMINA (soñando con la ceremonia de la boda) ¡Qué alegre está el pueblo que hasta el templo nos acompaña! RODOLFO Incluso en sueños sigue la joven absorta en su amor. AMINA Encendidas están las sagradas velas. RODOLFO Ante el altar se cree AMINA ¡Madre mía, ayúdame; no me sostienen los pies! RODOLFO Alma noble, no, no te traicionaré. AMINA ¡Oh madre mía! ¡Oh madre mía!... RODOLFO No, no te traicionaré... AMINA ¡Ah! ¡Ayúdame! ¡Ah! Madre mía, no me sostienen los pies. RODOLFO No, no te traicionaré. (Amina sueña que el sacerdote le pide la promesa de amor. Amina levanta la mano derecha) AMINA Cielo, a mi esposo yo juro eterna fidelidad y amor. RODOLFO Azucena inocente y pura, conserva tu candor. AMINA ¡Elvino... al fin eres mío! RODOLFO Debo irme. AMINA ¡Elvino... ya soy tuya! RODOLFO ¡Ah! Si... AMINA Abrázame, ¡Oh estoy tan contenta que no se puede explicar! RODOLFO ... permanezco aquí, siento flaquear mi caballerosidad! AMINA ¡Oh, estoy tan contenta, etc. RODOLFO ... ya siento mi caballerosidad flaquear. AMINA ¡Elvino... Abrázame! Al fin eres mío, al fin eres mío. (Rodolfo se dirige hacia la puerta: pero se detiene al oír voces de gente, y se escapa por la ventana por la que ha entrado Amina y la cierra al salir. Ella, dormida, se acuesta en el sofá) ALDEANOS (desde fuera) Mirad. La puerta está abierta. Entremos en silencio. Todo está en calma: sin duda duerme... ¿Lo despertamos o no? ¿Y por qué no? Seamos valientes. ¿Nos presentamos o salimos de aquí? Del homenaje de la aldea descontento no ha de quedar, no. Del homenaje de la aldea, etc. Entremos. (Los aldeanos entran con cautela) ¡Ved, ved! Mirad, se ha echado a dormir ahí. Acerquémonos. (Se dan cuenta de la presencia de Amina, y se retiran) ¡Ah! Deteneos: no es él, no es él, no. Por el vestido, por la figura es una mujer, una mujer, sí. (Reprimiendo la risa) Es curiosa la aventura. Es curiosa, es curiosa. ¡Una mujer, una mujer! ¿Cómo entró? ¿Qué hace aquí? ELVINO (desde fuera) ¡Es mentira! ALDEANOS Alguien se acerca. (Lisa, Elvino y Teresa se precipitan en la habitación) LISA (A Elvino, señalando a Amina) Mira y da crédito a tus ojos. ELVINO (siguiendo a Lisa) ¡Cielos! ¡Amina! TERESA Y ALDEANOS (entrando) ¡Amina! ¡Ella! AMINA (despertándose) ¿Dónde estoy?... ¿Quiénes sois? (Viendo a Elvino) ¡Ah, amor mío! (Corre hacia él) ELVINO (rechazándola) ¡Largo de aquí, traidora!... AMINA ¿Yo? ELVINO ¡Apártate! AMINA ¡Oh, infeliz de mí! ¿Qué es lo que he hecho? ELVINO ¿Y lo preguntas todavía? ALDEANOS Bien ves donde te encuentras. AMINA ¿Aquí?... ¿Por qué? ¿Quién me ha traído aquí?... ELVINO (con rabia acumulada) Tu corazón traicionero. AMINA (se arroja en los brazos de Teresa. ¡Madre! ¡Oh, madre! (Teresa se cubre el rostro con las manos) ELVINO ¡Vete, vete, perjura! LISA Y ALDEANOS ¡Convicta quedas! AMINA ¡Pobre de mí! ¿Qué he hecho? ¡Qué dolor! Ni de pensamiento, ni de palabra soy yo culpable, soy yo culpable ni lo fui jamás. ¡Ah! Si fe no tienes en mí, mal correspondes a tanto amor. ELVINO ¡Quiera el cielo que el dolor que siento no tengas que sufrir jamás! (Desesperado) ¡Ah! Que te diga si te amé (bis) el llanto de mi corazón AMINA Créeme, no soy culpable, créeme, no soy culpable, ni lo fui nunca. ¡Ah! Si fe en mí no tienes, mal correspondes a tanto amor. ALDEANOS (A Amina) Tu pérfida traición bien clara y evidente está. ELVINO ¡Traidora! ¡Aléjate de mí! ¡Perjura! AMINA Créeme, no soy culpable. ¡Desventurada! LISA (a Amina) Tu pérfida traición bien clara y evidente está TERESA (defendiendo a Amina) Escuchadla sólo un momento: excesiva es vuestra cólera ALDEANOS ¿En qué corazón, en qué corazón confiar? ¡Ah! ... ELVINO ¡Que te diga cómo te he amado el llanto de mi corazón! etc. LISA, TERESA ¿En qué corazón confiar si mintió su corazón? etc. ALDEANOS ... si el suyo fue mentiroso? ELVINO Quiera el cielo, quiera el cielo que mi tormento no lo tengas, no lo tengas que padecer. Que te diga si te amé este llanto, este llanto de mi corazón, etc. AMINA ¡Ah! Si fe no tienes en mí, mal correspondes a tanto amor, etc. LISA, TERESA ¿En qué corazón confiar...? etc. ALDEANOS Tu pérfida traición, etc. (Entre tanto, Teresa ha cogido el pañuelo de Lisa, y creyéndolo de Amina, se lo anuda en el cuello) AMINA Ni de pensamiento, ni de pensamiento, ni de palabra soy yo culpable, soy yo culpable ni lo fui jamás, etc. ¡Ah! Si fe no tienes, no tienes en mí, ¡ah! Si fe no tienes en mí, mal correspondes a tanto amor, etc. ¡Ah! ELVINO ¡Quiera el cielo, quiera el cielo que el dolor que yo siento no tengas, no tengas que sufrir nunca! ¡Ah! Que te diga si te amé, este llanto, este llanto de mi corazón, etc. LISA, TERESA ¿En qué corazón confiar...? etc. ALDEANOS ... está perfectamente claro, etc. ELVINO Ya no hay boda. ALDEANOS Ya no hay boda. ELVINO ¡Ingrata, yo te abandono! AMINA ¡Oh! ¡Cruel momento! ¡Oidme! ¡Oidme! No soy culpable, no lo soy, Dios, que proteges la inocencia, revéla Tú la verdad! ELVINO ¡Vete! Tu voz me produce espanto. Evítame tu presencia, sí: tu voz me produce espanto. TERESA Si su favor nadie te concede, mi pecho no quedará cerrado para ti, desventurada, el seno materno no quedará cerrado para ti, no, no quedará., etc. LISA, ALESSIO, ALDEANOS No más nupcias: ella merece desprecio e infamia. Con nuestro odio eterno, con la vergüenza, la culpable vivirá. AMINA ¡Y bien, oidme... ELVINO ¡Ingrata! AMINA ... no soy culpable! ELVINO ¡Corazón desagradecido! AMINA Y ELVINO No es ésta, corazón desagradecido, no es ésta la merced que esperé de tanto amor, que merecía tanta fidelidad... ¡Ah! Me has arrebatado en un momento toda esperanza de felicidad... ¡Ah! No ha de quedarme de ti mas que un penoso recuerdo. ¡Ah! Sólo un penoso recuerdo sí. AMINA ¡Desagradecido! ¡Desagradecido! ELVINO ¡Vete, vete! No es ésta, corazón ingrato, etc. TERESA ¿En qué corazón confiar si mintió su corazón? Si su favor nadie te concede, etc. No, no, desventurada, el pecho materno no quedará cerrado para ti. ¿En qué corazón confiar...? etc. ¡Ah, desventurada, mi pecho no se cerrará. Ven, desventurada, el pecho materno no se quedará cerrado para ti, etc. LISA, ALESSIO Y ALDEANOS ¿En qué corazón...? etc. Con nuestro odio eterno, con la vergüenza, la culpable vivirá. ¿En qué corazón...? etc. No, no habrá boda, no habrá nupcias: ella merece desprecio e infamia. Con nuestro odio eterno, con la vergüenza, la culpable vivirá. AMINA ¡Ah! Madre mía, piedad, piedad, etc. TERESA ¡Ah, ven a mis brazos, ven a mis brazos! LISA, ELVINO, ALDEANOS ¡Vete, desagradecida, vete ya! (Todos se marchan, salvo Amina, que cae en brazos de Teresa) |
ATTO SECONDO (Boscaglia). Scena Prima. (Un gruppo dei contadini, sulla via pel castello, si ferma sul sentiero). CONTADINI Qui la selva è più folta ed ombrosa. Qui posiamo vicini al ruscello. Lunga ancora, scoscesa, sassosa È la via che conduce al castello. Sempre tempo per giungere avremo, Pria che sorga dal letto il signore. Riflettiam! Riflettiam! Quando, quando giunti saremo, Che direm per toccare il suo cor?... Eccellenza!... direm con coraggio... Signor Conte... la povera Amina Era dianzi l'onor del villaggio, Il desìo d'ogni villa vicina, D'ogni villa era dianzi l'onor. Ad un tratto è trovata dormente Nella stanza che voi ricettò... Difendetela, s'ella è innocente, Aiutatela, s'ella fallò. A tai detti, a siffatti argomenti... Ei si mostra commosso, convinto: Noi preghiamo, insistiam riverenti... Ei ci affida, ei promette, abbiam vinto!... Consolati al villaggio torniamo: In due passi, in due salti siam qua. Consolati (ecc.) Sì! Sì! Alla prova!... da bravi! partiamo... La meschina protetta sarà, ecc. (Partono.) AMINA (entrando, molto abbassata, con Teresa) Reggimi, o buona madre; a mio sostegno Sola rimani tu. TERESA Fa' core. Il Conte dalle lagrime tue sarà commosso. Andiamo... AMINA Ah! no... non posso: Il cor mi manca e il piè. Vedi? Siam noi presso il poder d'Elvino. Oh! quante volte sedemmo insieme di questi faggi all'ombra, Al mormorar del rio! L'aura che spira Dei giuramenti nostri anco risuona... Gli obliò quel crudele! ei m'abbandona! TERESA Esser non puote, il credi, Ch'ei più non t'ami. Afflitto è forse anch'esso, Afflitto al par di te... Miralo: ei viene, Solitario e pensoso... AMINA A lui mi ascondi... rimaner non oso. Vedi, o madre... è afflitto e mesto... Forse... ah! forse ei m'ama ancor. ELVINO (Non vedendo le due donne) Tutto è sciolto: Più per me non v'ha conforto. Il mio cor per sempre è morto Alla gioia ed all'amor. AMINA (si avvicina ad Elvino) M'odi, Elvino... ELVINO (si scuote) Tu... e tant'osi?... AMINA Deh!... ti calma... ELVINO Va'! spergiura! AMINA Credi... Colpa alcuna in me non è. ELVINO Tu m'hai tolto ogni conforto. AMINA Sono innocente. ELVINO Va!... AMINA Io tel giuro... ELVINO Va!... AMINA ... Colpa alcuna in me non è. ELVINO ingrata! (amaramente) Pasci il guardo e appaga l'alma Dell'eccesso de' miei mali: ah, il più triste de' mortali Sono, o cruda, e il son per te. Pasci il guardo, o cruda, e appaga l'alma, ecc. VOCI DEI CONTADINI (si intendono le proprie voci fuori della scena) Viva il Conte! ELVINO (per uscire) Il Conte! AMINA Ah! t'arresta. ELVINO No: si fugga. AMINA Per pietade! |
ACTO SEGUNDO (Una comarca cubierta de árboles) Escena Primera (Un grupo de aldeanos, en el camino que conduce al castillo, estándetenidos) ALDEANOS Aquí que la espesura es más densa y sombreada, descansemos junto al riachuelo. El camino que conduce al castillo aún es largo, escarpado y pedregoso. Tendremos tiempo de llegar antes de que el señor abandone el lecho. ¡Reflexionemos, reflexionemos! Cuando al fin hayamos llegado, ¿qué diremos para llegarle al corazón? ¡Excelencia!... diremos con coraje... Señor conde, la infeliz Amina era antes el orgullo de la aldea, la envidia de los pueblos vecinos, el honor de todos los del pueblo. De repente fue hallada durmiendo en la estancia que vos ocupabais. Defendedla, si ella es inocente, ayudadla, si es que ella faltó. Ante esas palabras, ante tales argumentos... Se mostrará conmovido, convencido: rogaremos, insistiremos reverentes... Él nos tranquilizará, nos prometerá, ¡Habremos vencido! Felices a la aldea volveremos: en dos pasos, en un momento estaremos allí. Felices (etc.) ¡Sí! ¡Sí! ¡Probemos! ¡Valor! ¡Marchemos! La infeliz protegida quedará, etc. (Salen) AMINA (entrando, muy abatida, con Teresa) Ayúdame, querida madre; eres el único sostén que me queda. TERESA Valor. El conde quedará conmovido ante tus lágrimas. Vamos... AMINA ¡Ah, no puedo! Me falla el corazón y lo pies. ¿Ves? Estamos en las tierras de Elvino. ¡Oh! ¡Cuántas veces nos sentamos juntos a la sombra de estas hayas, al murmullo del arroyo! En la brisa que nos acaricia aún resuenan nuestros juramentos... ¡Los olvidó el cruel! ¡Me abandonó! TERESA No puede ser, créeme, que ya no te ame. Acaso está afligido, afligido igual que tú... Míralo: por allí llega solitario y pensativo... AMINA Que no me vea... No me atrevo a seguir aquí. Mira, madre... Cuán triste y afligido va... Puede ... ¡Ah! Puede ser que todavía me ame. ELVINO (sin percatarse de la presencia de ambas mujeres) Todo se ha acabado: para mí no queda ya consuelo. Mi corazón ha muerto por siempre para la alegría y el amor. AMINA (acercándose a Elvino) Elvino, escúchame... ELVINO (muy sorprendido) ¿Tú?... ¿ Cómo te atreves?... AMINA ¡Cálmate, por favor! ELVINO ¡Vete, perjura! AMINA Créeme... No existe en mí ninguna culpa. ELVINO ¡Me has arrebatado mi tranquilidad! AMINA Soy inocente. ELVINO ¡Vete!... AMINA Te lo juro... ELVINO ¡Vete!... AMINA ... no existe en mí culpa alguna. ELVINO ¡Ingrata! (Con amargura) ¡Satisface tu mirada y colma tu alma con la visión de mis males! ¡Ah! Soy el más triste de los mortales cruel, y lo soy por ti. ¡Satisface tu mirada, oh cruel, y colma tu alma, etc. VOCES DE ALDEANOS (se oyen sus voces fuera de escena) ¡Viva el conde! ELVINO (haciendo por irse) ¡El conde! AMINA ¡Quédate! ELVINO No, me marcho. AMINA ¡Por piedad! ELVINO ¡Vamos, déjame! ALDEANOS (entran en escena muy contentos) ¡Buenas noticias! Dice el conde que ella es honesta, sí, que es inocente, que es inocente, y viene hacia aquí. ELVINO ¡Él! ¡Qué rabia! AMINA, TERESA Y ALDEANOS ¡Ah! ¡Aplaca tu ira! ELVINO ¡Me marcharé! ALDEANOS Dice el conde... AMINA, TERESA No, quédate. ELVINO ¡Mi ira ya no tiene freno! ALDEANOS ... que ella es honesta... ... que es inocente... AMINA, TERESA ¡Ah, por piedad! ELVINO (le quita el anillo a Amina) ¡Vete, perjura! ALDEANOS ... él viene hacia aquí, etc. AMINA (llorando) ¡Ah, mi anillo...! ¡Madre! (Teresa sostiene a Amina casi desvanecida) ALDEANOS (A Elvino) ¡Horror! ¡Un golpe así la matará! ¡Cruel! ELVINO (A Amina muy conmocionado) ¡Ah! ¿Porqué no puedo odiarte, infiel, como yo quisiera? ¡Ah! ¡Aún no consigo borrarte, borrarte de mi corazón! ¡Que otro hombre consiga amarte como te amó este infeliz! ¡Otro anhelo, oh traidora, ¡ah! no temas, no temas mi dolor! ecc. ALDEANOS Cruel, antes de abandonarla, acude al conde, habla con él, ya que puede devolveros a ti la paz, y a ella la honra, etc. sí, la honra ELVINO ¡No hay consuelo para mí! ... ¡ah! ¿Por qué no puedo odiarte, ...? etc. ALDEANOS ¡Ah, cruel, antes de abandonarla etc. ELVINO ¡Ah! ¿Por qué no puedo odiarte... ? etc. ALDEANOS Él puede devolveros a ti la paz, y a ella la honra... ELVINO ¡Ah! ¿Por qué no puedo odiarte, infiel, como yo quisiera borrarte de mi corazón...? Sí, de mi corazón. ALDEANOS ... a ti la paz, y a ella la honra, etc. (Elvino sale desesperado de escena. Teresa se lleva de allí a la llorosa Amina) Escena Segunda (Aldea, igual que en el Acto primero. En el fondo el molino de Teresa: un torrente hace girar la rueda) LISA (a Alessio) Déjame: deberías comprender lo mucho que me importunas ALESSIO No esperes que Elvino te despose. De la honradez de Amina se convencerá en breve, y entonces... LISA Entonces me serás mas fastidioso aún. ALESSIO ¡Oh, Lisa, por piedad... cambia de actitud, no me trates así! ¿Qué harás con un hombre que se casa contigo sólo por despecho? LISA Lo prefiero a un bobo, ya te lo he dicho. ALESSIO No, no te casarás con él. Hablaré con toda la aldea, invocaré la autoridad del conde, antes que soportar tranquilamente que de mí te burles de esta manera. ALDEANOS (desde fuera) Lisa será su esposa. LISA Y ALESSIO ¿Qué?... ALDEANOS (desde fuera) Lisa será la esposa. (Entrando en escena) (Dirigiéndose a Lisa) A congratularnos contigo acudimos, de tu suerte nos felicitamos. A ti en breve, en lugar de Amina, palabra de casamiento Elvino te dará. LISA Vuestros buenos deseos os agradezco, y con júbilo veo que soy amada. Vuestros buenos deseos, etc. El recuerdo de vuestro afecto de mi corazón jamás se borrará, no, nunca, no, etc. ALDEANOS Tan feliz decisión... ALESSIO (para sí, anonadado por la noticia) Como un hombre partido por el rayo... ALDEANOS ... a todos nos complace.... LISA ... de mi corazón jamás se borrará. ALESSIO ... me siento yo, me siento yo. ALDEANOS Todos te ensalzan, todos te alaban. Todos te auguran prosperidad, ¡ah! Sí. ALESSIO Mis labios no consiguen encontrar palabras, no, no lo consiguen. LISA ... ¡ah! No Vuestros buenos deseos...etc. ALDEANOS Prosperidad, etc. (Entra Elvino) LISA (A Elvino) ¿Es verdad, Elvino, que de tu amor al fin me crees digna? ELVINO Sí, Lisa. Renovemos nuestra antigua promesa, y haber faltado a ella perdona a un corazón engañado por una falsa virtud. LISA Todo lo perdono. Ahora que vuelves a mí ya no pienso más en el pasado, y no veo sino el sonriente porvenir que al fin me espera. ELVINO (cogiendo la mano a Lisa) Ven: serás mi amada, mi compañera. El sagrado rito ya en el templo se dispone. No nos retrasemos. ALDEANOS Vamos RODOLFO (entrando presuroso) ¡Elvino, detente! LISA (aparte) ¡El conde! ALESSIO (aparte, tranquilizándose) ¡A tiempo llega! RODOLFO ¿Dónde vas con tanta prisa? ELVINO A la iglesia RODOLFO Escúchame antes. Digna de tu amor y de tu estima sigue siendo Amina: yo de su honra, y también de sus virtudes, quiero serte fiador. ELVINO ¿Vos, señor? Señor conde, no puedo negar lo que mis propios ojos vieron. RODOLFO Engaño, ilusión fue: en ello empeño mi honor. ELVINO ¿En la estancia que os fue destinada no la vi dormida yo? RODOLFO La viste, sí. Amina era, mas despierta allí no entró. LISA, ELVINO, ALDEANOS ¿Cómo pues? ¿De qué manera? RODOLFO Escuchad todos. ALDEANOS, LISA Y ELVINO Escuchemos. RODOLFO Hay personas que durmiendo parece que están despiertas, y hablan, y hasta responden a cuanto se les pregunta. Por sonámbulos se les conoce ya que caminan dormidos. LISA Y ALDEANOS ¿Será eso verdad? ¿Será posible? RODOLFO Un hombre de mi alcurnia no puede mentir ELVINO No, no es verdad. De tales pretextos bien se conoce la razón. RODOLFO ¡Desgraciado! ¿Es que te atreves a dudar de mi palabra? ELVINO (volviendo la espalda a Rodolfo, cogiendo la mano a Lisa) Ven, Lisa LISA Vamos ALDEANOS Vamos. En tales quimeras no creemos, no, no creemos. ¡Alguien que camina durmiendo! No, no, eso no puede ser. No. TERESA (Asomándose a la ventana del molino) Más bajo, amigos, no gritéis, pues duerme la agotada Amina. Bien lo necesita, pobrecilla, después de tanto llorar... ALDEANOS Sí, callemos, ¡Ah! sí, callemos. Callemos... TERESA ... bien lo necesita, etc. ALDEANOS ¡Callemos, callemos! TERESA (dándose cuenta de lo que está sucediendo) ¡Lisa! ¡Elvino!.. ¿Qué veo? ¿Qué os disponéis a hacer? LISA Casarnos TERESA ¿Vosotros? ¡Dios bendito! ¿Y la novia... es Lisa? ELVINO Es Lisa. LISA Sí, y lo merezco: a mí no me sorprendieron sola en mitad de la noche, ni me encontraron encerrada en el cuarto de un señor. TERESA ¡Mentirosa! ¡Ante tal acusación no puedo refrenar más mi cólera. (Mostrando el pañuelo de Lisa) Este pañuelo lo encontré en la habitación del señor. ALDEANOS ¿De quién es?... ¿Quién lo ha perdido? TERESA (señalando a Lisa) Que os lo diga su rubor. (Elvino suelta la mano de Lisa decepcionado) ELVINO Y ALDEANOS ¡Lisa! TERESA ¡Lisa! Que el señor conde lo desmienta si puede. LISA (Para sí, avergonzada) ¡No me atrevo a levantar la frente! ALDEANOS No sé que pensar o qué decir. ELVINO (para sí, muy afligido) ¡Lisa también es una embustera! ¡Culpable de idéntico error! Extinguiose en el mundo ya el amor, no queda fe, no queda honor, (bis) no queda, no TERESA (para sí) En su frente grabada ... ... clara y cierta lleva la culpa. Que sufra: piedad no merece quien a otros negó (bis) negó la piedad. ELVINO ¡Culpable del mismo error! Etc. LISA (para sí) ¡Cielos! Oprimida por tal golpe... ELVINO ¡Lisa es embustera también!. LISA ... no me queda voz, y estoy temblando. ¡Cuánto disfrutará mi rival ante mi humillación! TERESA Clara y cierta lleva la culpa, etc. ELVINO No queda fe, no queda honor, etc. ... no queda, no. TERESA, RODOLFO En su frente grabada... LISA No me queda voz y estoy temblando, etc. ELVINO También es mentirosa, etc. TERESA, RODOLFO ... clara y cierta lleva la culpa, etc. LISA ... disfrutará mi rival, ha sí, ¡Ah, cuánto disfrutará, cuánto! etc. ELVINO ... no queda fe, no queda honor, etc. TERESA, RODOLFO ... quién a otros negó la piedad, etc. ALESSIO Y ALDEANOS ¡Ah! No se qué pensar, no se. ELVINO (volviéndose hacia Rodolfo) ¿Señor? ¿Qué puedo creer? ¡Ella también me traicionó! RODOLFO Al respecto no me quiero manifestar. Sólo te repito, sólo sostengo, que Amina es inocente, y a la propia virtud en ella ofendes. ELVINO ¿Y quién puede demostrarlo? RODOLFO ¿Cómo? ¡Mira... es ella! (Amina acaba de salir por una ventana del molino, se pasea, durmiendo por el borde del tejado. A sus pies la rueda del molino gira a gran velocidad, amenazando con destrozar a la joven si da un paso en falso. Todos se vuelven a mirarla aterrorizados. Elvino quiere ir a ayudarla pero Rodolfo lo retiene) ALDEANOS ¡Ah! RODOLFO ¡Silencio! ¡Un solo paso, un solo grito la matará! TERESA ¡Hija mía! ELVINO ¡Oh, Amina! (Todos en voz baja para no despertar a Amina) ALDEANOS Ya va bajando... TODOS Divina Providencia, guía su pie vacilante. (Amina llega cerca de la rueda y camina sobre un tablón que cruza por encima de la misma, y éste oscila bajo su peso) Tiembla, vacila... (Se rompe el tablón bajo los pies de Amina) ¡Qué horror! (Amina se recupera y alcanza el otro extremo) RODOLFO ¡Valor!... ¡Está a salvo! TODOS ¡Está salvada!... (Amina, sonámbula, avanza hacia el centro. Silencio total) AMINA ¡Oh! , si pudiera volverlo a ver una sola vez ¡O mejor, si hasta el altar el me llevase! RODOLFO (A Elvino) ¿Oyes? TERESA En ti piensa, habla de ti. AMINA ¡Vana esperanza! Suenan las campanas... Al templo se dirige... ¡Ah, lo he perdido... y sin embargo... no soy culpable! ALDEANOS ¡Qué tierno corazón! AMINA (arrodillándose) Dios mío, no mires mis lágrimas: yo le perdono. Cuán infeliz soy yo, feliz sea él.... Éste es el último ruego de un corazón que muere... ¡ah! ¡Sí! Éste es el último ruego de un corazón, etc. ALDEANOS ¡Oh, qué palabras! ¡Qué amor! AMINA (se mira la mano y busca el anillo de Elvino) Mi anillo... el anillo... él me lo quitó... Más no puede quitarme su imagen... grabada la llevo aquí en el pecho. (Cogiendo del pecho las flores regaladas por Elvino) Ni a vosotras, flores, delicada muestra de eterno afecto... Os he perdido... Besaros aún puedo... sí, aún puedo aunque... estéis marchitas. ¡Ah! No creí que tan pronto secas os vería, oh flores: os marchitasteis como el amor, que un sólo día duró. que un solo día, ¡ah! Uno solo duró. (Llora sobre las flores) ELVINO No puedo soportar... AMINA Os marchitasteis como el amor... ELVINO ...no puedo soportar tanto dolor. AMINA ... que un día, un solo día duró. Podría nueva vida concedernos mi llanto, mas reavivar el amor mi llanto, ¡ah!, no puede, no. ¡Ah! No creía... Os marchitasteis como el amor, etc. ELVINO ¡No lo soporto más! AMINA ¡Si él a mí volviese...! ¡Vuelve a mí, Elvino! RODOLFO (a Elvino) Cumple su deseo. AMINA ¿Hasta mí te acercas? ¡Oh, júbilo! ¿El anillo me devuelves? RODOLFO (A Elvino) Dáselo. (Elvino devuelve el anillo a Amina) AMINA Sigo siendo tuya, y tú siempre mío...¡Abrázame (Rodolfo empuja a Teresa hacia Amina) madre querida! ¡Soy tan feliz! (Elvino se arroja a los pies de Amina, y Teresa la abraza) RODOLFO Que en los brazos se sus seres queridos ella se despierte. ALDEANOS ¡Viva Amina! ¡Viva de nuevo! AMINA (despertándose) ¡Oh, cielos!... ¿Dónde estoy? ... ¿Qué veo?... (Se cubre los ojos) ¡Ah, por piedad! ¡No me despertéis! ELVINO (A Amina, apasionado) ¡No, no duermes! ¡Tu esposo, tu amante está a tu lado! AMINA ¡Oh, felicidad! ¡Oh, júbilo! ¡Te he recuperado, Elvino! TERESA, ELVINO, RODOLFO, ALESSIO Y ALDEANOS Vamos al templo, inocente niña, y aún más querida, más hermosa, a causa de tu sufrir, vamos al templo, y que al pie del altar comience tu felicidad. ¡Ah, vamos al templo, vamos! AMINA ¡Ah! No alcanza el humano entendimiento a comprender la alegría que me colma; apenas si puedo creer en mis sentidos: dime que es cierto, tesoro mío. ¡Abrázame, y siempre juntos, siempre unidos en una misma esperanza, la tierra donde vivamos será nuestro cielo de amor. ALDEANOS Vamos, vamos al templo y al pie del altar... ¡Ah! Vamos al templo... Inocente, querida niña, más hermosa a causa de tu sufrir. ¡Vamos! AMINA ¡Ah, sí! ¡Ah! No alcanza el humano entendimiento a comprender la alegría que me colma; apenas si puedo creer en mis sentidos: dime que es cierto, tesoro mío. ¡Abrázame, y siempre juntos, siempre unidos en una misma esperanza, ah, la tierra donde vivamos será nuestro cielo de amor. etc. |